#testdrive la Jeep Renegade e Hybrid performante ma affidabile anche tra le pozzanghere

Scarica i suoi 130 CV elettro-assistiti mantenendo il contatto con il terreno

Anche tra le buche il confort sui sedili in finta pelle avvolgenti e morbidi

Jeep è il SUV crossover per antonomasia, e la Renegade è l’icona del fuoristrada che riprende lo stile e non solo della originaria Willy’s sempre americana, che facilitò la penetrazione delle truppe alleate in Europa dopo lo sbarco in Normandia. Un background storico importante, che induce chi sale a bordo di una Renegade di sentirsi vocato al fuoristrada, anche se, come accennato, quest’auto è davvero tale e completa perché su strada su comporta come un’auto tradizionale, a volte anche meglio trasmettendo al volante e al pilota una sensazione di massima sicurezza nella guida, in tutte le condizioni. E quindi?

L’incontro con uno sterrato invitante, complicato, fangoso, costellato di pozzanghere non può che invitarci alla prova. Il motore di questo modello per la versione e Hybrid è a benzina di 1.469 cc ed eroga 96 kWh, 130 CV. L’auto è a trazione anteriore, e questo, per affrontare uno sterrato fangoso è già un vantaggio. L’handicap sta nel fatto che non monta gomme da fuoristrada bensì stradali in grado di sostenere e di permetterci di gestire in sicurezza sull’asfalto le performance quasi corsaiole della nostra Renegade. Ma l’istinto e la passione per il fuoristrada alla quale da ragazzo davo sfogo con le moto da regolarità di allora, Beta 125 enduro e Aspes Hopi 125 da enduro hanno la meglio.

Così imbocco la stradina insidiosa con la certezza che comunque il sistema elettronico di assistenza alla guida della Renegade, confesso di possederne una ma con motorizzazione diesel, avranno ragione di difficoltà insormontabili con un’auto tradizionale, e a parità di gommatura anche con una 4X4. Le prime decine di metri le affronto con diffidenza, anche sollevando due vistose colonne d’acqua laterali nell’attraversamento delle pozzanghere. Poi, visto che la sensazione era quella di essere alla guida su una strada normale, tutt’al più sterrata, ma non fangosa e allagata, mi lascio andare pigiando sull’acceleratore. Tanto che a un certo punto decido di disattivare i controlli di trazione premendo il tasto di funzione sul cruscotto a sinistra del volante.

Che cosa è successo dopo? Niente di diverso, perché la Renegade ha continuato a procedere sul suo cammino inesorabilmente, senza sacrificare minimamente in confort interno. E pensare che, a differenza dalla mia, forse dai modelli 4X4, la e Hybrid non dispone del comando a manopola per selezionare i tipi di terreno da affrontare (Send, Snow, Auto, Mud-sabbia, neve, automatico, fango), ma comunque anche questa Jeep si è trovata a suo agio pure senza l’assistenza elettronica. Sul fondo sabbioso la situazione non cambia e la Renegade e Hybrid rimane nella traiettoria impostata, dimostrandoci che sarà molto difficile che riusciamo a metterla in difficoltà.

Ci provo premendo l’acceleratore a fondo e lasciando che il cambio automatico a 7 rapporti svolga il suo compito, e l’accelerazione è importante, ma a parte un accenno iniziale la ‘ripresa’ è progressiva e la situazione è perfettamente sotto controllo. Provo nel senso di marcia opposto della nostra strada a accelerare utilizzando il cambio manuale, con la stessa leva delle funzioni di marcia, molto ergonomica e docile: 1., 2., 3., 4. marcia, poi mi accontento perché ho già raggiunto una velocità performante. Che cosa è successo in questa prova? Che la Renegade Hybrid non si è scomposta mantenendo l’affidabilità che aveva manifestato nelle altre situazioni.

#charlieinauto3/392IMG_1312 IMG_1593 IMG_4140 IMG_4142 IMG_4145 IMG_4148 IMG_4153 IMG_4156 IMG_4159 IMG_4161 IMG_4169 IMG_4167 IMG_4172 IMG_4174 IMG_4182 IMG_4184 IMG_4596 IMG_4594 IMG_4595    #provavintage

#testdrive La #Jeep #Renegade si trasforma in vettura performante nella versione e Hybrid


IMG_3924 IMG_3925 IMG_3930 IMG_3935 IMG_3938 IMG_3944 IMG_3943Quasi come il Dott. Jekyll e Mister Hyde l’unità elettrica dà una spinta stile turbo al motore da 1.469 cc e 130 CV

Tanta elettronica e funzioni di assistenza alla guida e non solo di ultima generazione

Ricominciamo da un’icona dell’automobile, un modello che si rifà a un auto, anzi un fuoristrada, oggi si direbbe Suv crossover, che è presente nella memoria e ha fatto la storia: la Jeep Renegade, che riprende il muso e la sagoma della Willy’s, la vettura fuoristrada portata in Europa dall’Esercito americano nella Seconda Guerra mondiale. L’abbiamo già provata, poi ne abbiamo guidate diverse, ma questa è la versione attuale più recente: la e Hybrid. La livrea dell’esemplare che ci è stato assegnato dall’Ufficio stampa della Jeep Italia che è quella base per questo modello è scocca bianca, tettuccio, cerchi, imperiale, passaruote e specchietti nero lucido.

Un abbinamento cromatico caro ai tifosi della Juve, ma anche a quelli, come me, dell’Udinese, che per questo modello è molto azzeccato e la rende un prodotto giovane, che ha molto fans tra la generazione teen, ma che piace a molti. Il look è completato con efficacia dalla stella in nero opaco iscritta in un cerchio che contraddistingue i modelli più performanti. Ciò che colpisce subito, salendo a bordo, sono i due grandi schermi del cruscotto full HD 10,25”e del display centrale che è sempre full HD da 10.1’ di diagonale, e contiene una marea di funzioni e di opzioni sulle quali mi soffermerò nelle prossime puntate. Il cruscotto dispone di quattro visualizzazioni principali.

Ma non è questa la nota distintiva principale della nuovissima Jeep Regenade e Hybrid. Dal cruscotto si capisce che ha una doppia personalità, perché se in basso a destra c’è l’indicatore del livello del carburante, il serbatoio contiene circa 38 litri, in basso a sinistra c’è invece quello del livello di carica della batteria che serve a farci decidere se, in città, ci potremo muovere in modalità EV. Questa Jeep è ibrida, si autoricarica la batteria in decelerazione e si può muovere in EV fino a 50 km/h. Quanto basta per gli spostamenti nel traffico delle metropoli tra una coda e l’altra per alcune centinaia di metri senza farci spendere un solo centesimo di carburante o di ricarica elettrica. Il motore elettrico gestisce le manovre di parcheggio, le ripartenze, la marcia ad andatura regolare.

Nella ripartenza il motore endotermico si innesta in seconda o terza e così ci ha già fatto risparmiare carburante. Quando si muove in modalità elettrica emette un suono di avvertimento con una frequenza non fastidiosa ma ben udibile che si fa subito notare da ciclisti e pedoni. È sufficiente premere un po’ di più il pedale dell’acceleratore per mettere in moto il motore termico, a benzina, quattro cilindri in linea turbo da 1.469 cc., 096,00 kWh, 130 CV e 240 Nm di coppia che si registra già a 1.500 giri; pesa 1420 kg ed è a trazione anteriore. Appena ci liberiamo dal traffico della metropoli lombarda pensiamo a come va la Jeep Renegade e Hybrid, che si distingue soltanto una ‘e’ in verde brillante applicata sul portellone posteriore.

Il motore termico è supportato da uno elettrico da 15 kW sostenuto da una batteria da 0,8 kW, che ci consentirà di spingerla da 0 a 100 km/h in meno di 10’, ma soprattutto di andare oltre, verso il limite di velocità autostradale in una manciata di secondi. Il cambio che ce lo consente è automatico a doppia frizione e sette rapporti, a leva a cloche è molto accessibile e ‘docile’ e permette anche di cambiare manualmente per non toglierci questo piacere della guida. Ma il cambio automatico esplica già da solo autonomamente la sua funzione in modo egregio. Ma non vi posso svelare tutto in questa prima puntata del test drive. Quindi parcheggio, con il sistema automatico della Jeep Renegade, e ci godiamo la serata nel cuore della metropoli.

Carlo Morandini

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