Con #Jaguar #XFSportbrake proviamo a correre sul fondo viscido ma non si scompone
Non rinunciare alla comodità per godersi la guida veloce avvolti nella sicurezza predefinita
#Jaguar #XFSportbrake: quando me ne hanno proposto la prova, ho accolto con entusiasmo l’opportunità. Anche perché non conoscevo le caratteristiche dei modelli recenti. Quello che balza subito all’occhio è che si tratta di un’auto sportiva. Ma, nel contempo, spaziosa, per le famiglie o per chi fa sport dinamici e si deve portare l’attrezzatura (golf, surf, caccia, bicicletta…), ma non si vuole privare del confort e del lusso delle rifiniture. Ma nemmeno delle prestazioni.
Confort, perché tutti i trasportati possono godere delle stesse comodità,
scegliendosi da soli l’opzione desiderata, riscaldamento e raffreddamento dei sedili compreso; la climatizzazione del volante, per fortuna, spetta solo al conducente.
Sicurezza, perché anche sullo sterrato la #Jaguar #XFSportbrake non vi lascerà da soli.
L’ausilio alla guida è fin troppo limitante. Salvo che decidiate di escludere parzialmente la parte elettronica, se pensate che sia sufficiente schiacciare sull’acceleratore per ‘tirare due sgommate’ e metterla di traverso, ve lo potete scordare. Pensate a una chicane. Le mettevano sugli autodromi per rallentare le auto quando la velocità era ancora a misura d’uomo. Le abbiamo fatte piazzare nel 1977, sulla Cividale-Castelmonte, per accondiscendere a interpretazioni restrittive dei regolamenti di sicurezza, e consentire la disputa della gara: con la Scuderia Friuli e l’ACU avevo favorito la disponibilità degli allora colleghi VVAPC, Vigili del fuoco ausiliari di protezione civile, per affiancare i commissari di percorso proprio sulle chicane. Bene! Digressione storica a parte, se vi è più comodo pensate a una rotonda, di quelle moderne, possibilmente in aperta campagna, e ce ne sono. Dove non rischiate, e non fate rischiare nessuno. Arrivate veloci con la #Jaguar #XFSportbrake, vi tenete sulla sinistra della vostra corsia, sfiorate il guardrail a destra, e puntate subito, senza staccare, la corda dell’aiuola, ovvero il punto mediano della vostra traiettoria sulla rotonda. A quel punto, come con tutte le 4×4, stringete la curva con decisione e schiacciate a fondo l’acceleratore. Per un attimo sentirete la coda dell’auto abbassarsi sul lato esterno, e dare la sensazione di perdere aderenza. Dopo un’istante, la Jaguar riprende la spinta, e come fosse sui binari
è già pronta a uscite di potenza dalla chicane (‘pardon’) rotonda.
E la ripresa? Otto marce con un sequenziale intelligente e morbido permettono al motore 2000 diesel di impiegare tutti i 180 CV dosando la coppia, in modo che la spinta sia costante. Così, ci divertiamo a sfidare un po’ il vento di scirocco. Che oggi è molto forte. E proviamo un po’ il misto, asfalto…pantano. La tenuta è eccellente. Non ci lascia un istante di incertezza. Così ci concentriamo su dove mettere le ruote. E se non bastasse, abbiamo anche il varco di attenzione per dedicarci all’ottimo impianto Meridian. Tentiamo di metterla in difficoltà con una serie di pozzanghere profonde e …lunghe. Anche in velocità. Niente da fare: non si scompone. Ora la giornata sta terminando. Quindi, rientriamo in città. In tempo per goderci il centro di Udine, luogo dove sono passati i Romani, gli Unni, ma vi si trovano influenze celtiche e veneziane. Un salto in Piazza della libertà. Dove le truppe festeggiarono la fine della #1.Guerramondiale combattuta a pochi chilometri da qui. La loggia del Lionello, e l’immancabile caffè al Bar Contarena. Un tempo non lontano ritrovo dei Vip. Ora, il salotto liberty
della città. Per gioco, perché qui non servirebbe, indosso l’orologio in dotazione dell’auto. Sembra un orologio, ma in realtà è l’antifurto personale della #Jaguar #XFSportbrake. Una volta asportato dall’auto, se avete abbinato la funzione relativa, la nostra #Jaguar non andrà più in moto. Finché non compiremo una procdura particolare di sblocco, facilmente eseguibile, ma ineludibile.
#charlieinauto118