#testdrive #Jaguar XE 300 Sport sotto la potenza nasconde le capacità della guida autonoma

Assieme alla visione simulata a 360° e all’avviso anticollisione posteriore e laterale è puro relax

Gustare meglio la potenza, quando è necessaria: #testroad tra le vigne ‘vista mare’ a Tortoreto

Con la Jaguar XE 300 Sport, accanto al gusto della sfida tra le capacità del guidatore e la potenza di un’auto comunque versatile e fatta per essere utilizzata come qualsiasi altra vettura, anche l’auto ci mette del suo. E la sua sfida è quella di ridurre al massimo i rischi di collisione, impatto, urto, contatto con l’esterno. Perché accanto alla frenata di emergenza autonoma, che sopravviene dopo un avviso acustico e uno visivo, nel caso non siate intervenuti sui freni in modo istantaneo, e comunque in un lasso di tempo che potete decidere voi impostando la funzione, c’è l’avviso di superamento della linea di corsia, con un ‘bip’ e una vibrazione sul volante. Ma soprattutto il sistema di monitoraggio delle condizioni di guida: la Jaguar XE rileva lo scostamento non voluto dalla corsia e aiuta il guidatore a riportare l’auto nel percorso ideale. Ma nel caso riscontri affaticamento del conducente, suggerisce la sosta con un avviso acustico e uno visivo. Ma non basta. Il relax alla guida diviene totale, e potete concentravi sul quando scatenare i 300 CV reali della 300 Sport perché riconosce i segnali stradali e ve li riporta bene in vista sul cruscotto. Ma soprattutto, il sistema TSR adattivo unito al limitatore di giri unito al cruise control

mantiene la velocità di crociera al di sotto dei limiti consentiti.

Anche, addirittura,

utilizzando semplicemente le mappe stradali a disposizione.

Così in coda, la Jaguar rallenterà fino a fermarsi se il mezzo che la precede si dovesse fermare. Per riprendere la marcia, è necessario premere l’acceleratore. Questo per evitare ripartenze accidentali o temporanee o parziali e il rischio di tamponamento. Come avrete intuito, con la Jaguar XE 300 Sport la guida automatica è già tra noi. E ci permette di concentrare tutta l’attenzione sui CV della vettura, e sulle splendide sensazioni che l’eventuale guida sportiva ci può regalare dove le strade lo consentano. Abbiamo già detto che compiere un viaggio con la 300 Sport può essere appagante se consideriamo che

può essere guidata come una moto di grossa cilindrata.

Come? Pensate a un tratto nel quale il limite di velocità sia 90 km/h. E davanti a voi ci siamo due Tir. Rispettano la distanza di sicurezza tra loro? Difficile. Ma lo potrete scoprire soltanto durante il sorpasso. Procedono a 70 km/h. si apre un rettilineo e un varco di mezzo km prima di un’altra vettura che arriva in senso contrario. Se decidete di provare il soprasso del primo dei due Tir, partite appena l’altra corsia si libera. In 2.? Perché no, tanto la potete tirare ben oltre i 100 km/h. ok: via! Piede schiacciato sull’acceleratore e la 300 Sport parte ma dovete avere il livello di concentrazione alto, e la mente libera da pensieri devianti. Perché le performance di questa Jaguar sono ufficiali. E …concrete. Perché nel tempo ipotizzato per sorpassare il Tir vi troverete già oltre la metà del secondo, senza che il cambio non si sia spostato automaticamente in 3. . Rientrate nella vostra corsia, e … Vi rilassate perché vi sarebbe rimasto lo spazio per sorpassare un altro Tir e mezzo. Avevate timore a scaricare tutti i 300 CV sull’asfalto, con il pensiero remoto che ci potesse essere qualche insidia, dal ghiaino alla macchia d’olio, al pietrisco, al … ? Niente paura: la XE 300 Sport è evidentemente dotata della trazione a 4 ruote motrici controllata elettronicamente. Che per Jaguar significa: nulla è lasciato al caso. Assistenza, che può essere esclusa con il semplice tocco di un pulsante. Ma si tratta di un gesto consigliato ai soli professionisti o amatori del volante. Perché in tal caso tutta la responsabilità del controllo ricadrà su di voi.

Ma siamo ancora a #Tortoreto, e c’ha preso la

voglia di assaporare il territorio.

Ci suggeriscono un’azienda sulla collina alle spalle della località abruzzese: la #TenutaTerraviva. In realtà, la conoscevamo già avendone assaggiato i vini abruzzesi a Vinnatur, la kermesse annuale dei prodotti enologici biologici e biodinamici che si tiene a ridosso de Vinitaly, a Villa Favorita, nel vicentino. La figlia del titolare, Federica Topi, ci accoglie in uno scenario suggestivo: da un lato le colline ricoperte di vigneti che si perdono verso la località turistica di TortoreIMG_1718 IMG_1720 IMG_1721 IMG_17251 IMG_1727 IMG_1734 IMG_1737 IMG_1741 IMG_1754 IMG_1759 IMG_1760 IMG_1761 IMG_1765to Lido. Quasi a confondersi con il mare. Un panorama che si apprezza dalla nuova struttura per la degustazione dei vini, prevalentemente a bacca rossa, che sono biologici. Meno male che oggi non guido io. La superficie aziendale è di 24 ettari e qui da sempre la famiglia Topi ha coltivato la vite senza l’uso di sostanze se non quelle consentite dai disciplinari del Biologico. Assieme alla fermentazione spontanea e all’utilizzo di lieviti autoctoni e un bassissimo uso di solforosa, ecco l vino del territorio, con vini minerali e facili da appezzare. Dalla Passerina

da viti allevate a Pergola come si usava qui venticinque anni fa.

Come gli altri vini con una giusta sapidità assicurata dalla vicinanza del mare Adriatico. Al vino bianco Pecorino ‘Ekwo’ per formaggi e carni bianche. Al Cerasuolo d’Abruzzo Giusi, chiamato così dal fondatore dell’azienda oggi presentata dalla nipote, ha sentori di frutta rossa da abbinare però anche a piatti di pesce. Il Trebbiano d’Abruzzo per le carni bianche e il pesce, e il Montepulciano d’Abruzzo, per le carni e i formaggi stagionati. Beh, ora, gustiamoci il paesaggio sul salottino immerso tra le vigne e rientriamo.

#Charlieinauto2/151

 

#testdrive #Jaguar XE 300 Sport sotto la potenza nasconde le capacità della guida autonomaultima modifica: 2019-07-31T01:00:28+02:00da charlieinauto