coccio di bottiglia o punta di diamante

Riceviamo e pubblichiamo


Trascinata dal vento che soffia leggero, rotola via ogni ricordo, dell’uomo che ero. Ci provo a fermare sfuggenti frammenti di me, per riportarli ancora, una volta da te. M’accorgo però, che nulla rimane stretto tra le mie dita, gli passa attraverso come fa il tempo con la vita. Nulla si ferma e niente si conserva, se non il ricordo dell’uomo e della sua guerra. Allora mi sforzo e cerco di prenderli con le mie braccia, nulla da fare, di ciò che ero non è rimasta più traccia. Sconfitto nel corpo per tanta fatica, mi siedo per terra e disegno i ricordi con le mie dita. Descrivo emozioni, disegno il tuo profilo ad occhi chiusi, come se ti vedessi davanti a me senza bisogno che li usi. Poi lo sconforto e tutto d’un tratto, l’acqua sul pavimento cancella tutto, anche il tuo ritratto. Niente, non c’è modo di riportare indietro nulla, di ciò che è stato. ed allora capisco, che il tempo non è un nemico ma nemmeno un alleato. Lui è solo il palcoscenico e tu sei l’attore, vai in scena ogni giorno, tra le gioie ed il dolore. Niente potrà mai essere uguale, ne il bello è tanto meno il male. Sei semplicemente un attore diverso, che se mette in scena il passato, ne fa solo il verso. Oggi va in scena chi sei veramente, e poco importa se piaci a pochi o ad un mucchio di gente. La vita ha i suoi capitoli e viaggia a mille corsie, vivi ogni momento che siano i tuoi delitti o magari poesie. Perché non c’è domani che sia peggiore di ciò che è stato ieri, se lo vivi nel ricordo di ciò che è stato e di quello che eri. Il Presidente N.B. un plauso, più che meritato, al PRESIDENTE, estimatore, ed amico del grande CALIFANO, cercando di imitarlo, non cantando, ma scrivendo!