#testdrive: full-hybrid con l’avvio demandato al motore elettrico – e in salita?

In montagna la Renault Arkana E-Tech Hybrid 145 RS-Line non delude

Una marcia fluida e sicura anche sullo sterrato

Abbiamo scritto che la Renault Arkana E-Tech Hybrid 145 RS-Line dispone di un motore aspirato di 1.600 cc abbinato a un originale sistema full-hybrid già collaudato dal 2020 su altri tre modelli della Casa francese. Abbiamo anche scritto che la partenza avviene nella modalità elettrica. Ora il dubbio qual è? Non abbiamo ancora visto che cosa succede in salita. Quindi sveliamo questo arcano. Siamo già stati in montagna ma ci siamo occupati di altro. Quindi, scegliamo una strada poco trafficata in direzione di un altipiano della dorsale del Monte Cavallo, facile da raggiungere perché in poche decine di minuti ci porta dalla pianura pordenonese al Cansiglio, passando da Friuli Venezia Giulia al Veneto, e che quindi si arrampica con decisione sulla montagna. Siamo su strade ‘nuove’, così ci è d’aiuto il sistema di ripetizione dei cartelli stradali. Ma ecco le prime rampe. Proviamo subito la partenza in salita. Pensavamo a un ‘brivido’ elettrico, invece quasi subito è partito il motore endotermico, assistito però dalla

parte elettrica che ci mette così istantaneamente a disposizione 145 CV,

una potenza complessiva che per quest’auto è sufficiente ad assicurarle uno spunto interessante anche in salita. Il cambio a 6 marce selezionabile anche manualmente ci è d’aiuto per una guida più sportiva su questa  SUV crossover sviluppata da un look da berlina di categoria superiore. Prima di iniziare la salita abbiamo attivato l’opzione Sport delle funzioni del motore, che è quella che agisce sull’assetto, irrigidendolo, e aumenta le performance del motore, e la differenza si sente, rispetto alla modalità Eco, quella per incrementare l’intensità della ricarica e l’effetto frenante ed è utile soprattutto in discesa. Certo, in salita non possiamo pensare di accedere al sistema ‘My sense’, la modalità più green dell’auto, ma la grinta in salita non le manca e Arkana si conferma brillante. Ci eravamo dimenticati di raccontarvi anche che l’Arkana in prova disponeva di un sacco di opzioni. Per esempio la possibilità di modificare la resistenza e la demoltiplicazione dello sterzo sempre a seconda della modalità di guida prescelta. Modalità che, e anche qui possiamo agire sulla personalizzazione, è collegata alla possibilità di modificare le luci interne e la configurazione del cruscotto. Tra le chicche per coccolare chi è a bordo, assieme ai sedili anteriori riscaldabili, come il volante, e regolabili elettronicamente, un sensore che valuta l’inquinamento dell’aria e concorre a pulire costantemente il flusso che entra nell’abitacolo. Ah, ecco finalmente uno sterrato, di quelli lisci e scorrevoli. Ci consente di verificare che anche in queste condizioni

l’Arkana E-Tech RS-Line è affidabile e sicura, ovvero è sincera

nelle reazioni anche in presenza delle sollecitazioni alle quali l’abbiamo sottoposta. Ecco che si apre davanti a noi l’altipiano: ora ci possiamo godere il panorama alpino, ma prima di giovarci della serenità silente del bosco, ancora un po’ di buona musica con l’ottimo impianto  Bose di bordo.

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#testdrive Hyundai Kona full hybrid è la soluzione?

Proviamo la versione che autoricarica il sistema elettrico

E’ ausiliario al motore a benzina per un totale di 141 CV e bassi consumi

Full-hybrid, che cosa significa? Lo chiediamo alla Hyundai Kona 2022, un modello che vi avevo già segnalato per la sua sostenibilità e affidabilità, e avevo testato lo scorso inverno. I vantaggi più evidenti di un’auto che non si ricarica soltanto collegandola alla colonnina elettrica? Ovviamente, la libertà di poter dedicare il proprio tempo a tutt’altro che la frenetica ricerca di una colonnina, se in trasferta, o di un albergatore o amico connivente che, a pagamento o per gentilezza vi consenta di connettervi alla sua rete di elettricità.

Nel caso di full-hybrid, è evidente che

l’elettricità della batteria di bordo vi può servire per compiere brevi,

o meno, tragitti in modalità elettrica, con la possibilità di accedere e attraversare il centro storico delle principali città perché in assenza di emissioni, nonché per ottimizzare il rendimento del motore endotermico, a benzina, e ottenere uno spunto più energico e immediato nelle partenze, nei sorpassi, ecc. Tutto questo nella Kona è già presente e l’auto si avvale di un sistema elettronico molto avanzato. Rispetto alla versione 2021, quella del 2022 è ovviamente migliorata nei dettagli, forse anche nel rendimento che è ulteriormente migliorato. Gli interni sono curati e in similpelle che ne portano la qualità al livello di un’auto di categoria superiore. Ne consegue che anche la sicurezza passiva viene migliorata dall’assenza di spigoli e angoli vivi presenti, anche se in parti con le quali è difficile venire a contatto, ancora in diverse vetture.

La Kona è un SUV di classe B, che come abbiamo visto è sul mercato anche nella versione completamente elettrica, che abbiamo provato anche nella versione 2022, e la full-hybrid è spinta da un motore a benzina a 4 cilindri assieme a un motore elettrico da 48 V, 43,5 CV, che porta la potenza complessiva a 141 CV. Ovvero, ci offre una vettura performante, ‘facilitata’ nelle prestazioni dalla doppia frizione e dal cambio sequenziale, a sei rapporti, che si comanda anche manualmente con le palette al volante, con una coppia appagante: 265 Nm. A trazione anteriore, 5 posti, ha un bagagliaio capiente di 361 cm. L’auto è la Hyundai Kona 1.6 HEV nelle versioni XTech, Xline, Xclass con un prezzo che va da 28 a 33 mila euro. Della Kona, nel 2017, alla sua prima uscita, sono stati venduti in Italia oltre 34 mila esemplari. Poi è arrivata la mild-hybrid, meno performante e con un rendimento diverso, che a suo tempo abbiamo testato.

Nella full-hybrid, la nota distintiva a livello estetico sono i cerchi in lega leggera da 18’ che la rendono più grintosa, e a livello ‘organico’ la batteria da 1,56 Kw/h ricaricabile in corsa. E i consumi? A 90 km/h sul misto con sali scendi si arriva ben oltre i 20 km/l. sapete come funziona? Al posto dei freni si usano le palette al volante: quella di sinistra con quattro livelli di frenata consente di guidare anche in montagna senza frenare, ricaricando nel contempo la batteria dell’auto. Con questo sistema siamo riusciti a raggiungere anche una media di 40 km con un litro di benzina. In città si va dai 20 km/l in su. Non è male puntando alla sostenibilità dell’auto, no?

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