#testdrive su un’ibrida pura: la Hyundai Kona Hybrid da oltre 140 CV

Un SUV crossover molto tecnologico che punta diritto ai consumi e alla sostenibilità

Sicurezza attiva e passiva avanzate e guida docile anche in città non facili come Trieste

Finalmente proviamo un’auto ibrida. Dopo quelle, meno di una quarantina, a motore diesel, quelle a benzina, meno di una trentina, quelle a metano, a GPL, ‘plug-in’, ma anche ibride di prima generazione, ecco un veicolo ‘hybrid’ vero, per metà a benzina, per metà elettrico. Che pur non dovendo essere ricaricato da una presa di corrente, assicura le prestazioni e la sostenibilità che ci si attenderebbe da un’auto ‘quasi’ completamente elettrica. Un’auto, non ‘plug –in’, quindi, che non ha bisogno di essere attaccare alla colonnina di ricarica, o la sera alla presa di corrente in garage, quando abbiamo scaricato la batteria ed esaurito il serbatoio del carburante. Oppure, quando abbiamo finito la carica della batteria nel caso sia elettrica. Perché, viaggiando, l’ibrida di ultima generazione si ricarica davvero da sola. Il che si traduce in un notevole risparmio del carburante. Ecco infatti la Hyundai Kona Hybrid, un SUV compatto, dotato di 141 CV, risultato di un motore ‘full hybrid’, con cambio a sei marce e doppia frizione. Ovvero, di un quattro cilindri a benzina di 1600 cc, più un piccolo motore elettrico a magneti.

Un’ibrida di seconda generazione, spaziosa, confortevole, ben accessoriata, e si ricarica

e in frenata, e utilizza l’energia creata per farci risparmiare carburante. Risparmio, che non si sente nelle tratte lunghe, ma nel misto. Infatti, come tante altre auto in prova, la ritiriamo a Milano. Ben prima dell’emergenza. Così, un buon piatto di zuppa alla livornese, nel ristorante di pesce ligure che si trova a Milano City life. E il trasferimento ‘a casa’ lo utilizziamo per una prima parte del test drive: quello dei consumi. Com’era prevedibile, la Kona Hybrid, abitacolo spazioso e confortevole, sedili regolabili elettricamente, e come il volante, riscaldabili, o raffreddabili, non va male. Perché viaggiando a velocità costante fa oltre i 17 km/l. Ciò ci anticipa che è sostenibile. Ma probabilmente lo sarà di più in altre condizioni, in quanto la ricarica di energia elettrica che agisce sul sistema di alimentazione e attiva il motore elettrico, avviene sui percorsi misti. Il perché lo vedremo dopo. Nel frattempo, apprezziamo lo

schermo trasparente: sbuca davanti ai nostri occhi dal cruscotto all’avviamento del motore,

e sul quale vengono proiettati i dati principali e le informazioni dell’auto: ci permette di tenere la situazione sotto controllo senza staccare lo sguardo dalla strada. E che anticipa il grande display centrale da 10,25’. L’assetto del posto di guida del conducente è confortevole e facilmente adattabile a tutte le esigenze e necessità. La guida, già al primo approccio appare sicura e docile. Perché la combinazione delle sospensioni e dell’assetto, assieme all’elettronica, riduce il rollio e mantiene la Kona sempre stabile, togliendole anche vibrazioni e movimenti che a lungo andare, in una guida prolungata, si traducono in affaticamento per il guidatore, ma anche per i passeggeri. Fari potenti, che si attivano automaticamente, come i tergi, ci anticipano per ora solo timidamente la tanta tecnologia, anche per la sicurezza attiva, che assieme a quella passiva troviamo a bordo. Infatti,

Kona Hybrid è un esempio di quanto Hyundai ha investito nella ricerca e nell’elettronica

in questi ultimi tempi. Lo conferma Marta Marchi, Pr manager di Hyundai Italia. Innovazione e sostenibilità sono la mission della Casa coreana, che ormai dispone dei modelli con ogni tipo di motorizzazione. Innovazione, che troviamo in tutti i componenti della Kona, anche nei sistemi che tenendo conto delle indicazioni sul traffico e sulla strada che abbiamo prescelto sul navigatore, ci suggeriscono, per esempio prima di una curva, quando frenare e quando riaccelerare. Ma ritorniamo ai consumi. Per sicurezza, visto che il nostro trasferimento coincide con l’autonomia media di tanti dei modelli elettrici ora su strada, controllo nel libretto di istruzioni, che è regolarmente disponibile nel bauletto del cruscotto,

la capacità del serbatoio: contiene soltanto 38 lt di benzina!

Allora qualche cosa di vero ci deve essere… Così, punto su uno scenario di guida ideale per testare una vera ibrida: Trieste, splendida città di mare con i rilievi carsici e le sue strade in saliscendi. Le affascinanti rive ricche di storia e di scambi commerciali e culturali. Certo, una prima parte della prova consumi, perché poi ci vorrà qualche cosa di più… A fine percorso posso riscontrare quello che l’esperienza delle giornate successive mi confermerà: siamo nell’ordine dei 20 km/l. Tanto da rendere il consumo della benzina sostenibile come quello del motore diesel. Su come si guida la Kona Hybrid ritorneremo nella prossima puntata.

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#testdrive su un’ibrida pura: la Hyundai Kona Hybrid da oltre 140 CVultima modifica: 2020-05-12T01:04:28+02:00da charlieinauto