#testdrive Mahindra KUV 100 bi-fuel con ampi spazi interni è cittadina ma anche fuoristrada

Il piccolo-grande SUV a GPL-benzina della Casa indiana che punta alla sostenibilità

Sperimenta infatti in Formula E motori elettrici e accumulatori di propria produzione

Mahindra è una delle dieci Case a correre nel mondiale di Formula E, il Campionato FIA equivalente alla F1. Ma in particolare, è una delle poche Case che montano sulle auto in gara un motore elettrico di propria produzione. Questa Mahindra KUV 100 bi-fuel, potrebbe dunque essere la prova propedeutica alla versione ibrida. In attesa che accumulatori più potenti, che si stanno sperimentando proprio nella Formula E, consentano di assicurare un’autonomia sufficiente a rendere la Mahindra ibrida sostenibile, come lo è questa bi-fuel. Siamo vivendo la fase di passaggio e di grandi cambiamenti, dal diesel, alla benzina abbinata ai motori elettrici. Nella convinzione che il motore a benzina inquini di meno: e i metalli pesanti che sono presenti nella benzina? Sono ben più pericolosi e insidiosi per l’uomo delle polveri sottili. Ancor’oggi, il problema più grosso da risolvere per la diffusione dei motori elettrici è quello degli accumulatori. Che non sono ancora in grado di assicurare un’autonomia sufficiente alle auto interamente elettriche. Che possono essere impiegate con sicurezza di autonomia tuttalpiù nelle grandi città.

La KUV 100 è un SUV, con il muso che richiama oltre settant’anni di auto fuoristrada

prodotte dalla Casa indiana. Tra le quali il pick up di larga diffusione. La scocca della KUV 100, è un due volumi a sviluppo verticale, per mantenere ridotto l’ingombro sulla strada e quindi favorirne l’uso in città, amplificando il volume interno, consentendo anche una grande capacità di carico. Ma anche di viaggiare comodamente a cinque persone. Riepilogando: 3 cilindri, 1.198 cc e 82 CV. Può così essere guidata anche dai neopatentati. Ma la sua vocazione oltre che cittadina è anche il fuoristrada. Giustificata dalla storia della Casa indiana. Infatti, i passaruota in resina, le slitte anteriore e posteriore con gli angoli di attacco del pianale arrotondati e la buona altezza da terra le consentono di affrontare anche il crossover. Così decido di provarla su uno sterrato alle porte di Udine,

verso i prati stabili:

si tratta di biotopi che sono tutelati in quanto mantengono intatte le caratteristiche dell’ambiente naturale che circondava le nostre città fino agli inizi del secolo scorso, quando l’urbanizzazione non era ancora così sviluppata ed estesa. Con un’auto lunga solo 3,400 cm, e che ha una capacità di carico variabile da 243 a 473 litri, c’è la possibilità di pensare anche agli hobby all’aria aperta. Anche l’interasse della KUV 100, di 2,385 cm, se consente all’auto di disporre di una buona stabilità, assicura uno spazio interno adeguato. Tornando sugli interni, la leva del cambio a joystick tipo Playstation fa guadagnare ulteriore spazio interno, perché permette di eliminare il tunnel centrale. E una volta che ci si abitua, rivela la sua praticità. Sempre sugli interni, l’illuminazione è azzurrata, per facilitare il confort notturno. La messa in moto a pulsante regala un’altra comodità a chi sceglie questa Mahindra. Che si apre anche soltanto avvicinando la chiave alla porta. Bene! Ora ci avviamo sullo sterrato, e la sensazione alla guida è quella corretta:

il sedile regolabile in altezza accentua la rassicurante sensazione di guidare dall’alto.

E assicura una buona visibilità. Che dà sicurezza non solo nel fuoristrada, ma anche nella guida in città. Una guida, che è sicura come sulle strade extraurbane e sugli sterrati, perché il telaio è a scocca portante in acciaio ad alta resistenza, dispone degli attacchi di sicurezza per i seggiolini dei bimbi, ed è rafforzata da barre antintrusione a difesa dei passeggeri. Ma anche nella guida ci sono altre sorprese da questa ‘piccola’ indiana: è dotata di ANS con EBD, che evita il bloccaggio delle ruote sul fondo con scarsa aderenza. Anche in curva, l’auto è assistita elettronicamente dall’ESP, che mantiene la direzionalità intervenendo eventualmente anche sull’impianto frenante. Non solo, ma la

KUV 100 ci assiste anche in discesa, con l’Hill descent control, e in salita, con l’Hill hold control.

Dunque, si presta a un fuoristrada di media difficoltà. Ci inoltriamo nella campagna per ammirare la distesa verde che ci circonda. Fino a una sessantina d’anni fa era attraversata da cavalli e capi di bestiame. Perché con le auto di allora pochi si sarebbero azzardati ad affrontare strade bianche in aperta campagna. Perché non era ancora stato inventato il soccorso stradale. In Comune di Martignacco, alla fine del secolo scorso i prati stabili sono stati riconosciuti come

biotopo nel Parco del Beato Bertrando.

Per preservare l’habitat in questa zona, nella quale la povertà d’acqua ha concorso a mantenere le caratteristiche originali del territorio.si estende per circa 230 ettari, e può essere visitato a piedi o in bicicletta, che possiamo scaricare nei paraggi dalla nostra Mahindra. Vi sono terreni coltivati, prati, piccoli boschi. In primavera lo spettacolo raggiunge il culmine con i colori della fioritura. In autunno le farnie, le altre specie vegetali e tanti alberi si tingono di mille colori. Attraversato dal torrente Lavia, il parco è stato dedicato al Beato Bertrando di San Genesio, Patriarca di Aquileia, che secondo la tradizione popolare morì in queste campagne nel 1350. Dove oggi nidificano diverse specie di volatili, come i rapaci diurni poiana e gheppio, fasanidi come la quaglia, la starna e il fagiano. E la KUV 100? Visto che non potevamo insistere sui percorsi del parco, ci siamo infilati in un paio di strade bianche ai margini del territorio, di quelle che una quarantina d’anni fa utilizzavamo per provare le auto da gara e i muletti da rally e allenarci. Il controllo della trazione e della traiettoria rende davvero sicura la guida in queste condizioni. E abbiamo potuto superare senza difficoltà anche alcuni tratti dove la melma sul fondo della strada era davvero preoccupante. Finita la visita al parco, si fa sera, e proviamo i fari della Mahindra, che sono potenti e a led. Inoltre, la KUV 100 è equipaggiata con sensori che in caso di urto, o di apertura accidentale del cofano, azionano automaticamente le quattro frecce, per segnalare immediatamente la situazione di pericolo. Ha i sensori di parcheggio. Ed con tutte queste dotzioni è quindi un’auto che mantiene più promesse di quanto ci potremmo attendere.

Charlieinauto2/160IMG_30301 IMG_3163 IMG_3168 IMG_31691 IMG_3170 IMG_3165 IMG_3164

#testdrive Mahindra KUV 100 bi-fuel con ampi spazi interni è cittadina ma anche fuoristradaultima modifica: 2019-11-26T01:41:45+01:00da charlieinauto