coccio di bottiglia o punta di diamante

Ricordi di gioventù


amico barman bevo? No non puoi capire è che avverto gran pena per qualcosa che deve finire come per chi esce di scena… barman, riempi ancora il bicchiere che nell’ambrato liquore troverò l’effimero piacere che affogherà ogni dolore… che dici barman? se son cose di cuore? se lei mi ha tradito? no, non credo nell’amore non l’ho mai capito! mesci barman no, non mi farà male, non è ancor giunta l’ora del pensier irreale… berrò ma non molto e il velo di malia avrò tolto così il mio pensiero fuggirà via, non più prigioniero… si, perché ho capito che per volare nel cielo infinito, l’uomo non deve essere inibito… adesso è ora, addio barman addio a te e al locale che mi stai dicendo? qual è il mio male? ma or sereno è il cuor mio, strano, non lo ricordo neppure più io! Castellano N.B. una mia poesia come consiglio per i giovani, che con il bere moderato, si dimentica l’aver toppato…