Caterina Caselli ospite di Serena Bortone a “Oggi è un altro giorno” su RaiUno. La Caselli, conosciuta anche come “Casco d’oro” per la particolare acconciatura degli anni del grande successo è una cantante, ma si è distinta nella sua lunga carriera come talent scout, produttrice discografica, attrice e conduttrice televisiva. Questa sera Raitre proporrà un documentario a lei dedicato dal titolo “Caterina Caselli – Una vita, 100 vite”.
Caterina Caselli è entrata in studio accompagnata dalle note di “Nessuno mi può giudicare” suo successo a Sanremo 1966: «La doveva interpretare Adriano Celentano – ha spiegato – ma poi, per fortuna di tutti e due, scelse “Il ragazzo della via Gluck” e lascò libera “Nessuno mi può giudicare”, che mi ha cambiato la vita. Sul palco non ho avuto molta paura, avevo già cantato in pubblico e avevo un certo senso di sicurezza, non ero intimidita e poi l’incoscienza dell’età che ti rende più sciolta. Anche il famoso “Casco d’oro” è stato un caso, io avevo capelli lunghi e il nostro direttore artistico mi mandò da un famoso parrucchiere che mi ha rinnovato il look. Uscita dal salone sono andata in ufficio è ho incontrato Gianni Ravera, che non mi ha riconosciuto».
Una carriera quella nel mondo dello spettacolo che Caterina Caselli ha voluto intraprendere fin da bambina: «Fin da piccola volevo cantare, mia madre però mi diceva che non era un mestiere da donna. Avevo visto dei cartelli che pubblicizzavano le lezioni di una maestro di musica e volevo frequentarle, lei non voleva pagarle e io sono andata a lavorare. La devo comunque ringraziare perché i suoi “no” mi hanno dato grande forza, anche di superare i momenti d’angoscia. Mi ha dato la forza di credere in me e quando ha visto che la mia carriera ingranava era settimo cielo».
Stasera andrà in onda su RaiTre il documentario di cui è protagonista, “Caterina Caselli – Una vita, 100 vite”: «L’autore, Renato De Maria, voleva parlarmi e ci siamo incontrati in ufficio, è nata una naturale empatia, l’ho sentito immediatamente come un fratello. Il documentario mi ha consentito di parlare di cose molto personali, che avevo celato dentro di me per varie ragioni». La cantante ha infatti poi ricordato la morte di Luigi Tenco, svelando commossa un doloroso fatto della sua vita finora sconosciuto, il suicidio del padre quando aveva soli 15 anni: «Cantavo a Sanremo “Il cammino di ogni speranza”. Eravamo ospiti all’hotel Savoy e una notte verso le due ho sentito rumori strani provenire fuori dalla stanza. Sono scesa nella hall, c’era Lucio Dalla in vestaglia con altri cantanti, poi abbiamo saputo che Tenco si era suicidato. Io non sono riuscita a dire quella parola per molto tempo perchè mio padre si è tolto la vita quando avevo 15 anni. Per anni in famiglia non ne abbiamo parlato anche perché in passato i problemi di depressione non erano ben riconosciuti, eri a volte considerato “pazzo”. Ho tenuto celato questo dolore per molto tempo e grazie a Renato e al documentario mi sono sentita di svelare l’accaduto. Ero la preferita di papà e all’inizio mi sono sentita tradita, poi ho capito molte cose anche in relazione al suo passato».
Tra i tanti amici nel mondo dello spettacolo Mina: «Con lei ci sentiamo spessissimo, è molto simpatica e ha sempre la stessa voce. L’ho conosciuta molto bene quando mio figlio era piccolo, ci frequentavamo. Mi ricordo una volta che c’era un autore che le ha presentato un brano, lei l’ha sentito due volte poi è andata in studio e l’ha inciso. Ha una memoria musicale incredibile». A Sanremo 2022 si è esibito Sangiovanni, un suo artista: «Non gli ho dato consigli particolari, sa benissimo cosa fare. Era preparato, anche se ci sono alcuni momenti difficili prima di un’esibizione così importante. Mi sono piaciuti molto i vincitori, Mahmood e Blanco, la loro versione di “Cielo in una stanza” è stata sublime. Ho apprezzato la Rappresentante di Lista, Irama, Morandi e naturalmente Elisa. In gara comunque c’erano diverse belle canzoni».
Non dovevi mettere in piazza un evento così doloroso!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
chi sei per giudicare cosa deve o non deve fare una persona
rispetto innanzitutto
Povera Caterina, a te che sei una vera grande artista e donna sensibile, un tumore al seno, a Belen, che è una nullità, neanche un raffreddore. Da chiedere spiegazioni a papa BERGOGLIO, non potendole chiedere a GESU’.