#testdrive #JeepCompass fuoristrada purosangue ‘camuffato’ da SUV confortevole e sicuro anche su strada

Da Arese parte il nuovo viaggio di Charlieinauto per il 2020 per provare le auto per voi

Il modello top di gamma di questo modello della Casa americana è nato per andare dappertutto: Trail Hawk

Come sarà la ripresa? Questo #testdrive , la sessantesima auto, segna la ripresa di #charlieinauto per il 2020 con le prove su strada. Prima o poi ci potremo muovere sul territorio come accadeva prima del mese di marzo. Ed ecco un veicolo ideale per l’uso quotidiano, ma anche per superare qualsiasi ostacolo, e fare fuoristrada, quello vero, anche sulle rocce. Infatti, tra le funzioni esclusive di quest’auto, la più significativa è proprio ‘Rock’. Queste prove sono state effettuate ben prima dell’emergenza. Quindi in questi giorni ho più tempo per pensarci su. Per riflettere su ciò che ho provato al volante per voi. Anche in questo caso, ricordatevelo, sempre affrontando un veicolo per la prima volta con l’umiltà di chi vuole capirne le doti, i pregi, ma anche i difetti. E soprattutto, spingendo il test verso i limiti per capire fin dove arriva la sicurezza del mezzo, accompagnando ogni azione con il dubbio e la paura. Che deve essere la fedele compagna di chiunque si cimenti in attività sportive nelle quali il rischio corre su un binario parallelo rispetto alle scelte e alle capacità individuali. Come chi scala le montagne dell’Himalaya anche in coppia, come la friulana Nives Meroi, che evidenzia che la paura deve stare sempre accanto a te, perché ti deve rendere costantemente consapevole di ciò che fai e ti garantisce maggiore sicurezza. Così alla guida non bisogna mai calare il livello dell’attenzione. Ma veniamo alla prova…

La parola ‘Jeep’… Lo so che deriva dall’acronimo veicolo di utilità, scritto come si pronuncia nella lingua inglese negli USA.

So anche che da una Jeep ti aspetti un veicolo fuoristrada. Perché il marchio Jeep, dalla metà del secolo scorso è divenuto il sinonimo del vicolo off road. Come te lo immagini un fuoristrada? Con l’aspetto di uno di quei mezzi di uso prevalentemente militare, o da lavoro, o tecnico, che vanno dappertutto: muso pronunciato e deciso, l’abitacolo quasi di servizio, schematico e stilizzato come la concretizzazione della copertura telonata. E invece, in questo caso si tratta di un SUV compatto, e comunque elegante, quasi non fosse un fuoristrada: è la Jeep Compass. Ma ecco una curiosità: per andare a ritirarlo ho accettato un passaggio da un amico su un fuoristrada tecnico, schematico, ben rifinito ma da lavoro. Tutt’altra cosa… Questo, è come un’auto. Certo, ero già salito sulla Compass di un amico. E ne avevo apprezzato la comodità, il senso di sicurezza alla guida, il confort negli spostamenti e per la dotazione di accessori.

Questa Compass è diversa dalle altre. Si notano alcune differenze: i paraurti anteriore e posteriore più svasati verso l’alto,

per ridurre il rischio di impattare con le asperità o gli ostacoli sul percorso, e i parafanghi rivestiti in materiale antiurto nero. Per il resto, a parte un robusto gancio di traino sul retrotreno, che tradisce la vocazione dell’auto, e il cofano sportivo dipinto di nero opaco, nulla da segnalare di così appariscente. Singolare, ma denso di significato motoristico, anche il luogo del ritiro dell’auto in prova: dal Motorvillage di Milano, nella zona della Fiera, Jeep ha trasferito il parco stampa ad Arese, nei pressi del Museo dell’Alfa. Ma tale è il fascino dell’auto che stavamo per provare, che questo luogo iconico, vicino alla fabbrica originaria di una delle Case storiche dell’auto italiana, un marchio, che vi ricordo, è nato Udine, dove ha lavorato l’indimenticabile progettista, ingegner Carlo Chiti, è passato per il momento in secondo piano. E ne riparleremo in un altro momento.

Cominciamo dall’A B C dell’auto. Ne avevo visto una di colore azzurro metallizzato

nel parcheggio antistante gli uffici di Arese. Ma essendo già ben impantanata, ho immediatamente scartato l’ipotesi che si trattasse di quella riservatami. Ho fatto il giro del fabbricato, e azionando il telecomando della chiave ho individuato la Compass che mi era stata affidata, di un bel rosso opaco, e cofano nero, tetto, tutto finestrato e apribile, in vetro nero, cerchi in lega da 17, neri. È bene precisare che

si tratta del modello top di gamma, ed è la Trail Hawk.

Vi ho già svelato parte del segreto: se è il modello top di gamma, è un concentrato di fuoristrada. Saliamo a bordo: è piuttosto alta, come i fuoristrada purosangue. Infatti, è rialzata rispetto al modello originale, i sedili sono avvolgente e comodo. Gli interni neri sono rifiniti con lo stesso colore della carrozzeria della carrozzeria, in questo caso il rosso, dando un tocco di grinta e sportività alle rifiniture. Vediamo un po’:

motore diesel MultiIMG_95231 IMG_95241 IMG_9525 IMG_9527 IMG_9528 IMG_9531 IMG_9530 IMG_9534 IMG_9536 IMG_9562 IMG_9615 IMG_9614 IMG_9639 IMG_9687 IMG_9709 IMG_9706 IMG_9702 IMG_9703jet da 2000 cc e 170 CV. Cambio automatico, o manuale in esclusiva su Trail Hawk,

a nove velocità, che completa l’efficacia dei due sistemi avanzati e intelligenti di 4X4 di cui dispone. Ma li vedremo più avanti. Interni completi, e disegnati per garantire la sicurezza al conducente e ai trasportati, in qualsiasi condizione ci si trovi. Ne deriva che la dovremo provare anche in situazioni di guida complesse. Questa Compass viene prodotta in Italia, a Melfi. Gli altri modelli in Messico, Brasile, Cina, India. Che ne dite, ci avviciniamo alle montagne o cerchiamo qualche percorso in campagna?

#charlieinauto2/174

#testdrive #JeepCompass fuoristrada purosangue ‘camuffato’ da SUV confortevole e sicuro anche su stradaultima modifica: 2020-04-13T01:13:01+02:00da charlieinauto