#testdrive: ibrida con la tecnologia F1 Renault e il design da categoria ‘premium’

Arkana Suv coupé full hybrid che percorre anche 20 km/l

È il risultato della capacità di ricaricare rapidamente la batteria al litio

con Un’auto all’insegna della sostenibilità? Sembra sia proprio così, visto che la Renault Arkana E-teck RS Line, grazie ai due motori elettrici che affiancano la spinta del motore 1600 (1.598 cc, 4 cilindri, 16 valvole) a benzina, portando la potenza a 145 CV, oltre a rendere la vettura francese giustamente performante per l’utilizzo sulle strade di ogni giorno le consentono una percorrenza decisamente interessante. Abbiamo già visto che in città, nella metropoli lombarda come nei centri abitati, percorre oltre 21 km con un litro di benzina, che è più del doppio rispetto alla versione mild hybrid dello stesso modello. Quindi, al vantaggio di non dover essere collegata alla colonnina di ricarica, a casa come in strada, offre quello sensibile di costare di meno negli spostamenti. Qual è il suo punto di forza? La ricarica in decelerazione, ovvero quando alla guida siamo costretti a decelerare e a frenare spesso, a causa delle condizioni del traffico. Oppure in

montagna, non tanto in salita, quando alla nostra batteria da 230 V sarà

richiesto uno sforzo supplementare per alimentare i due motori elettrici con poche occasioni di ricarica visto che la decelerazione avviene per forza di gravità, semplicemente rilasciando il pedale dell’acceleratore, quanto in discesa. Ma per ora parliamo di strade extraurbane: raffrontando nuovamente l’Arkana e-tech che è full hybrid con la sua ‘sorella’ mild hybrid si va dai quasi 20 km percorsi con un litro di benzina contro i 16 km. Stiamo parlando del motore a benzina aspirato che eroga 91 CV, ed è coadiuvato dalla trasmissione automatica Renault, mentre i motori elettrici sono alimentati dalle batterie da 1,2 kW/h. Per favorire l’effetto ricarica, che tra l’altro se utilizzato completamente consente di viaggiare gestendo soltanto il pedale dell’acceleratore, c’è la trasmissione automatica

senza frizione: è la multimode E-Teck che dispone di 15 combinazioni

diverse. Vediamo che cosa succede in montagna, con questo Suv coupé che la Casa della Losanga definisce un modello ‘Suv-versivo’, parafrasando il vocabolo sovversivo. Il motivo sta nel fatto che è il primo Suv coupé realizzato da una Casa generalista, mentre finora questo tipo di vettura era costruito soltanto dai marchi definiti ‘premium’. In salita, abbiamo detto che si comporta bene, perché i due motori elettrici (il brevetto deriva dall’esperienza della Renault nella F1) le assicurano quella spinta in più necessaria per ripartire dopo i tornanti o accelerare quanto basta nei tratti dove la pendenza aumenta. In discesa ci si può divertire a lasciar frenare a lei. In questo caso la ricarica della batteria in decelerazione ci consentirà di aumentare sensibilmente l’autonomia. Una curiosità sui siti di produzione di quest’auto, che vi capiterà di confondere con vetture simili di due case europee della stessa categoria: alla sua uscita era prodotta a Mosca e a Busan, nella Corea del Sud, è già stata prodotta in migliaia di esemplari ed è destinata a 46 mercati diversi.

#charlieinauto3/275IMG_2656 IMG_2673 IMG_2658 IMG_2661 IMG_2665 IMG_2664 IMG_2669 IMG_2684 IMG_2679 IMG_2715 IMG_2655 

#testdrive : #Arkana e i segreti da scoprire come la tecnologia elettrica da F1

La full hybrid #Renault viaggia per l’80 % in elettrico: -40 % di benzina

Una tecnologia silenziosa con due motori per raggiungere i luoghi protetti

La Arkana? C’è un luogo in Friuli che sembra sia stato creato per provare quest’auto avveniristica: il Castello di Arcano, a Rive d’Arcano. Un sito che cela elementi della storia del Friuli e dell’intero Nordest. Costruito a partire dal 1161, fu voluto da tal Leonardo, esponente della famiglia reale di Croazia, che infatti mise nello stemma del maniero la bandiera croata. Inizialmente sulle rive del fiume Corno, fu spostato in cima alla collina ad Arcano Superiore. Dopo quella del Patriarcato friulano, passò anche sotto la dominazione di Venezia. Quello che ci interessa, oltre al sito ridente e all’atmosfera bucolica dell’area in parte sui Colli morenici, sono le strade che dovremo percorrere per arrivarci. Strette e nervose, spesso in saliscendi, ci permetteranno di ricaricare autonomamente la batteria di questa Renault ricca di alta tecnologia e di elementi innovativi. Per esempio, adotta la tecnologia e-tech ibrida, che risponde adeguatamente alle esigenze di questo Suv sportivo, ed è in grado di ricaricare autonomamente la batteria semplicemente viaggiando nel misto, sfruttando un particolare rendimento energetico consentito dalla tecnologia derivata dalla F1. Come stiamo riscontrando, la motorizzazione ibrida ricaricabile, ovviamente a benzina perché è questo l’attuale orientamento delle Case a seguito delle imposizioni schizofreniche comunitarie, la rende sostenibile, e pur concorrendo all’efficienza del motore tiene conto della necessità di usare parsimoniosamente il carburante. In città, come abbiamo verificato,

è in grado di spostarsi in modalità elettrica fino all’80 % del tempo

impiegato in movimento, proprio grazie alla tecnologia mutuata dalla massima Formula. È quindi ideale per spostarci in zone come i colli morenici del Friuli, ricche di biodiversità e con la presenza della fauna selvatica: qui vicino, per esempio, nidificano le cicogne. La Arkana e-tech full hybrid è decisamente sostenibile. Assicura infatti un risparmio fino al 40 per cento sui consumi di benzina rispetto al motore tradizionale e riduce conseguentemente le emissioni. Perché è full hybrid? Perché la batteria se la ricarica da sola in decelerazione, e non ha bisogno di essere collegata alla rete, né a quella domestica, e tantomeno alle colonnine di ricarica. Un risultato che raggiunge in movimento, ricambiando con una impagabile sgravio all’impegno del conducente: attivando la modalità B, ovvero ‘brake’, è sufficiente rilasciare il pedale dell’acceleratore perché lei freni da sola, fino a fermarsi, facendo nel contempo risparmiare la corrente della batteria. Non è il caso di questo viaggio, ma uno dei vantaggi immediati dell’auto elettrica, nell’Arkana si apprezza in modo particolare: è l’istantaneità della partenza, ovvero scarica immediatamente tutta la potenza sulle ruote. I propulsori, o motori sono due, entrambi elettrici, per

una potenza complessiva di 145 CV affiancati da un cambio intelligente

multi-mode. Ci troviamo ora immersi nello scenario collinare, e la Arkana scorre soffice verso la meta. Non a caso il suo nome ci ricorda un enigma da risolvere per poter proseguire sereni. Arcana, dunque, come il castello di Arcano Superiore che andiamo a raggiungere, posto in un luogo dominante ma nascosto. Arkana, perché sono ancora numerosi i segreti da scoprire e lo faremo nelle prossime tappe. Eccoci arrivati: la sua sagoma è inconfondibile, perché, nonostante sia stato seriamente danneggiato nella rivolta contadina che insanguinò il Friuli nel 1511, ha conservato le sue caratteristiche dell’epoca medioevale, con le torri merlate, i contrafforti interni, la doppia torre-porta, le torri di vedetta e il mastio imponente, ed è tra i più grandi dei manieri esistenti.

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#testdrive : full hybrid la E-tech RS Line Arkana della Casa della losanga

La berlina della Renault più avanzata è performante e sostenibile

Numerosi i contenuti e i servizi di assistenza alla guida

La transizione ecologica passa anche attraverso l’introduzione di nuove modalità di motorizzazione dei veicoli, ritenute meno inquinanti. Non stiamo qui a disquisire sul fatto che il diesel inquini più della benzina, considerazione che abbiamo già visto non essere fondata, né a capire se per produrre l’energia elettrica necessaria per muovere per un anno un veicolo elettrico si produca più o meno inquinamento rispetto a quanto ne deriva da un motore a scoppio.

Ma siamo di fronte a una fase di cambiamento importante,

indotta dalla situazione contingente, dalla crisi dell’energia, da un contesto economico che è mutato, nella quale le nuove tecnologie consentono di ottimizzare il rendimento e le potenzialità dei propulsori tradizionali. Per esempio, utilizzando un motore endotermico assieme o assistito da uno elettrico per ottenere una spinta maggiore o percorrere grazie a questo tratti più lunghi senza bruciare carburante, quindi senza emissioni. Un passaggio da una tecnologia a un’altra, quella ibrida, interessante anche perché oltre ai fattori legati all’inquinamento, al momento la benzina è divenuta meno costosa del gasolio, alle auto elettriche o ibride è consentito accedere anche al cuore del centro delle città. Dalle parole ai fatti…per vedere e potervi spiegare come stanno le cose, questa volta saliamo a bordo

di una full-hybrid, ovvero la Renault Arkana E-Tech Hybrid 145 RS Line.

È realizzata da una importante Casa automobilistica, quella principale della Francia, e ciò fa pensare che la ricerca applicata sia stata consistente. Arkana è una comoda berlina a quattro porte di classe media o fascia C, sulla quale è montato un motore aspirato a benzina da 1.600 cc. Il sistema ibrido adottato su Arkana è diverso dagli altri finora testati su #charlieinauto: valorizza la modalità stop&go nel traffico cittadino, perché la partenza da fermo avviene sfruttando soltanto il motore elettrico, che rimane attivo fino a 30-40 km/h e va oltre se non si richiedono all’auto prestazioni maggiori. Tale sistema viene montato già dal 2020 su altri tre modelli della Renault. L’abbiamo visto all’opera nel centro di Milano, città alla quale fa capo il parco stampa per il nord Italia della Casa della losanga: per fortuna in modalità elettrica l’Arkana emette un suono elettronico di avviso per i pedoni e i ciclisti, evitandoci il rischio di investimenti per attraversamenti improvvisi. Diamo subito un’occhiata alle caratteristiche principali

dell’auto: è a trazione anteriore con motore da 145 CV,

ha una buona spinta in accelerazione e dispone di due modalità di guida: B, che attiva la ricarica in decelerazione, funzione che svolge con efficacia e rapidità; D è la classica funzione sportiva che irrigidisce l’assetto e migliora le prestazioni del motore. La trazione è anteriore e il cambio è a 6 marce. Ma ritorniamo al posto di guida: il cruscotto è interamente digitale e avveniristico, con a sinistra l’indicazione del tachimetro e dell’autonomia, al centro i dati sull’utilizzo dell’auto, la ripetizione dei cartelli stradali e le indicazioni della guida, che è assistita, a 360 gradi. Oltre a tutto questo ci sta anche una mini-rappresentazione dell’auto con illustrato il tempo di frenata necessario per evitare la collisione con il veicolo o l0ostacolo che ci precede. Tutto questo al centro del cruscotto, perché a destra c’è l’indicatore di utilizzo del sistema ibrido che si chiama ‘My Sense’. È lo stile ecologico, simboleggiato da una foglia verde, e il suo compito è confermare che si sta ricaricando la batteria in decelerazione, se e quando ciò avviene, o se si sta utilizzando la batteria per dare più spinta al motore. Ma ci sono ancora tante cose da raccontare di questa Arkana e-tech RS Line, full-hybrid, dai contenuti elettronici e di intrattenimento, ad altre soprese. Ma ormai si è fatto tardi ed è il momento di trascorrere qualche ora nelIMG_2295IMG_2296IMG_2596IMG_2297IMG_2307IMG_2330IMG_2324IMG_2327IMG_2368IMG_2382 capoluogo lombardo, prima di rientrare, nel cuore della notte, e proseguire il nostro test drive.

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#testdrive : La Fiat Tipo RED per sostenere la fondazione di Bono degli U2 nella lotta all’HIV

La versione Cross della SW agile in montagna anche sui tornanti

Il nuovo motore assicura la reattività che rende la guida fluida e divertente

Il cambio a doppia frizione a sette marce accoglie il motore elettrico da 15 kW, 20 CV, con 135 Nm di coppia che si affianca ai 130 CV del motore termico, un quattro cilindri turbo a benzina con una compressione elevata: la pressione di iniezione raggiunge i 350 bar mentre la compressione è di 12,5:1, elevata per la categoria. Adotta il ciclo Miller, una variazione del ciclo otto impiegato su tutti i motori moderni, ideato da un ingegnere americano nel 1957 per migliorare il rendimento del motore a scoppio. Valutato tutto questo, per vedere se è vero non ci resta che provare la Fiat Tipo Cross hybrid SW in montagna, e per questo imbocchiamo la strada della pedemontana pordenonese per raggiungere il complesso del Monte Cavallo salendo dalla strada per Mezzomonte. Mezzomonte è un toponimo onomatopeico perché la piccola località del pordenonese si trova alla metà della montagna che si erge improvvisa dalla pianura di Montereale e alla sommità ospita la località sciistica di Piancavallo. Mezzomonte è un paese che, come altre piccole realtà della zona, ha conservato la sua struttura e le case dell’architettura di montagna dopo essere stato ripristinato dalle macerie del terremoto del 1976. In fondo al paese, il nulla… O quasi: la strada che risale fin qui con una serie di tornanti divertenti per chi ama la guida termina in fondo al paese si inoltra nel bosco per divenire pista forestale e regalarci affascinanti percorsi per le escursioni. Saliamo sulle rampe con un’auto che si rivela adatta a questo percorso, ovvero la Fiat Tipo HIMG_4096 IMG_4036 IMG_4014 IMG_4040 IMG_4042 IMG_4045 IMG_4019 IMG_4056 IMG_4062 IMG_4067 IMG_4070 IMG_4050 IMG_4051 IMG_4071ybrid Cross SW, che anche se si caratterizza per il motore e il sistema elettronico ausiliario definito dalla Casa ‘mild hybrid’, è agile e scattante come una full-hybrid. Dal fondovalle, dalle piste sassose sulle ghiaie del Cellina è gradevole salire poi verso i 500 m del paese, dov’è in corso la festa delle castagne che è la nostra meta. Vediamo la partenza in salita: dopo un attimo di incertezza la Tipo hybrid sale con decisione e mette in luce buone doti di arrampicatrice. Se siete spinti dal desiderio di una guida più sportiva e non vi è sufficiente quella stimolata dal motore elettrico integrato, potete selezionare la funzione sport e guidare scegliendo le marce a mano con il pomello ergonomico posto sul tunnel centrale. Stessa opportunità anche in discesa, quando l’impianto frenante della Tipo Hybrid Cross SW Red risponde alle nostre attese e l’auto, anche se più lunga della Tipo 5 porte perché è SW, ovvero una familiare, si conferma agire anche nel misto stretto.

Ora ci andiamo a godere il panorama che si ammira da Mezzomonte: 

la pianura pordenonese e da un lato, a sinistra, la Riviera friulana, dall’altro, a destra, con il bel tempo anche la Laguna di Venezia. Per contro, se vorrete venire a Mezzomonte dalla pianura pordenonese o dalle terre rivierasche è sufficiente che guardiate verso il monte Cavallo e scorgerete subito il paesino arroccato sulla metà della montagna. Qualche follower ci ha scritto chiedendoci chiarimenti sull’allestimento RED: abbiamo parlato già su #charlieinauto dei filtri anallergici e delle calotte degli specchietti retrovisori esterni in tinta con lo stesso colore rosso fiammante della carrozzeria. RED è un allestimento nato dalla collaborazione tra la Fiat e l’organizzazione no profit fondata dal cantante Bono degli U2 per la lotta all’HIV. Si tratta di una serie speciale che ha indotto la principale Casa automobilistica italiana a ideare un look particolare non soltanto per la Tipo ma anche per la Panda e la 500X: un rosso elegante che contrasta con il nero della calandra. All’interno, tra l’altro, i sedili Seaqual sono realizzati in parte con un filato ricavato da materiali recuperati dai fondali marini.

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#testdrive : Tipo Hybrid Cross ideale per assecondare programmi di fitness

La spinta elettrica assieme al motore a benzina da 1469 cc è pari a 130 Cv

Divertente da guidare anche sullo sterrato

Quest’anno l’estate pare voglia prorogare i benefici del bel tempo anche per buona parte dell’autunno, e se le condizioni meteo favorevoli non ci consentiranno di testare le auto anche nelle situazioni più difficili, quantomeno avremo modo di esplorare il territorio in condizioni favorevoli adatte a verificarne le performance. Tanto per cominciare, cerchiamo di non perdere la forma fisica che, anche se non siamo impegnati in prestazioni rallystiche, almeno in questo frangente, è comunque d’aiuto per viaggiare con auto sempre diverse e in tutte le condizioni. Occorre quindi mantenere il trend dell’allenamento e del fitness, e per questo oggi raggiungiamo il mare per una camminata balsamica tra la battigia e l’acqua, che aiuta a rigenerare l’organismo in vista dell’inverno. La spiaggia più vicina è quella di Lignano Sabbiadoro e la Tipo Cross sembra nata per assecondarci nel gesto sportivo. Così, da un fine settimana all’altro siamo passati dalla pedemontana, ai piedi delle Prealpi, alla Riviera friulana. L’arenile di Lignano è percorso dagli appassionati del mare che scendono anche dall’Austria e dalla Germania per non perdersi queste occasioni che preludono all’autunno. Infatti, quando riprendiamo il nostro testdrive siamo rifrancati da un clima ancora estivo. Il lungomare di Sabbiadoro si distende per qualche chilometro e la spiaggia vuota è priva di riferimenti. Meno male che la nostra Fiat Tipo Hybrid Cross SW è modello Red e il suo colore rosso fiammante la fa notare subito. Come ricordate si tratta di un modello particolare, con un allestimento speciale, che dispone anche dei

rivestimenti dei sedili Seaqual Yarn e di un filtro per l’abitacolo

con trattamento anallergico. È una vettura full hybrid, anche se la Fiat, visto che si muove con autonomia elettrica soltanto per un breve tempo e preferisce usare l’energia per ridurre i consumi e favorire lo spunto in accelerazione, cosa che effettivamente le riesce bene, la considera una mild-hybrid. Lo si nota anche nei trasferimenti, per esempio quando ci serve la spinta supplementare per effettuare un sorpasso. Il flusso di energia in ausilio al motore, ovvero la corrente che viene impiegata dal piccolo motore ausiliario viene esemplificato graficamente anche nel nitido display centrale. Le dotazioni per la sicurezza attiva di questa Tipo sono complete: per esempio dispone anche del sistema di rilevamento dei veicoli sopraggiungenti, che segnala con i led gialli negli specchietti retrovisori esterni, rossi come il resto dell’auto. Ma è anche Cross, ed è quindi inevitabile provarla su un bello sterrato, di quelli scorrevoli che rilasciano tanta polvere. Ne troviamo uno sul nostro percorso accanto a un canale delle terre di bonifica della Riviera friulana. Anche in questa occasione Tipo Hybrid Cross non smentisce le sue qualità e ci consente di affrontare il tratto con scarsa aderenza in piena sicurezza. Mantiene infatti la sua stabilità anche sul fondo sabbioso.

A ogni buon conto il freno a mano è a bacchetta,

ma l’auto è un  po’ lunga per pensare al derapage… In fondo allo sterrato arriviamo a Torviscosa, una città aziendale creata a partire dagli anni ’20 del secolo scorso e sviluppata nel dopoguerra attorno allo stabilimento della Snia che vi realizzava fibre tessili, la viscosa. Caratteristiche le strade e la struttura urbanistica in un’area ricca di acque di risorgiva. Un po’ di relax nel parco accanto alla grande piscina olimpionica a cielo aperto e andiamo a vedere il museo del territorio in uno dei fabbricati di accesso alla città che è sovrastato da una caratteristica torre dove il direttore dello stabilimento all’epoca della sua costruzione, Mariotti, vi aveva realizzato un avveniristico ristorante panoramico. Riprendiamo il nostro viaggio e il testdrive sulle strade pianeggianti, per dirigere verso Strassoldo, frazione di Cervignano del Friuli. È in corso la suggestiva manifestazione Castelli aperti, occasione per ospitare l’iniziativa xxx, che vede una miriade di artigiani proporsi con le proprie opere e realizzazioni, dagli abiti, ai complementi di arredo, agli accessori per i giardini, alle opere d’arte, ai cibi di pregio. Un’altra grande occasione di svago e di arricchimento culturale offerta nella Riviera friulana grazie all’iniziativa dell’intraprendente e appassionata castellana. Anche qui il colore sgargiante della Tipo Red fa bella figura tra i muretti di pietra.

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#testdrive : Come si guida una Tipo modello rialzato per un fuoristrada leggero

In salita è giustamente aggressiva e procede anche veloce in sicurezza

Il confort è amplificato dall’elevata insonorizzazione 

Una tipo Cross, ovvero un cross over: in questo caso si tratta della Fiat Tipo Hybrid SW, ovvero una Familiare spaziosa, munita di una serie di dotazioni avanzate che la rendono attuale rispetto al modello di Tipo SW che avevamo provato già qualche anno fa. Considerato il mio trascorso rallistico, o almeno la parte relativa agli esordi, questa potrebbe essere la Fiat che ho sempre sognato, perché è un compendio di tutto ciò che un’auto di fascia media sostenibile può offrire nel 2023. Cioè un espositore delle dotazioni di ultima generazione che arricchisce la proposta con un motore nuovo, che è un 1.500 cc full-hybrid capace di erogare 130 CV: è un quattro cilindri a benzina, turbocompresso, combinato a un motore elettrico da 20,4 CV che

fa corpo unico con il cambio automatico a doppia frizione e sette rapporti.

Come si riflette tutto questo sull’automobilista che è al volante? In uno scatto brillante nei sorpassi, nella sufficiente aggressività in salita, nella riduzione delle emissioni e dei consumi soprattutto nel ciclo urbano, ma anche nei percorsi extraurbani dove secondo la Fiat è di 4,7 l/100 km. Nella nostra prova, con una guida ‘serena’, è sempre stato superiore ai 18 km/l. Una Tipo dalla guida alta, con i passaruota protetti dalle finitura di gomma nera che proteggono anche il sottoscocca dal muso e alla coda, con le fiancate arricchite dalla pedana cromata sotto alle quattro portiere, che secondo alcuni potrebbe preludere alla realizzazione di un modello completamente elettrificato. Ma ritorniamo a noi. Il peso, di 1455 km sul quale incide la dotazione elettrica (motore e batteria) è bene compensato dal motore di 1468 cc, un Euro6 da 96 kW, ovvero 131 CV a 5250 giri al minuto,

con una coppia che si sente alla guida di 240 Nm a 1500 giri.

È ovviamente a trazione anteriore mentre il cambio è DCT (Dual Clutch Transmission), ovvero meccanico sequenziale con possibile funzionamento automatico a controllo elettronico. Nel ciclo misto il consumo va dai 18 ai 20 km/l. Le ruote sono da 17’, con cerchi cross in lega diamantati, e raggiunge i 199 km/h secondo la Casa torinese, ma non l’abbiamo testata su pista, mentre va da 0 a 100 Km/h in circa 9,5”. Proviamo a spostarci un po’ sulle strade extraurbane e apprezziamo le dotazioni di sicurezza. Dai fari full led ai sedili avvolgenti e riscaldati, di foggia sportiva come il volante, regolabile in altezza e in profondità, in similpelle premium come il pomello del cambio in soft touch, che ci permettono di guidare in relax assecondati dal buon impianto di infotraitment guidato dal display centrale che è touchscreen. La guida è sicura e precisa come rassicurante è l’impianto frenante sempre pronto a rispondere adeguatamente anche in caso di emergenza.  Nel caso di tratti autostradali c’è il cruise control adattivo, al quale però è bene non adattarsi troppo, coadiuvato dal Lane control. A ogni buon conto la Fiat Tipo Hybrid Cross SW Red vi avviserà nel dubbio che vi siate rilassati un po’ troppo.

Monta ABS, ASR, ESC e l’Hill Holder, l’aiuto alla partenza in pendenza.

Di serie sono anche l’assistenza alla velocità intelligente e il riconoscimento automatico dei segnali stradali. Riprendiamo il percorso avviato dopo l’uscita dalla città e ci dirigiamo verso i colli morenici e la pedemontana, attraversando diverse graziose località collinari, da Reana del Rojale, a Qualso, poi Nimis, siti suggestivi nei quali è passata la storia del FVG. Quindi saliamo verso Ramandolo, la culla del vino dolce friulano per antonomasia che è il Verduzzo. Arrivati a Ramandolo saremo nel cuore del Cru, della zona Docg nella quale il Verduzzo prende il nome di Ramandolo e si offre in tutta la ricchezza che deriva da uve a bacca bianca nelle quali è però presente il Tannino, caratteristico componente dei vini rossi. Uve spesso fatte appassire per dare maggior tono al vino da dessert o da formaggi invecchiati o erborinati. Sulla salita del monte Bernadia la Tipo Cross Hybrid SW si arrampica decisa, mentre la guida, anche se riflette l’assetto rialzato del modello Cross, è sempre rassicurante. Proviamo anche il sistema di ausilio alla ripartenza in salita che è efficace e arriviamo a Ramandolo per goderci il panorama. Poi proseguiremo verso la vetta del monte Bernadia, ma questo sarà parte del racconto della prossima puntata.

#charlieinauto3/271    IMG_0516 IMG_4013 IMG_4005 IMG_4004 PHOTO-2022-10-25-13-20-02 IMG_4003 IMG_0586 IMG_0486 IMG_0501 IMG_0503 IMG_0509 IMG_0541 IMG_0543 IMG_0527 IMG_0522