#testdrive Guida sicura e confortevole per il SUV #VW a suo agio in campagna come in autostrada

La T-Cross ci porta a visitare un’azienda dell’automotive nella pianura pordenonese

Poi il #testroad verso il Colle di Osoppo alla ricerca di fresco e paesaggi da fiaba

Un SUV compatto ma spazioso, trasmette la sensazione di guidare un’auto sicura grazie all’altezza dei posti a sedere da terra che è tipica di questo tipo di vetture, alla sensazione di robustezza che trasmette come tante del Gruppo, a interni confortevoli e a un motore pronto a rispondere alle sollecitazioni alle quali lo sottoponiamo nella guida sulle strade di ogni giorno. La T-Cross 1600 è diesel, e la curva di coppia che assicura il motore a gasolio sa rendere sufficienti i 95 CV erogati per consentirci una guida brillante e veloce. A queste caratteristiche, si affianca la sostenibilità. Garantita dai consumi che vanno dai 16 km/l sui tratti più impegnativi a quasi 20 km/l su strade extraurbane e a velocità costante, magari attivando il suo cruise control, in autostrada. Per questo, i nostri spostamenti sul territorio sono più sereni rispetto a quando dobbiamo testare auto pur performanti, ma che ci impegnano a raggiungere più frequentemente le pompe di rifornimento. Oggi, una bella giornata estiva, il nostro test drive ci porta in due realtà importanti, ma distinte, e distanti tra loro. Infatti, la mattina la impieghiamo per raggiungere Morsano al Tagliamento, nella bassa pordenonese. Un paese dalla tradizione rurale, accanto al corso del fiume Tagliamento, reso noto ai gourmet e agli appassionati del territorio proprio da una consuetudine locale: l’allevamento delle oche, che ha generato attività collaterali e motivato una fiera locale verso la quale convergono curiosi del gusto e del territorio anche dall’estero. Contemporaneamente, a Morsano al Tagliamento si è sviluppato un polo industriale del tutto particolare: ospita anche

PMI impegnate nell’indotto dell’automotive. Per esempio, la Da Lio, che occupa 250 persone,

fondata nel 1983 da Lionello Da Lio, ora amministratore unico, e che tra lo stabilimento di Morsano al Tagliamento e Scorzé, in provincia di Venezia, realizza parti per auto e moto delle grandi case, dalla Volkswagen alla Ducati. L’azienda, sta valutando l’espansione dello stabilimento e dei posti di lavoro, perché non ha risentito della crisi causata dalla pandemia. Grazie alla capacità di guardare sempre verso l’innovazione di Da Lio e dei suoi collaboratori, e all’entusiasmo che anima il titolare. E che è riuscito a trasmettere anche a noi in occasione dell’incontro, dimostrandoci la cura e la meticolosità con la quale ogni pezzo e parte prodotta, dai serbatoi per le moto sportive, a parti di interni e finiture e decorazioni per lo styling della carrozzeria, viene testato, controllato, verificato dal personale specializzato. Approfittiamo dell’occasione per visitare il piccolo Comune pordenonese di Morsano al Tagliamento, prima di raggiungere il casello autostradale della A4 che ci consentirà di dirigerci verso la fascia pedemontana friulana. E di ritestare anche in autostrada la sostenibilità della T-Cross, ma anche di apprezzare l’impianto di climatizzazione, visto che la giornata è molto calda. Ciò, ci induce a raggiungere uno dei primi luoghi dove speriamo di poter trovare un po’ di refrigerio.

La prima altura che spunta dalla fascia golenale della piana del fiume Tagliamento è il colle di Osoppo.

Sul quale esiste un insediamento di epoca romana, ma anche una più recente (18. Secolo) fortezza, realizzata a difesa della piana sottostante che si apre verso il mare. Aiutati da una cartellonistica adeguata, possiamo ammirare l’arco montuoso che ci circonda. Ma anche i piccoli Paesi che costellano la fascia collinare e prealpina dinnanzi a noi, da Tarcento, a Montenars, Buia, Osoppo. Si scorge anche l’aviosuperficie della Fondazione Lualdi. Il fresco lo incontriamo in cima al colle, tra un’alta siepe e l’imboccatura di uno dei cunicoli scavati nel sottosuolo per assicurare riparo ai soldati di guardia al forte. Siamo in estate, e le giornate sono lunghe. Così, dopo l’escursione lungo i sentieri del colle riprendiamo il nostro ‘cammino’ e rientriamo verso il mare. Verso la Riviera friulana.

A Lignano Pineta, un laboratorio di gelato artigianale immerso tra i pini marittimi vicino al mare.

Qui, incontriamo Arturo De Pellegrin, che assieme al fratello Giorgio, scomparso di recente, dagli anni ’70 ha sviluppato un’attività di gelato artigianale iconica: ha conquistato innumerevoli gourmet, appassionati, degustatori di prodotti di alto pregio con l’alta qualità e la genuinità. Arturo, ci prepara la Coppa Sombrero, un must tra i gelati da asporto che egli prepara con il gelato artigianale realizzato rigorosamente con basi naturali.

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#testdrive Guida sicura e confortevole per il SUV #VW a suo agio in campagna come in autostradaultima modifica: 2020-12-06T03:23:08+01:00da charlieinauto