coccio di bottiglia o punta di diamante

Negrieri e nazzisti, assassini mai visti…


C’è la tigre e l’agnello, il brutto e il bello, chi vive bene, e chi è destinato al macello… questa è la vita, tra il falso e il vero, ma perde sempre, solo chi è sincero… affonda barcone, nell’oscura notte, sono miseri emigranti, e sono in tanti, urla strazianti, paura, orrore, Cristo, Cristo, dove sei, allora invano ti ho pregato, mio figlio, unico mio amore, è morto affogato, non l’hai salvato! ma lo potevi salvare, quanto urlò prima della morte, ma nulla ho potuto fare, quando ha decidere è la sorte… piange sconvolta la luna, e per non vedere, si nasconde, è una strage di bambini morti, che galleggiano tra le onde! e’ un’infinita mattanza, per camposanto è il mare, per le vittime, se ripescate, l’ultima dimora, le bare… Cristo, sei anche Dio del bene, che decidi qualunque sorte, pensa anche, però, alle pene, di chi, ingiustamente, è condannato ad atroce morte! Questa poesia non sarà accettata (è giusto, ognuno può pensare come vuole) per quanto mi riguarda, ho espresso dei dubbi, che molti hanno condiviso, e allora, perché non parlarne, si è detto dubbi, non certezze, e il vero peccato, è, per chi crede, non di condannare, ma di parlare, di chiarire, di spiegare, spiegare il perché, di fatti mostruosi, ripetitivi, cioè, buttare a mare madre e figliolino, ma per primo il figliolino, strappandolo dalle braccia di una madre che urla, e lanciandolo a morire in mare, e immediatamente, ripensare ai tedeschi nazisti (nazisti perché non lo erano tutti) nei lager della morte, dove piccoli bambini, non lanciati in mare, ma in alto e come un tiro al bersaglio, centrato da varie fucilate… e poi, pensi e ripensi, arrivi alle gerarchie cattoliche, ai loro attici, e per carità umana mi fermo, confronto, tornano i dubbi, ma anche voi, pensatela come vi pare, ma davanti a uno specchio, e guardatevi fissi negli occhi! Cassandra? Castellano N.B. non sono un blasfemo, ho scritto quello che pensano molti, ma la domenica vanno in chiesa…