GFVIP, Dayane Mello sbugiardata dalla mamma: «Mai fatto la prostituta». La modella gela tutti: «Non c’è mai stata». L’infanzia di Dayane è stata particolarmente difficile poiché è stata abbandonata quando era piccola, ma il suo racconto in parte viene smentito durante la diretta di lunedì sera.
In settimana Dayane Mello aveva raccontato un altro tassello della sua infanzia difficile, parlando con Ermito ha confessato di aver tentato il suicido dopo essere stata picchiata dal padre quando aveva 16 anni. La Mello aveva anche raccontato che la mamma per lei era un sconosciuta perché l’aveva abbandonata quando era piccolissima e che faceva la prostituta. Durante la diretta di lunedì sera la mamma Ivonne le ha mandato un video messaggio che però la “sbugiarda”.
Dayane ammette di non vedere la mamma da almeno 13 anni. Ivonne, questo il nome della mamma, manda un video per la figlia in cui parla della sua vita difficile: «Ho avuto tante difficoltà ma non sono mai stata una prostituta in vita mia, quando Dayane ero ancora piccola, il padre è venuto a prenderla per la mia situazione difficile, è il loro padre che non mi ha mai aiutato. Sono molto triste e addolorata per questo. Io tengo a lei e a tutti gli altri figli, sono amore e li amo tutti allo stesso modo anche se sono davvero triste per tutto quello che sta succedendo. Io ho sofferto per farti crescere fino all’età di 7 anni. Io ti amo ma ti prego di smettere di parlare di me e di queste cose Ti amo, vivi la tua vita e che Dio ti protegga».
Per tutto il tempo del filmato Dayane è glaciale e commenta così: «Del mio passato ogni anno scopro qualcosa, questo è quello che mi hanno detto del mio passato. Mi dispiace perchè io non volevo ferirla, parlare d’amore non lo so, mi sembra una parola troppo grande, dalla mia parte l’amore non c’è. Voglio credere quando dice che ama i suoi 10 figli ugualmente, ma per me non è così. Mi dispiace se l’ho ferita, lei non si rende conto del danno che ha fatto nella mia vita. Da parte mia non c’è un giudizio ma una storia che mi hanno raccontato».