Alla scoperta dei segreti tecnologici e progettuali dell’auto giapponese

Che rappresenta un buon compromesso tra versatilità del motore a benzina e potenza di quello elettrico

Viaggiare nel silenzio magnetico dell’auto ibrida significa rispettare la natura circostante e poter entrare anche nei luoghi interdetti per motivi di sicurezza delle opere architettoniche e d’arte e ove l’inquinamnto dell’aria rischia di superare la soglia di tolleranza. Ecco che la #Mitsubishi #OutlanderPHEV si presta per accedere alle aree protette. E per avvicinare le specie faunistiche che possiamo osservare negli habitat incontaminati del Friuli Venezia Giulia. Per esempio nella Foresta di Tarvisio. Fin sulle rive dei suggestivi Laghi di Fusine, a ridosso dei monti all’interno dei quali sono state scavate nei secoli miniere di materiali ferrosi, che oggi sono in parte aperte al pubblico e visitabili.

Ai Laghi di Fusine si accede partendo da Tarvisio.

D’inverno sono lo splendido scenario di piste per lo sci nordico che si sviluppano tra i laghi ghiacciati e il bosco. Per arrivarci una strada di montagna che è l’ideale per sfruttare le prerogative del sistema ibrido #Mitsubishi. Che ricarica la batteria in frenata. Quanto è sufficiente per permetterci di recuperare alcuni km di autonomia e di addentrarci nel bosco spinti dai due motori elettrici. Lasciando quello endotermico, il 2400 cc a benzina, a riposare per essere impiegato, magari nelle modalità ECO e SAVE, nel trasferimento. La motorizzazione elettrica, un terzo motore elettrico serve per assicurare la migliore aderenza e trazione delle ruote posteriori, lungo una mulattiera o una strada forestale. Anche dove occorre superare gli accumuli di neve residuali dall’inverno. Che ci confermano la

vocazione #offroad dell’#Outlander.

Ma non per questo, trascura la sicurezza sulla strada normale. Per esempio con il Forward collision mitigation system (FCM). Che aiuta a ridurre il rischio di collisioni frontali, prima avvisando il conducente, poi avvisando e frenando automaticamente, ma anche, in casi estremi, in caso di rischio molto elevato, con l’avviso e la massima frenata automatica. Mentre il Blind spot warning (BSW), avvisa nel caso si verifichi il rischio di collisione dai punti oscuri, quelli che non sono visibili dall’abitacolo. Tenendo conto della velocità dell’auto, ma anche del mezzo in arrivo. Mentre il Cruise control adattivo rileva i mezzi che precedono l’Outlander, mantenendo la distanza selezionata in precedenza, rallentando quando questa distanza si riduce. C’è anche il

Lane departure warning (LDW) ,

che ci avvisa se riscontra che ci stiamo dirigendo inavvertitamente verso le linee al margine centrale e laterale della carreggiata. In una giornata di festa, con il bel tempo, anche la montagna si affolla di curiosi. Ecco che per parcheggiare il nostro SUV occorre quello che si suole definire ‘occhio’. Nel nostro caso, possiamo rimanere serenamente seduti sul comodo sedile di guida. Perché le telecamere piazzate attorno all’Outlander generano sul grande display centrale l’immagine di ciò che ci circonda. Anche l’auto vista dall’alto. Inoltre, sensori anti-collisione ci avvisano se qualche veicolo si sta avvicinando nella nostra area di manovra posteriore al veicolo. Dopo avere parcheggiato, ci avviamo

verso i sentieri attrezzati che girano attorno al lago superiore.

La vista è splendida. Il clima è ideale per un’escursione. In alcuni tratti troviamo ancora la neve. Ma si riesce a passare ugualmente. In altri con un po’ di difficoltà. Ma gli scorci di paesaggio che si aprono di volta in volta ci appagano della fatica. Scendiamo verso il lago inferiore. E decidiamo di raggiungere una località sciistica importante, ma situata nella vicina Slovenia. È Kraniska Gora, dove per anni si sono disputate le tappe di Coppa del mondo. Ed è in corso il mondiale di salto con gli sci dal trampolino. Anche qui i paesaggi sono suggestivi e caratteristici. E ci rifocilliamo con i caratteristici cibi veloci della Slovenia.

#charlieinauto2/139