Turista tedesca morta a Roma, il compagno: «Il 118 non parlava inglese». La Regione: «È falso». E pubblica l’audio

Stavano girando l’Europa in camper, ma il loro viaggio si è interrotto tragicamente a Roma. Più precisamente sulla spiaggia di Focene, nel Comune di Fiumicino. E dietro la morte di Janna Gommelt, 25enne turista tedesca, ci sono ancora troppe domande senza risposta. Il suo compagno, il 34enne irlandese Michael Douglas, accusa: «Il 118 non parlava inglese, c’è voluto tempo per trovare un operatore con cui potessimo parlare e i soccorsi sono arrivati troppo tardi». La Regione respinge le accuse: «È falso». E pubblica l’audio della drammatica telefonata, tutta in inglese.

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Turista tedesca morta a Roma: «Il 118 non parlava inglese»
Come spiega La Repubblica, l’ambulanza è arrivata quasi tre quarti d’ora dopo la prima chiamata al 118. La Procura di Civitavecchia ha anche aperto un fascicolo contro ignoti per istigazione al suicidio, ma ci sono ancora molte cose che non tornano. Janna Gommelt, proveniente da Weisman, in Baviera, aveva conosciuto all’inizio della pandemia il 34enne Michael: insieme avevano trasformato un furgone in camper per girare l’Europa partendo proprio dalla Germania. Avevano fatto tappa in Italia prima di andare in Spagna e il 20 gennaio si trovavano a Focene. Alle 15.30 di quel giorno, la ragazza ha avuto un mancamento e Michael, in pochi minuti, ha subito allertato il 118. In quel momento non c’era però un operatore in grado di parlare inglese e l’attesa si era inevitabilmente allungata. I soccorritori gli hanno chiesto di tenere attivo il gps del cellulare per capire dove si trovassero, ma l’ambulanza continuava a non arrivare. A quel punto il 34enne, dopo un’altra telefonata vana, prende il furgone e inizia a guidare, suonando il clacson per allertare i soccorritori, trovandoli a quattro isolati di distanza. L’ambulanza, dopo 15 minuti, parte per portare Janna all’ospedale Grassi di Ostia, ma all’arrivo la ragazza era già morta.

«Dopo oltre 70 giorni, la famiglia di Janna Gommelt non sa ancora perché lei sia morta», spiega Michele Piccioni, avvocato che segue il caso. Il corpo della ragazza è ancora in obitorio e, nonostante l’autopsia sia stata regolarmente eseguita, i medici legali non ne hanno ancora consegnato l’esito. Al momento, la causa ufficiale della morte resta ignota ma si sospetta un arresto cardiocircolatorio. A rendere ancora più misteriosa e complicata la vicenda, c’è un altro dettaglio: l’avvocato rivela che a metà febbraio era stata autorizzata la cremazione, quindi le cause di morte sono state accertate e non c’è l’esigenza di ulteriori accertamenti sulla salma. «Se il corpo può essere cremato, e non sono necessarie altre analisi, perché questa lunga attesa per sapere l’esito dell’autopsia?», si domanda il legale.

Turista tedesca morta a Roma, il compagno: «Interrogato dai carabinieri con Google Translate»
Una volta arrivati al Grassi di Ostia, proprio negli ultimi minuti di vita di Janna, il 34enne Michael Douglas viene ricevuto dai carabinieri. E su quell’episodio, l’uomo rivela: «Mi hanno interrogato per sei ore, utilizzando Google Translate. Non mi hanno fatto mai parlare con un medico o un infermiere per capire cosa fosse successo. Poi, alle 22.30, è arrivato il furgone che l’ha portata in obitorio. Ma io non so ancora le cause della morte di Janna e, se i soccorsi fossero stati più tempestivi, forse si sarebbe potuta salvare».

La Regione Lazio: «Al 118 chiamata gestita correttamente in inglese»
«Si desidera precisare che la telefonata di emergenza del giorno 20.01.2022 delle ore 15.39 è stata subito gestita correttamente in lingua inglese ed è stato geolocalizzato l’intervento con le coordinate di latitudine e longitudine. La telefonata è durata circa due minuti ed il contenuto audio, concesso dalla Centrale operativa del numero unico dell’emergenza, viene per trasparenza integralmente allegato» – fa sapere l’Assessorato alla Salute della Regione Lazio – «È stato disposto dalla Direzione regionale Salute un audit clinico su tutta la gestione del soccorso, che ha sempre avuto un supporto ininterrottamente in lingua inglese, non appena concluso, l’audit, verrà reso noto. Attualmente il servizio del numero unico di emergenza dispone di traduzione in 16 lingue, compreso l’ucraino. Ai familiari della giovane purtroppo deceduta vanno le nostre profonde condoglianze».

Turista tedesca morta a Roma, il compagno: «Il 118 non parlava inglese». La Regione: «È falso». E pubblica l’audioultima modifica: 2022-04-04T14:02:43+02:00da manuela_man27

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