coccio di bottiglia o punta di diamante

Divagazione domenicale


Barman, perché mi ubriaco? No, non puoi capire, è che avverto una gran pena, per qualcosa che deve finire, così, come per chi esce di scena... Su barman, riempi ancora il bicchiere, che nell'ambrato liquore, troverò l'effimero piacere che affogherà ogni dolore... Cosa dici barman? Se sono affari di cuore? Se lei mi ha tradito? No, non credo nell'amore, non l'ho mai capito... Su, mesci, mesci, barman, versa, versa ancora, no, non mi farà male, non è ancor giunta, l'ora del pensier irreale Anzi, berrò ancor molto, sin che velo di malia, avrò tolto, sin che mio pensiero, fugga via, non più prigioniero... Perché ho capito, che per volare, nel cielo infinito, l'uomo, non deve essere inibito... Adesso è ora, addio barman, addio a te e al locale, che ora è sereno il core mio, cosa dici? Quale è il mio male? Strano, non lo ricordo neppur io! Cassandra?