#testdrive #FordPumaHybrid nella storia della #Rivierafriulana

Un’auto eclettica #fullhybrid per una tappa al ristorante lignanese di pregio

Com’è adatta per visitare una città storica con elementi d’arte e di pregio architettonico

La Ford Puma Hybrid Titanium indossa una veste elegante ed eclettica. Che la rende adatta a portarci nel fuoristrada, perché possiede i requisiti per farlo, su strada, perché rendimento e prestazioni presentano un saldo di eccellenza e ci aiutano a sfatare i pregiudizi che ci indurrebbero ad abbinare una vettura dal rendimento sportivo e reattiva con consumi di carburante elevati, ma anche in città, come al mare, in un ristorante ‘a la page’ grazie alla sua livrea esclusiva. Eravamo rimasti, un paio di settimane fa, sulle rive del fiume Tagliamento, verso la foce a estuario che è il suo sbocco nell’Alto Adriatico. Per un drink con il barman Remo. Eravamo nell’american bar di riferimento del ristorante La vecchia finanza. Nato per la scommessa della famiglia Pozzo, di origini romane, al pari di altri imprenditori lungimiranti di sessant’anni fa, di trasformare una penisola dal terreno sabbioso e paludoso, protesa tra l’Adriatico e la Laguna di Marano, in una città dell’estate. In un luogo delle vacanze, dove pochi decenni dopo avrebbero soggiornato grandi attori, le squadre di calcio più amate, politici, vip.

Sarebbe divenuto uno dei salotti esclusivi dell’estate rivierasca.

Poi, dopo il boom, le nuove tendenze, e ora la voglia di ripartenza. Che si è concretizzata con successo. Per Alla vecchia finanza, un tempo forse stazione di posta tra le due sponde del fiume, poi caserma della Guardia di finanza, quindi baluardo bellico per scongiurare la risalita del Tagliamento, l’estate del risveglio dal ‘lockdown’ da pandemia è coincisa con un’altra stagione improntata alla qualità del servizio, dei piatti, dell’accoglienza. Nel luogo dove si dice lo scrittore americano Ernest Hemingway si sia ispirato per il libro ‘Di là dal fiume tra gli alberi’, la cucina dell’estate 2020 è stata di fusione tra le grandi materie prime che offre il mare italiano, le ricchezze adriatiche e lagunari, e un mix delle tecniche di preparazione e cottura più attuali e adatte a valorizzare i sapori. Una scelta di cantina adeguata, ed ecco che il locale nato per essere il riferimento del grande campeggio Pino mare, tra pini marittimi e oleandri fioriti, con alle spalle un piccolo ma accogliente centro benessere

con le piscine di acqua di mare filtrata e riscaldata, ha mantenuto il suo appeal.

Ora riprendiamo il nostro test drive, per andare proprio oltre il fiume, non ‘di là tra gli alberi’, bensì verso la pianura del Veneto orientale. Verso Portogruaro. Le strade distese nelle campagne ci aiutano ad avere conferme dalla Ford Puma Hybrid, un piccolo SUV che ci fa sentire protetti, è spazioso, e a dispetto del motore di soli 1000 cc tre cilindri ci regala il piacere della guida. Di guidare un’auto con performance sportive, esaltate dall’immediata risposta del pur piccolo motore di supporto elettrico. A queste caratteristiche accattivanti, sia per un’utenza giovane, che di ogni età, che per le automobiliste grazie agli accessori per la sicurezza attiva e passiva tali da farne un’auto con la guida quasi autonoma, si aggiunge la cura del confort.

Per esempio i sedili, riscaldati per l’inverno, raffreddati per l’estate.

Arriviamo a Portogruaro, ma non siamo nell’orario di apertura del museo che propone le opere della collezione d’arte Cavallini-Sgarbi, dell’amico Vittorio Sgarbi. Così, ‘ripieghiamo’ verso le rive del fiume Lemene, che attraversa la città storica, di origini antiche, un tempo circondata da mura di difesa. E in particolare verso i Mulini di Sant’Andrea, alle spalle del Duomo di Sant’Andrea. Che ci offrono un paesaggio quasi bucolico, tra giochi d’acqua, giardini, verde, ponticelli. Che arricchiscono il centro storico. Alla ricerca di ristoro ci spostiamo verso la strada principale che corre attorno al cuore della città. Caratterizzate da un continuum di portici. Qui sotto, vicino al Duomo, scopriamo un’antica bottega di coloniali, una drogheria fondata nel 1890 da Sigismondo Pinni, ora gestita da una delle nipoti, Rita. Che ha conservato l’aspetto originale della bottega. E propone prodotti di nicchia dei settori classici della drogheria. Ci intratteniamo volentieri con la titolare. Poi un caffè sotto i postici prima di rientrare.

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#testdrive #FordPumaHybrid nella storia della #Rivierafriulanaultima modifica: 2020-12-28T00:09:46+01:00da charlieinauto