#testdrive Guidare una supercar nel suo habitat e non trovare il suo limite

Per la #Hyundai i30 Fastback N Line se non c’è il circuito si va in pista

Al Piccolo aeroporto ‘Lualdi’ di Rivoli di Osoppo per un test in sicurezza

Il confort in trasferimento è conforme al tipo di auto che stiamo guidando, che vista distrattamente, se ci passa accanto senza che il conducente abbia attivato la modalità N, si presenta con i connotati di una elegante auto da turismo, dalle curve un po’ vintage che non guastano a rendere accattivante una vettura dal tratto morbido ma essenziale. I sedili molto comodi e adattivi, adattabili alla scelta della modalità di guida, ci permettono di apprezzare l’impianto di intrattenimento. Il ‘naviga’ insiste, ma preferisco fare il trasferimento tenendo in serbo le energie, mentali, per quando cercherò di capire quali sono le performance del mezzo che sto provando. Tanto vale proseguire in modalità confort, perché a parte il primo tratto, il resto del ‘trasferimento’ lo affrontiamo in autostrada. Dove si va? Sull’unico posto del FVG, anche di parte del Nordest dove si possano sfogare 285 CV senza spaventare nessuno. E a rischio zero, per noi e per l’auto.

Il Posto si trova a Rivoli di Osoppo, nell’ex Provincia di Udine.

È l’Aviosuperficie della ‘Fondazione Lualdi’. O meglio, come preferisce il Presidente della Fondazione, Gabriele Lualdi, il Piccolo aeroporto. Accanto alla zona industriale della località omonima, rappresenta il limite di conterminazione con una vasta area di prati stabili. Che ospita infatti un maneggio per gli appassionati di equitazione. Attorno lo splendido scenario delle Prealpi e delle Alpi Carniche e Giulie. Per nostra fortuna, da un paio d’anni Lualdi ha deciso di dotare l’aviosuperficie di una pista di volo su asfalto di 500 m. trasformandola in Piccolo aeroporto dal quale decollano e sul quale atterrano anche i velivoli privati dell’Aviazione Nazionale, così chiamati. Ci aspetta dunque un bel rettifilo, lungo quanto basta, e largo, non si sa mai. Arriviamo alla Clubhouse rinnovata e ampliata di recente, e il responsabile e controllore di volo, avuto l’ok dal Presidente ci apre il cancello verso la pista. Ma ci raccomanda: -“se esco sul prato e mi sbraccio verso di voi, uscite subito dalla pista perché più tardi potrebbero rientrare aerei”… Così mi allineo a inizio pista e schiaccio il comando N: la Hyundai i30 Fastback N si trasforma subito,

si schiaccia sull’asfalto e mi fa sentire che è immediatamente pronta e reattiva.

E anche il sound mutato lo conferma. Seguiti da un aeromodellista che sta provando anche lui il suo mini velivolo, ma accanto alla pista,  per la gioia del ‘naviga’ seleziono la funzione cronometro e ’Tempo sul giro’ sul cruscotto e schiaccio il pedale, lasciando fare al cambio automatico ed elettronico: “3, 2, 1, Via!” Schiaccio a fondo e la Hyundai stradale più performante si fionda in avanti come una palla di fucile, per respirare soltanto a ogni cambiata: 6” 01. Non è male, ma il ‘naviga’ insiste: prova con le palette ‘papi’. Accondiscendo alla sfida e per farlo non serve altro che azionare la cambiata manualmente sulle palette. Non è necessario convertire nessun comando: la i30 sceglie automaticamente questa modalità, che possiamo utilizzare in qualsiasi momento, anche in corsa se ci serve decidere con urgenza di fare una ‘scalata’ per affrontare in sicurezza una curva o superare un ostacolo. La manovra della cambiata manuale, spesso, anche nelle auto sportive, riduce il tempo necessario per passare alla marcia superiore. Perché la ‘cambiata elettronica’ è sempre più morbida. Così mi riallineo alla pista e ripeto la manovra: -“3,2,1,Via!” Chi ha seguito questo test nella mia trasmissione #FVGdascoprire ha notato la spinta verso il sedile che ha subito anche il cameramen per la brusca partenza e l’accelerazione.

Ovviamente a metà della 2. marcia ero già arrivato a 100 Km/h, e il cronometro si era fermato a 5” 04. Visto che la scelta del cambio manuale ha funzionato?! Ora però, raggiunta una velocità considerevole mi devo ricordare della staccata, salvo dovermi accontentare di concludere la corsa nel prato di sfogo sul  fondo della pista. Ma con quest’auto è bello anche decelerare, visto che si occupa lei di offrirci un sound speciale come anche di fare IMG_0755IMG_0753IMG_0571IMG_0572IMG_0573IMG_0576IMG_05771IMG_0581IMG_0589IMG_0590IMG_0583IMG_0584la doppietta nello scalare le marce.

#charlieinauto220

#testdrive Guidare una supercar nel suo habitat e non trovare il suo limiteultima modifica: 2021-05-01T01:49:04+02:00da charlieinauto