Gli agenti lasciano per errore la sua cella aperta e gli altri detenuti lo massacrano di botte. Aaron Campbell, in carcere in Scozia per aver stuprato e poi ucciso la piccola Alesha MacPhail, una bambina di appena sei anni. Il caso fece scalpore in tutto il Regno Unito e quando i poliziotti hanno lasciato per pochi minuti la sua cella incustodita alcuni detenuti lo hanno aggredito.
Campbell è stato ritrovato a terra completamente insanguinato, con ancora uno degli aggressori sopra di lui. Gli agenti hanno dovuto trascinarlo via con la forza. Secondo una prima ricostruzione pare che la cella sia stata aperta per distribuire i pasti e rimasta incustodita per pochi minuti. Gli altri detenuti si sono prontamente scagliati su di lui, colpendolo di sorpresa e non dandogli nemmeno modo di difendersi. Campbell si trova in gravi condizioni in ospedale e l’aggressore sarà denunciato.
Il detenuto deve scontare 24 anni di carcere dopo aver stuprato e ucciso Alesha MacPhail nel luglio 2018, quando lui aveva 16 anni. Da subito fu separato dagli altri detenuti che hanno ripetutamente minacciato di volerlo uccidere. La piccola fu rapita dal letto della stanza in cui dormiva insieme alla sua famiglia mentre era in vacanza e dopo qualche giorno il suo corpo fu ritrovato nel bosco esanime. I segni della violenza erano tremendi e le lesioni alle parti intime della piccola furono giudicate dal medico che fece i rilievi “catastrofiche, le peggiori mai viste”.