#testdrive #DaciaDuster GPL DFULL affidabile e stabile anche in fuoristrada

Il test sulle ghiaie del Cellina dove scorre la Italian Bahia

Sostenibile e affidabile se la cava anche sulle piste della Italian Bahia

Dacia Duster 4X2 10 TCe 100 CV GPL DFULL, ossia il modello #bifuel.

“L’abbiamo capito” – commenterà qualcuno di voi, ma il capitolo bifuel, con l’occasione di questa prova dell’auto che monta questo sistema d serie merita ulteriore attenzione. C’è chi, scherzando, sostiene che GPL, anziché per Gas Propano Liquefatto stia per Gas Perfetto per l’Automobile. In effetti questo tipo di alimentazione, abbinato alla benzina, è ecologico, economico e sicuro. Quello sfruttato assieme alla benzina dal sistema ECO-G della Dacia è un gas che si estrae dove giace il petrolio. La tecnologia di carburazione a GPL è strumento di lavoro per i tecnici da diversi decenni. Viene definita sicura, affidabile e semplice. Tant’è che Dacia la propone dal 2010.

I vantaggi per gli automobilisti?

Come il diesel assicura una maggiore percorrenza a un costo minore. Infatti il oprezzo alla stazione di servizio è più basso rispetto agli altri combustibili e nella combustione produce minori emissioni e polveri sottili. La vendita delle auto a GPL è aumentata negli ultimi anni in conseguenza dell’aumento del costo degli altri carburanti. Assecondando questa tendenza, Dacia propone il GPL bifuel ECO-G su tutta la gamma di motori termici, dalla Sandero, alla Sandero Stepway, alla Logan, al Nuovo Duster, al nuovo Jogger. Con una garanzia di 3 anni o 100 mila km.

Un altro vantaggio rispetto alle auto che sono invece alimentare a metano è che la bombola del GPL non ruba spazio al bagagliaio. La scelta della Dacia è stata premiata dagli automobilisti, visto che nel 2020 una Dacia su 5 vendute era bifuel mentre nel primo semestre del 2021 le Dacia bifuel vendute erano i 28 per cento del totale delle vendite. Tornando ai dati tecnici, con un pieno di GPL più quello di benzina, la Dacia Duster ha una autonomia che va oltre i 1100 km. A GPL il motore consuma circa il 15 per cento in più di combustibile, ma il costo al litro di questo gas è del 40 per cento inferiore rispetto alla benzina. Quindi in poco tempo si riesce a ammortizzare l’acquisto dell’auto bifuel.

Con l’impianto montato di serie, il rifornimento avviene dal bocchettone situato all’interno dello sportello che ripara anche quello della benzina, mentre un altro vantaggio sta nel fatto che il livello del gas è monitorato alla pari di quello della benzina dall’indicatore che fa parte del display del cruscotto. Ma oggi, dove andiamo con la Dacia Duster bifuel?

Ci spingiamo verso la pedemontana pordenonese per infilarci sul greto del Cellina, dove paesaggi quasi lunari si alternano ai magredi del torrente alpino. Su questi percorsi si svolge l’Italian Bahia. Ci inseriamo in una di queste piste vedere come va il crossover Dacia Duster sulle ghiaie del torrente. Eravamo arrivati fin qui in modalità ECO per verificare i consumi, ma ora riporto la funzionalità del motore in modalità NORMALE perché con il fondo ghiaioso ci servirà più potenza. E i 100 CV del motore TCe GPL DFULL sono sufficienti per trarci d’impaccio anche tra le insidiose pietre del Cellina, e il motore, come già detto brillante sull’asfalto, non soffre nemmeno nel fuoristrada.IMG_2153IMG_2153IMG_2165IMG_2156IMG_2168IMG_2169IMG_2177IMG_21791IMG_2183IMG_2184IMG_2185IMG_2198IMG_2192

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#testdrive Con #DaciaDuster ‘byfuel’ si sceglie anche in corsa l’alimentazione

Sul diffuso modello della Casa rumena ora di Renault impianto Gpl di serie

L’aumento delle richieste e pronuncia Corte dei conti Ue su Green deal

Dacia Duster l’avevamo già provata, la ricordate? Questa volta la novità è importante e attuale: testiamo il modello bifuel. Ovvero, la Duster è disponibile con il suo motore termico a 4 tempi alimentabile sia a benzina che a gas, ovvero a GPL o Gas propano liquido. È un’opportunità intrigante quella che ci è offerta dall’Ufficio stampa della Casa che fa oggi parte del gruppo Renault ed è nata in Romania, perché considerate le frequenti variazioni, più spesso in aumento, del prezzo della benzina come del gasolio, la diffidenza seguita dal distacco degli automobilisti dal progetto globale di elettrificazione dell’automotive ha modificato il corso della storia per l’economia del settore auto, costringendo già alcune Case a ridimensionare i progetti di elettrificazione della gamma di vetture da mettere in vendita. Inducendo altre a chiudere stabilimenti dai quali avrebbero dovuto essere immesse sul mercato dell’auto centinaia di migliaia di veicoli.

A mettere in chiaro la situazione a livello istituzionale e comunitario ha provveduto la Corte dei Conti europea, certificando che le politiche per l’auto ‘pulita’ da emissioni è troppo in salita e occorre conciliare il Green Deal con la sovranità industriale, ma soprattutto con l’accessibilità economia dei consumatori.

Ovvero, ha decretato che al momento, e così stando le cose anche in un futuro plausibile, non è sostenibile il processo di elettrificazione dell’automotive.

È per questo che

le Case automobilistiche stanno ripensando i loro ‘business plan’

e le catene di produzione e mentre ritornano a spingere la promozione delle versioni con motore termico dei loro modelli, le soluzioni alternative ritornano a fare breccia nell’attenzione del grande pubblico come dei lettori più attenti dell’evoluzione del mondo delle quattro ruote.

Così ritornano d’attualità le auto che sono alimentabili anche a GPL, combustibile fossile che a differenza del Metano non ha subito né dovrebbe subire aumenti di prezzo esponenziali. Molti mezzi commerciali montano già anche l’impianto a Gpl, che si può installare in qualsiasi momento della vita dell’auto.

Pochi sanno che secondo i tecnici, l’abbinamento migliore dell’impianto aIMG_2042 IMG_2046 IMG_2047 IMG_2048 IMG_2050 IMG_2052 IMG_2052 IMG_2058 IMG_2061 IMG_2057 Gpl con il motore a carburante tradizionale, che in conseguenza del costo attuale diviene quello alternativo e rappresenta la riserva per l’avvicinamento al distributore di gas più vicino, è quello diesel, con il quale il Gpl assicurerebbe il rendimento migliore.

Che cosa distingue la Dacia dalle auto a benzina e anche a Gpl che abbiamo provato finora? La Dacia Duster bifuel monta, su questo modello, l’impianto a gas di serie.

Per questo dispone anche dell’indicatore del livello di riempimento della bombola-serbatoio, che nelle vetture sulle quali l’impianto è stato montato dopo la messa in strada del veicolo è rappresentato dal classico interruttore a pulsante rotondo sul quale risaltano quattro led colorati di verde a serbatoio pieno, che diventano rossi man mano che il gas si esaurisce.

Dacia Duster è un fuoristrada robusto e confortevole prodotto dalla casa automobilistica rumena dal 2010, e riprende il nome con il quale veniva commercializzato in diversi Paesi tra i quali il Regno Unito il fuoristrada rumeno ARO 10. Nel settembre del 2017 è  stata presentata la nuova serie al Salone di Francoforte, arrivata in Italia nel 2017. Questo modello è già ulteriormente modificato e migliorato anche nell’estetica, e viene commercializzata nelle versioni con allestimenti diversi: Access, Essenzial, Confort e Preciso.

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