Tra serio e faceto

Oggi ho ricevuto una sequenza di messaggi inquietante, tutti dalla stessa persona, immagino una donna. Una immagino donna che mi “metteva di fronte alle mie responsabilità” ( non l’ho messa incinta, giuro ) e che sosteneva che dovessi far sfoggio di coerenza e credibilità. A tal proposito, se io fossi una persona intelligente, avrei cancellato i messaggi e mi sarei fatta un caffè. Cosa che, in effetti, ho fatto. Dopodiché, con in circolo la caffeina, ci ho ripensato: io credo che, arrivati a questo punto, sia un diritto di tutti voi, e di tutti i passanti, poter sbirciare nella follia che imperversa dietro le quinte. A mio avviso, una persona che, di punto in bianco, mi fa determinate richieste, è folle: ed è giusto che voi sappiate. Siccome non posso pubblicare i pvt, ho deciso di “prendere posizione” come mi viene “imposto” e di dichiarare pubblicamente il mio pensiero riguardo le “accuse” fattemi.

Primo punto: dovrei dichiarare pubblicamente perché “dò ragione a dei comunisti” se io voto Berlusconi. Perché, allora, significa che io sparerei volentieri a tutti i migranti ma non lo dico perché ho paura che i miei “amici comunisti” poi mi fanno… ( cosa mi fanno? Le linguacce? Non si sa )
Benissimo. Io sono una libera cittadina maggiorenne ed, in base alla legge vigente di libertà di espressione di preferenza politica, sono chiamata ad apporre una “x” un po’ dove cazzo mi pare, in sede di elezioni. Questo senza che nessuno, per legge, possa “farmi niente”, qualunque sia l’ubicazione della mia personalissima “x” a matita cancellabile. Premesso questo: sì, io ho votato Berlusconi e c’è alta possibilità che lo rifaccia. Motivazione? Perché, personalmente, la sinistra rappresentata in sede governativa in questo preciso momento storico, mi innervosisce. Qualcuno sostiene che, vent’anni fa, in Italia, la sinistra vantasse esponenti di alto calibro ed io non ho motivo alcuno per non crederci. Ad oggi, nel 2017, periodo in cui io ho possibilità di votare, quelli che vedo sugli scranni rossi mi innervosiscono. Perché? Perché io, da un sindacato, mi aspetto che spacchi il kiul ai padroni per favorire l’operaio e non che facciano i “pucci-puccini-accordini” : questo me lo aspetto da Berlusconi. Quindi, che lo faccia lui, piuttosto, e non un partito che si proclama comunista. Perché io, dalla sinistra fatta a modo, mi aspetto che chi evade le tasse sia saccagnato fino a restituire l’ultimo centesimo e non che al Valentino Rossi di turno, o a chi per lui, si faccia “il patteggiamento a forfait” e poi si faccia la multa al barista che ha regalato un panino ad un ragazzo con ritardi mentali che ogni mattina va lì, come è successo. Il “forfaittino” sulle tasse me lo aspetto da Berlusconi, non dai comunisti: quindi, lo faccia lui, piuttosto. In ultimo: dalle toghe rosse del processo a Berlusconi mi aspettavo che gli facessero uno screening chirurgico per scoprire eventuali ammanicamenti con la mafia, non che si parlasse per anni e anni, a spese dei contribuenti, di quanti culi consenzienti ha toccato nella vita. In base a questo ragionamento io non voterò mai questa sinistra proposta. Pur, probabilmente, avendo una mentalità più di sinistra che di destra: non sono scema, lo so anche io che la maggior parte dei miei principi vertono a sinistra e non a destra ma, per lo stesso ragionamento secondo il quale se uno mi sta antipatico e ritengo che abbia ragione gliela dò e, se uno lo adoro e ritengo che abbia torto glielo dò, questa sinistra mi fa girare le palle e il voto non glielo dò. I Cinque Stelle? Non li voto. Perché io, personalmente, al governo non voglio dei ragazzi che saltano sui tetti, che fanno piazzate, che litigano su twitter. Al governo voglio della gente seria, che parli con un certo decoro ed una certa forma. Così come, quando vado dal medico, voglio trovare una persona in camice bianco e non uno in tuta che mi fuma in faccia. Poi, fermi tutti: il più grande neurochirurgo che io abbia mai conosciuto, che mi ha operato un anno fa, mi ha accolto esattamente in tuta e fumandomi in faccia. Per l’appunto, però: un grande luminare. Un uomo eccezionale, che la sua eccezionalità se l’è guadagnata in trent’anni di gavetta, esperienza e lavoro ben svolto, salvando migliaia di vite umane. Nei Cinque Stelle, uomini e donne di tale eccezionalità non ce ne sono, quindi, personalmente, non amo gli originali quando non possono permetterselo. A fronte di questo ragionamento, io voto Berlusconi pure se, come mentalità, sono propensa ai valori sinistroidi. Sbagliato? Giusto? Da cretina? Senza senso? Va bene tutto ma è il mio ragionamento, la mia decisione, la legge mi permette di non essere insultata per le mie scelte in tal senso ed io, in cabina elettorale, la “x” continuerò a metterla dove accidenti mi pare, con le motivazioni che mi pare. Fine. Poca coerenza nel “frequentare i comunisti”? E perché? Parlo con gente che sostiene di voler ruspare i campi rom, dovrei preoccuparmi di parlare con gente che ha il cervello di dire che è un’affermazione sbagliata? Poi, la “x”, dove la metto, restano comunque fatti miei. Chiaramente, non voterò mai Salvini, mi sembra evidente. E, chiaramente, il giorno che il Silvio comincerà a parlare di ruspe, troverò un’alternativa pure a lui.

Secondo punto: questo famosissimo liceo classico.
Bene. Provocatoriamente, inizierei col dire che la differenza tra chi ha fatto il liceo classico e chi no, è esattamente questa: il non dover costringere le persone a ripetere gli stessi concetti trecento volte perché non viene compreso il significato dei termini utilizzati la prima volta. Perché se l’analfabetismo funzionale è, effettivamente, un cancro moderno, la misconoscenza semantica è pure peggio. Io non ho mai detto che chi ha fatto il liceo classico è più colto, più bravo, più intelligente, anzi, ho detto proprio il contrario: ossia che, tendenzialmente, un maturo del classico esce dalle superiori con un quarto delle conoscenze e delle competenze culturali e professionali di tutti gli altri diplomati e liceali. Però ho anche detto che, solitamente, chi ha frequentato il liceo classico sa scrivere tecnicamente meglio della maggior parte degli altri. Ed è la pura verità. E non ci vedo nulla di male nel dire questo: né spocchia, né arroganza, né superiorità. Badate bene: non ho detto che sa “scrivere meglio”. Ho detto che sa “scrivere tecnicamente in modo corretto”. E’ diverso. La scrittura è un’arte, è talento naturale, nessuna scuola può insegnartela o sottrartela. Chi sa scrivere, sa scrivere: produce testi interessanti, fluidi, scorrevoli, accattivanti, utilizza figure retoriche, similitudini, comparazioni in grado di toccare a vari livelli l’interesse del lettore e questa è una dote naturale che non impari. La possiedi. Però, di base, chi ha frequentato un liceo classico sa scrivere tecnicamente in modo perfetto: poi potrà risultare noioso, inutile, una palla gigante, per nulla talentuoso ma sicuramente produrrà dei testi tecnicamente ben costruiti perché è l’unica cosa che, per cinque lunghi anni, ti insegnano a fare. Si esce da quella scuola che non si sanno le tabelline, non si sa qual è la capitale della Germania né chi sta alla Presidenza della Casa Bianca ma, quanto tu sia una capra ignorante, lo puoi scrivere a lettere cubitali sui muri in italiano tecnicamente perfetto. Tant’è. E risottolineo anche il concetto di “liceo ad indirizzo umanistico”. No. Il liceo classico è un “liceo ad indirizzo classico”, fine. Si studia il greco, il latino, la storia antica, l’epica, la filosofia ai tempi di Seneca e Platone. Il liceo umanistico è un’altra scuola ed è, infine, la versione moderna del liceo classico: più funzionale pure lui, rispetto al classico. Al liceo classico, scuola che si regge, solitamente, su una disciplina quasi militare e ben poco umanistica, si fa una sola cosa, per cinque anni: analisi grammaticale, logica e del periodo per decifrare che cazzo hanno scritto quei quattro pazzoidi di secoli fa. Ecco perché si impara a costruire delle frasi tecnicamente ben strutturate. Lo fai talmente tanto, per talmente tante volte che, alla fine, ti rimane in testa per sempre. Questo ho detto: non che chi ha fatto il classico è un figo e gli altri dei poveri mentecatti. Anzi, vi dirò di più: personalmente non sarei così entusiasta se mia figlia scegliesse di fare il liceo classico perché, il tecnicismo della lingua italiana, ad oggi, non ti offre assolutamente nessuno sbocco ed, oltretutto, non è neanche apprezzato. Viviamo nell’epoca dei tweet, di whatsapp e di facebook, a chi volete che importi la lettura o la scrittura di testi tecnicamente corretti? Però, avere l’impostazione di produrne, non è un vanto ma nemmeno un difetto: sbagliato dirlo? Si sente sminuito qualcuno? Quindi, se uno fa il dentista, non può dire di essere in grado di levare una carie, sennò il cardiologo si offende perché lui non ne è capace.

Ho detto anche “chi ha fatto il classico si vede”. Vero. Chi ha fatto il classico, tendenzialmente, non scrive “coscenza, qual’è, se io avrei, inefficenza, camiciette”: molto difficile che capiti, anche per “refuso”. Perché trattasi di impostazione mentale. Così come, uno che scrive “perché” e non “perchè” è abbastanza probabile che abbia ricevuto un’istruzione classica, perché la sfumatura è tipicamente derivante dal greco. Son problemi questi? Non credo. Sbagliare un accento può cambiare l’emozionalità, la ricchezza, il valore di un buon pezzo? Assolutamente no. Ma “tecnicamente” è una cosa oggettiva, la noti, dici “uh, questo è un povero rimbambito che s’è sparato cinque anni di greco” e finisce lì. Probabilmente, uno che il greco non l’ha mai letto, non farà mai caso al “dopodiché, senonché, perché”: ed è assolutamente giusto, sano e normale che sia così. Un piccolo esempio di quanto il tecnicismo letterario non abbia valore? “Barilla”: marchio che fattura milioni. Pubblicità televisiva a livello nazionale: chi ha scritto quello spot, probabilmente, ha guadagnato, in una settimana, più di tutti noi in un mese. “Che la pasta integrale fa bene, lo sappiamo tutti…”
A me viene da tirare un destro alla tv. Perché che un blogger, uno scrittore di romanzi, una persona su FB scriva “propio, apposto, hai miei amici” non mi disturba minimamente: il senso del suo scritto lo capisco e, se i contenuti li trovo interessanti, lo apprezzo. Ma che “Barilla” dia uno stipendio a tanti zeri ad uno che mi spiattella in tv una frase del genere, mi innervosisce.

Comunque: bando alle ciance. Volete “sgamare” uno che, per qualche strano motivo, non comprensibile ai più, dice di aver fatto il liceo classico quando invece non l’ha fatto? E’ semplice: basta chiedergli a bruciapelo cosa siano il  “piuccheperfetto” o “l’ottativo” e come funzionano. Se non lo sa, fine del discorso. Senza fare tante chiacchiere, tante supposizioni e richiedere chissà quali prove provate e controfirmate dal Ministro dell’Istruzione in persona.

Ultima posizione: perché parlo con Mario e Augusto? Perché mi va. Punto. Non me lo ricordo cosa mi hanno detto e cosa ancora mi dicono? Certo che me lo ricordo: ho fatto il classico, mi ricordo ancora tutte le declinazioni, le coniugazioni ed i verbi irregolari. Figurati se non mi ricordo cosa mi hanno detto loro. Nonostante mi ricordi, se leggo un post e decido che voglio commentarlo, lo faccio. Motivo? Perché sì.

Finale: questa piattaforma è diventata invivibile, per molti motivi. Il problema non sono le liti, né le accuse: è la pesantezza. Pare che per la poca gente rimasta questi blog siano la cartina di tornasole del loro successo ed esistenza in quanto individui: non è così. Questo è un social: chi non sa socializzare su un social ha dei problemi, di pesantezza. Io sono ancora qui per tenere i rapporti con Max, con Gil, perché mi faceva piacere e mi premeva recuperare un dialogo con Elena, perché mi preme tutt’ora recuperare un dialogo con Krok e Thomas che, per quanto non ci sia tra noi “simpatia elettiva”, sono persone che mi interessano per alcuni concetti e modi di rapportarsi. Sono qui perché, pur con inizio turbolento, ho conosciuto Simona e mi sembra proprio una persona simpatica, perché ho voluto confrontarmi spesso con Kit. Ma è anche evidente che, su queste basi, anche io prima o poi lascerò definitivamente: non è più vivibile. E poi toccherà ad un altro, ad un altro e ad un altro finché resterà un solo blog con 100 utenti che sono tutti profili del/la tenutario/a del blog che si parla e si commenta addosso, facendo finta di avere una bella e simpatica comitiva di amici a mo’ di “siamo i ragazzi di Viale Ceccarini, guardaci che simpa”. Tornando alla famosa cartina di tornasole del successo personale, sinceramente, non lo vedo come un traguardo così appetibile.

Tra serio e facetoultima modifica: 2017-05-15T01:20:31+02:00da Tiffany.2016

86 pensieri su “Tra serio e faceto

  1. Ti faccio solo 5 nomi di personalità eccellenti che hanno frequentato il Liceo Classico: 1) Rita Levi Montalcini (Premio Nobel per la medicina); 2) Margherita Hack (fisica e accademica); 3) Piero Angela (divulgatore scientifico); 4) Renato Dulbecco (Premio Nobel per la Medicina); 5) Giulio Natta (Premio Nobel per la Chimica). Eh già, il Liceo Classico non ti dà competenze. Una curiosità: ma che scuola hai fatto?

    • La stessa tua, ma con più lucidità e meno spocchia. Perché vedi, in effetti la “spocchia” non te la cura neanche la scuola superiore. Queste persone che citi tu, sono persone INTELLIGENTI e lo sarebbero state anche se avessero frequentato ragioneria. Le competenze chimiche e mediche non te le dà il liceo, te le dà l’università. Il fatto che alle spalle uno abbia una formazione classica, scientifica, magistrale, cambia poco. Ci sono eccellenti medici ed eccellenti avvocati che hanno fatto il professionale, prima dell’università, quindi? Inoltre, ripeto: la scuola superiore, qualunque sia, dà una formazione ma l’intelligenza no, quella o ce l’hai o non ce l’hai. E tu, certe volte, Kit, dimostri proprio di non averla eh: guarda che tutto il discorso sul classico era per appoggiare te, che hai rotto i maroni per giorni con ‘sto diploma di Augusto che volevi vedere a tutti i costi, ora l’hai visto e nemmeno va bene. Cosa mi sta a significare questo commento, spiegamelo: che siccome hai fatto il liceo classico sei intelligente o paragonabile alla Montalcini? No, Kit. Non è così. Altrimenti lo sarei anche io ed è evidente che non lo sia. Una curiosità ce l’avrei io nei tuoi confronti, una grandissima curiosità ma vedrò di farmela passare senza neanche porti la domanda perché vedi, c’è una cosa che al classico non ti insegnano: l’educazione ed il limite da non superare con le persone per non toccare la loro sensibilità. Quella, la impari altrove, non alle superiori. E tu, bello de zia, non l’hai imparata proprio eh. Ci hai tanti pregi guarda, ma su alcuni argomenti sei di un’ottusità che neanche uno che aveva 10 in geometria allo scientifico potrebbe spiegare. Io ho frequentato lo stesso ( lo stesso eh…proprio lo stesso ) liceo che ha frequentato Camillo Golgi. Quindi? Sono una scienziata? E vedi se non siete uguali tu ed Augusto, per questo non andate d’accordo: uno blaterava di essere maruccino come Rocco Siffredi e quindi, di diritto, masculone alfone indiscusso ed indefesso e inopinabile e te che blateri di Margherita Hack che ha fatto il classico come te quindi tu sei competente tale e quale a lei. Ma vi rendete conto tutti e due? Che se vi sentissero, Rocco e Margherita, paragonarvi a loro…ma a pappine a due a due finché non diventano dispari, altroché! Perché mo’ Margherita Hack, la fisica l’ha imparata al liceo classico…non all’università dove si è laureata con una tesi in astrofisica. Co 101, oltreutto. No no. La competenza l’ha appresa al liceo classico. L’università gliel’ha fatta su’ sorella tanto lei sapeva già tutto, aveva fatto il classico. Ma va’ va’ Kit. Certe volte veramente mi fai cadere le braccia, le gambe e pure le tette, guarda.

      • Spiegami un po’: quali competenze hai appreso tu al classico? Perché io, personalmente, a parte quelle elencate ( analisi logica, italiano, epica e filosofia antica ) nessun’altra. Tu quali grandi competenze scientifiche, mediche, divulgative e chimiche hai appreso al classico? Facevi medicina? Scomponevi l’atomo? Ti hanno insegnato la programmazione dei pc che, infatti, sei andato ad imparare pagandoti dei corsi post-diploma o laurea, che cavolo hai tu? Facevi fisica, tu, al classico? Secondo quale programma ministeriale di quale anno e su quale pianeta? Uscito dalla maturità, tu, ne sapevi di cosa? Sapevi montare un quadro elettrico? Sapevi fare un progetto? Sapevi scrivere una lettera commerciale? Sapevi usare programmi informatici? Sentiamo. Cos’hai portato alla maturità…italiano e greco o informatica e laparoscopia multimediale con divulgazione scientifica annessa? Ecco: chi ragiona come te sì che fa venire il dubbio di star raccontando una palla basata sul luogo comune ( sbagliato ) che il liceo classico sia la scuola “degli intelligenti”. Adesso sì che ho il dubbio che ‘sto benedetto “diploma” che vuoi da Augusto sia proprio tu a non averlo mai conseguito.

        • E ne approfitto, già che siamo in tema, e già che siamo ai ferri corti ormai tutti contro tutti per sottolineare un altro concetto: eccolo qui il discorso del “vantarsi” o “non vantarsi”. C’è da una differenza ben netta e visibile solo alle persone intelligenti ( a prescindere dal diploma che hanno…oltretutto al classico il diploma non lo pigli, pigli la maturità che non ha lo stesso valore di un diploma, bensì minore, almeno nel settore professionale ) tra chi “davvero è qualcosa” e chi “lo dice tanto per dire”. Chi davvero è qualcosa ( diplomato, medico, imbianchino, addestratore di pulci ) ne parla con naturalezza in quanto è LA SUA VITA. Chi invece sottolinea l’importanza, la superiorità, la magnificenza ( e vede in chi ne parla con naturalezza “la vanteria” ) è, tendenzialmente, il tipico “vorrei ma non posso”. Facci caso, Kit, eh. Difficilmente un avvocato dirà “non è vero che tu non sei avvocato come me e io sono più intelligente perché ho fatto scuole migliori delle tue” ma molto probabilmente lo farà colui che non è stato ammesso a Giurisprudenza. Facci molto caso visto che fai parte degli “eletti intelligenti” come la Montalcini. Dimostrala, l’intelligenza superiore che hai. Anziché fare come Augusto: uno che corre dietro alla moto falsa, te che corri dietro al diploma falso di Augusto. Poi però siete tutti superiori e intelligenti come Piero Angela: e usatela ‘sta cazzo di intelligenza, per cose utili, anziché sprecarla per mettere in dubbio la moto di uno, il diploma dell’altro e continuare a blaterare che voi siete i migliori di tutti senza mai portare un contenuto che sia uno che dimostri tutte ‘ste cacchio di competenze che avete. Ma siete capaci a giudicare le persone da come si pongono, da quello che dicono, in tanti anni, senza bisogno che vi si imbocchi sempre la pappina dentro la boccuccia? Ma ci vuole tanto a capire se uno sa davvero di cosa parla o meno? Tu al classico imparavi a scomporre l’atomo ma il capitolo di prima liceo “comprensione contestuale” l’hai saltato? Che stavi affà, clonavi pecore? Questa morbosità che avete, tutti e due, di dover sapere e scoprire le pieghe, le piaghe e i risvolti più segreti della vita di tutti…e solo ed esclusivamente per accertarvi che non siano “un po’ in più” di voi, ovviamente basandosi sui canoni che usate voi per dare o meno valore alla gente. Perché, caro Kit, non c’è bisogno di fare ricerche da Bassotto Poliziotto Scoprirà La Verità per capire che tu hai un’impostazione basata sul “se non hai un pezzo di carta non sei nessuno” ( che manco negli anni ’30 ) e l’accertarti che nessuno ne abbia uno che vale più del tuo è fondamentale. Così come per Augusto è accertarsi che un altro non scopi più di lui o non guidi una macchina più bella della sua. Identico discorso: ma avete un po’ sfracassato la minchia entrambi, però. Tu dici bene: non dobbiamo fare la balia ad Augusto ma non dobbiamo neanche sobbarcarci tutti i complessi di egocentrismo che girano su questo portale. Se uno non ha il diploma o la laurea, ai dplomati ed ai laureati non frega assolutamente nulla, fidati. Viceversa è un problema per chi non lo ha, che si sente inferiore: ma a un laureato, che l’interlocutore sia o meno laureato, frega cazzi Kit. Anzi, probabilmente penserà pure che è stato più furbo perché oggi, con la laurea, ti ci pulisci il kiul mentre con un bell’attestato da “hair staylist” capace che apri un salone con la nail-art e ti fai una sbordellata di soldi che non sai neanche come spenderli. E tutta questa cultura, questa intelligenza, questo “sapere” che vi impuntate a voler avere più degli altri lo utilizzate solo e soltanto per andare a scartabellare vicendevolmente nelle vostre vite per assicurarvi che l’uno non abbia una fetta di torta più grossa dell’altra. Capisci che a ‘sto punto, la shampista con la terza media, ve lo mette nel culo a tutti e due, senza sapere neanche chi cazzo sia Margherita Hack?

            • Kit ascoltami bene perché non te lo ripeterò mai più: io sono analfabeta. Ho fatto solo l’asilo. Non lavoro. Sono una morta di fame. Ho due genitori meravigliosi che mi mantengono perché sono una viziata del cazzo. Quattro nonni che mi regalano le caramelle e due zii. Non so niente, non ho mai lavorato in vita mia, ho 45 anni e peso 320 kg perciò passo tutto il giorno a letto al pc. E sono vergine. E mi chiamo Concetta. Punto. Questa è la mia vera vita, fin’oggi ho detto solo cazzate e tu sei un figo da paura e io ti amo segretamente. Basta che la finiamo. Da oggi in poi io, per te e per gli altri utenti di libero sono questa. Punto.

              • E notiamo che Liceo Classico lo scrive in maiuscolo, eh. Con deferenza proprio. Mamma mia Kit che mentalità ristretta da paesetto degli anni ’40. Come traspare guarda. Sei tanto un bravo ragazzo, tu, sei tanto intelligente, tanto sensato…ma su certe cose ‘sto livore, ‘sta voglia di primeggiare, ‘ste gabbie mentali che hai te se magnano proprio. Tale e quale ad Augusto. Uguali.

                • Non si tratta di voglia di primeggiare. Stai parlando di cose che chiaramente non conosci perché non ne hai mai avuto esperienza diretta. Un po’ come chi parla di farmaci e vaccini senza nemmeno essere medico. 🙂

                  • Kit infatti. Te lo sto dicendo io: io non sono diplomata. Non ho fatto il liceo e neanche le medie. Io ho la quinta elementare. Parlo a cazzo perché copio e incollo da altri siti. Posso vivere lo stesso o devo suicidarmi per non aver studiato?

                  • Kit te lo dico subito….Io ho chiesto a tif di fare un post sui vaccini…..Perchè io sono ignorante è volevo un parere da lei ok?…..vedi di farti passare le manie di onnipotenza Non stai scrivendo sul New York time….e il blog serve per confrontarsi ed esprimere idee non per stilare trattati di medicina….quindi a me interessa quello che dice lei in merito! Non cadere pare nelle bassezze di accusare qualcuno che risponde ad un mio messaggio in privato e si attiva subito….si sbatte e lo scrive per una sconosciuta del Cazzo che le chiede un favore….tacete ogni tanto che fate più bella figura

                    • Ma io ti ho risposto ed ero pronta ad ascoltare anche teorie diverse. Ho scritto un post dove riporto quello che io so, da mamma, da persona che si è informata sull’argomento, fine. L’ho specificato ovunque: la verità non la posso dire perché evidentemente la verità assoluta non esiste. E’ la scrittura di ciò che si sente e legge per la maggiore. Se altri hanno competenze più specifiche, dubbi, riflessioni proprie, video di youtube che smentiscono, link da leggere…si pubblicano. E viene fuori un post con diversi punti di vista. PUNTI.DI.VISTA. non tesi di laurea o prescrizioni.

  2. Che questo n’è un altro che è bipolare ( e krok non mi riprendere eh…che non lo sto usando come insulto, ma proprio nel senso scientifico del termine, non ti ci mettere sa’ ) che per un periodo ci puoi parlare e ragionare, poi cambia la stagione e deve cominciare a fare il Bastian Contrario pure se dici che il cielo è blu e deve fare il gatto rosso che s’attacca ai maroni. Poi gli passa e si ragiona di nuovo. Sono anni che si va avanti, altro che balie, altro che licei classici, qua per resistere senza sclerare devi essere psichiatra!

  3. Qua si stanno toccando veramente livelli da follia pura. Gente che chiede prove dei titoli di studio, gente che chiede prove della proprietà della linea telefonica, gente che cerca dove lavora uno o l’altro, gente che fa le ricerche, gente che pretende di vedere il libretto della moto…ma fate sul serio? Ma a parte tutto quanto, fate davvero tutti sul serio? S’era partiti anni fa per scherzo e per prendere in giro, s’è arrivati ad una situazione dove per davvero i diritti dell’uso di un portale come questo vengono calpestati, sputati e sputtanati. Il rispetto zero, l’educazione zero, la discrezione zero. Ma voi fate così per strada? Incontrate uno e gli chiedete di mostrarvi i documenti, le referenze, il Modello Unico e i risultati della gastroscopia? Qua davvero ( e io per prima ) gente che ha postato la foto della laurea, del diploma, i documenti delle proprietà…ma siamo veramente diventati tutti scemi? Cacchio vorrete ancora, il filmino del parto cesareo prima di dire che una ha rubato il bambino al supermercato? Dobbiamo arrivare al punto di postare la prova se scriviamo un post dove diciamo di avere la diarrea? Ma regoliamoci un po’, va’. E Augusto…dico a te…guarda, che i polli, siamo noi eh…siamo noi che come degli scemi cediamo e diamo spiegazioni, e ci prostriamo e spieghiamo, e postiamo prove e controprove…se fai caso lui è furbo, ci mette nel sacco a tutti e due come due pollastri, vedi tu se lui ha mai supportato in qualche modo tutto quello che dice di sapere. Gli scemi siamo noi, mica lui…tu più di me, però, sia chiaro.

  4. Che poi ( e questa è una riflessione che fo in generale, tanto sto a parlà da sola, son di turno come una povera babbea, qualcosa devo fà ) si parla tanto di legalità, di “seguire le regole del portale” e “banniamo tutti quelle che non le seguono perché chi sbaglia paga” “cancelliamo i commenti di Augusto che non rispettano le linee guida”…e poi..Libero, per legge, per discrezione, per correttezza, non conserva i dati degli utenti e li cancella entro 7 giorni…e qua sopra il più fesso di tutti ci ha montato sul pc i rilevatori di id, i geolocalizzatori, prende l’id e va a fare la ricerca per scoprire da dove scrive, fa l’elenco di tutte le concomitanze, va a fare i controlli incrociati per trovare i doppi account…gente che impianta cose per modificare per far finta di scrivere da località diverse, gente che passa la vita a modificare aggeggini per risultare che scriva dall’altro capo del mondo poi si sbaglia viene fuori “Settimo Torinese” ( ve lo giuro gnari…successo…pochi giorni fa…non qui ) e parte la polemica sulla Samsung che non funziona…gente che scrive con 18 account e ogni volta login e logout che bisognerebbe dargli un premio nobel per la costanza…roba da farti venire l’ulcera alla terza volta…gente che spiattella link di blog di persone che sono andate via e non hanno nessuna voglia di essere trovati…poi vanno all’ospedale e cagano il cazzo se l’infermiera urla il loro nome…ma sarà legale tutto questo, visto che ci preoccupiamo tanto di far rispettare correttezza e linee guida a tutti? Ma soprattutto sarà da persone equilibrate? Ma una volta, il bello di ‘sti posti, non era l’anonimato che uno metteva il nickname e quello era? Ci sono altri posti dove uno sceglie di mettere nome e cognome e dare motivo a chi vuole di verificare tutte le referenze necessarie, per l’attendibiità bisogna raggiungere un grado di fiducia necessario a farsi accettare lì: questo non è uno di quei posti. Anche perché purtroppo, qua sopra, di gente a posto col cervello ce n’è davvero poca. E qui, l’attendibilità, la credibilità e la verità non sono obbligatorie. Eppure…lo sport preferito è quello di andare ad indagare e poi spiattellare in mondovisione cose che, magari, uno racconta solo a chi vuole. Ma qui no: qui devi postare il diploma e il libretto della moto. Sennò non campi più. Boh. Poi a me parte l’embolo, parlo da sola…e domani mi chiederanno di postare la perizia psichiatrica, minimo. Che attesti che sono scema. Perché se me lo dico io da sola non vale. Pota che pasiensa, veci, che pasiensa!

  5. Te lo dico io il perchè kittemuort non ha fatto il classico…
    Perchè non sapeva cosa fosse il “Mos Maiorum”…
    Uno che ha fatto il classico… il “Latinitas” o la “Latinità” la conosce a menadito…
    Uno che ha fatto il classico non cade dalle nuvole quando citi il “MOS MAIORUM”…
    Quindi quel diploma che ha pubblicato è un bidone… raggiro… imbroglio…
    Esattamente come il Bmw K1300S del sagrizzo…

    • Sono opinioni Augusto. Tu hai postato cose e lui le ha messe in dubbio. Io postai cose e le avete messe comunque in dubbio. Lui posta cose e se qualcuno le mette in dubbio se la tiene, come tutti gli altri si son tenuti il dubbio suo. Di fatto, però, sono tutte opinioni. Io, personalmente, credo al suo diploma e credo anche al tuo. E, pur credendo fermamente ad entrambi i vostri diplomi…non me ne frega una mazza di nessuno dei due 🙂 Per me potreste essere due luminari dell’ingegneria molecolare…non cambierebbe assolutamente l’opinione che ho di voi, né la parte che ho positiva né quella che ho negativa.

    • Aahahaha Cestinetto, non riesci proprio a fartene una ragione eh??? A proposito: ci dici dove possiamo leggere che quella è una maturità artistica? 😀

      • Dove possiamo leggere che la tua è una classica, perché non si capisce. Che poi spiegamela: liceo sperimentale, modernissimo, fighissimo…e usavi il vocabolario di Carlo Codega? Boh. Non li usavate “IL” e “GI”? Usati in tutti i licei classici d’Italia come scelta elettiva? Cazzo di sperimentale eri? Tra l’altro lo sai vero che ad oggi, la sperimentazione, non ha nessuna valenza, perché la Gelmini le ha abolite tutte facendo tornare i licei a quello che erano prima, sì. Sentiamo un po’ Kit: grazie alle grandi competenze liceali…che lavoro hai fatto poi? Così, per sapere. Solo con la maturità eh. Dove ti hanno assunto di gran carriera per le tue competenze? Perché sai, la maggior parte dei ragazzi che escono dagli istituti tecnici, dopo gli stages, vengono chiamati a rotta di collo dalle aziende appena diplomati…tu dove hai fatto lo stage? Alla Nasa?

        • Che poi ora arriviamo all’assurdo: arriviamo che da quando ti ho difeso sempre…fino a ieri eh…adesso, per i tuoi comportamenti ( e finisce sempre così, a cicli regolari ) mi tocca difendere Augusto. Ma davvero metti in dubbio la maturità artistica di Augusto? Ma lo usi quel cervello sperimentale che hai? Ma l’ha visto come cazzo disegna Augusto ma secondo te se non ce l’ha lui un riconoscimento artistico chi ce lo deve avere, il mio cane? Dai, non scadiamo nel ridicolo per favore.

          • Veramente c’è scritto che è una maturità classica, a differenza di “bidonetto” che pubblica foto scattate a “distanza di sicurezza”. Per quanto riguarda il vocabolario, è il famoso “Rocci”, che usano nei Licei Classici da tempi immemori. 😀 Ridicoli, ma farò un post anche su questo, tranquilli. 😀

            • Il Rocci degli anni 2000 era un bel dizionario bianco. Il Rocci che hai postato tu è quello di tuo padre o tua madre, sicuro come l’oro guarda. Ma chi cazzo usa un Rocci edizione anni ’60 in un liceo sperimentale nel 2005? Non c’è bisogno di fare il post, la gente va su Google e vede e credo che Google sia più attendibile di te e di me. Il diploma può essere di tuo fratello, dei tuoi genitori, di chiunque. Pure tuo. Io ci credo. Ma siccome tu hai sempre sputato sulle “prove di tutti” con la tua saccenza e il tuo “so tutto di tutti perché sono bravo” adesso vieni messo in dubbio pure tu. Così vedi come è bello. Ok? Quella foto NON DIMOSTRA UN CAZZO. Punto. Che poi tu sia diplomato, laureato, masterizzato, clonato, e Magnifico Rettore…ok. Ci crediamo. Ma non grazie a quella foto, che non significa UNA CIPPA. Fine.

              • E ti dirò di più: uno che ha voluto le prove della taglia delle mutande di tutti…e dico tutti…e che non ha mai voluto svelare nulla di sè, nemmeno il nome o l’età o il luogo dove vive…e adesso, improvvisamente, posta una cosa personale come un documento ufficiale…la dice molto lunga Kit. La dice lunghissima. Son sincera: se mettevi nel sacco Augusto ( come hai fatto con me cento volte ) pigliavi la sua foto e tu lo mandavi affanculo senza postare la tua…guarda…ci stava tutta. Ma il fatto che stavolta tu abbia aperto appositamente un blog per dimostrare la tua maturità classica…aaah la dice lunga. La dice molto lunga. Ci tenevi tanto a questa cosa, eh? Ci tenevi proprio tanto a dimostrare a tutti ‘sto cazz di pezzetto di carta sporca. E la dice molto lunga.

              • Stai continuando a dire scemenze. Il Rocci è il vocabolario più diffuso insieme al Montanari. Mia madre non ha fatto il Classico e mio padre è un semplice operaio. Per quanto tempo ancora hai intenzione di andare avanti con questa manfrina??? Tanto prima o poi tutti i nodi vengono al pettine 😉

                • Non mi minacciare Kit. Non ci provare. Le tue palle e le tue “deduzioni” non sono un problema perché a me interessa solo della gente che conosco e la gente che conosco, delle tue stupidate, se ne sbatte il cazzo perché me, la mia casa, la mia età, il mio stato civile, la mia situazione LA VEDE. L’italiano lo capisci? Il Rocci è un vocabolario usato, certo. Ma nel 2005 l’edizione non era sicuramente quella che hai postato tu. Punto.

                  • Tu fai le tue deduzioni? Hai visto un forum mio dove inventavo cazzate 10 anni fa e hai deciso che mento ora? Hai visto la mia laurea e hai deciso che era falsa? Hai visto le mie foto recenti e hai detto che erano false? Decidi che non ho il diploma? Decidi che non sono medico? E io decido che quel Rocci non era usato nel 2005. Va bene? Cazzo è, solo tu deduci? Qua tutti deduciamo. Fine del discorso.

                  • La copertina del Rocci è sempre stata quella dal 1943. Nel 2005 mi sono diplomato, ovviamente il vocabolario l’ho comprato 5 anni prima, ma questo non fa alcuna differenza. 😉

                    • Fatti un giro su Amazon e guarda com’è il Rocci del 2000. 5 anni prima che ti diplomassi tu. Quella è un’edizione dei tempi di tuo padre.

  6. Ho letto il post, e anche quelli precedenti…. e sono in ritardo per andare al lavoro……. quindi i commenti li devo rimandare a momenti più favorevoli……. comunque di una cosa devo darti atto: madò, l’analisi logica, la sintassi del periodo……. mi veniva la nausea alle volte. La lettura dei testi classi, l’analisi……. allora li ho vissuti davvero come una rottura di cabasisi infame. Ora riconosco che una funzione l’hanno avuta. E io francamente però gli svarioni di grammatica (che non so tu, ma io la grammatica l’ho studiata dalle terza elementare e quando sono arrivata alle medie inferiori si dava per scontata) non riesco davvero a digerirli, che un Italiano, nato in Italia che abbia pure studiato solo fino alla terza media metta e tolga le h a sproposito, proprio non riesco a digerirlo. O era veramente zuccone lui, o zuccone chi ha dato l’abilitazione all’insegnamento alla sua maestra. Ciao Tiff, spero di riuscire a passare dopo.

    • Ciao Gil 🙂 Sì ma la grammatica italiana è complicata, eh. Non è così semplice e, secondo me, l’errore scappa. E ti dico, scappa anche a me, con tutto che più o meno ho le regole ben chiare. Una cosa però io devo dirla: le generazioni precedenti alla mia, con l’italiano, sono molto più preparate. Forse avevano insegnanti più seri, studiavano meglio, non so però devo ammettere che le persone delle generazioni precedenti hanno tutto un altro stile rispetto a quelle, per esempio, più recenti.

  7. Commento solo il Finale del tuo post. Dispiace leggere che oramai stai qui solo per quelli che hai citato e ancora per poco. Tutto qui.

    • Hai ragione, Sblog, anche tu sei un commentatore piacevolissimo e ce ne sono altri due o tre che a volte passano e li vedo con piacere. L’unico limite è che ci siamo incrociati da pochissimo. Però leggi…leggi i commenti. Capisci che ha poco senso dover fare queste pagliacciate e piazzate a ‘sto livello infimo? E’ una questione anche di avere un’intelligenza e volerla rispettare il minimo sindacale. Ti fanno passare la voglia…come puoi vedere.

  8. Oh Tiffany questa volta per te standing ovation 🙂
    Ho letto un discorso obiettivo….
    Ci siamo tutti stracciati le palle a furia di sentirci interrogati su diplomi, professione e passioni… In questi anni un po’ tutti (notare che ho scritto po’ senza accento eh… E non ho fatto il classico :D), dicevo parecchie persone sono state disturbate da illazioni che mettono in dubbio le loro competenze. Voglio ricordare che quì non è in atto una gara per dimostrare di essere piu eruditi, almeno per me non è mai stato così. Ma ci sono personaggiucoli che quando leggono l’esposizione di competenze di settore, vanno fuori di testa. Il motivo è semplice: lNVIDIA. E’ un sentimento davvero molto brutto, difficile da gestire che condiziona la vita e la serenità. Addirittura impedisce di crescere e migliorarsi, perché l’invidioso le sue energie le utilizza per controllare gli altri, anzichè sfruttarle per la sua crescita personale. E’ come se lo sminuire l’altro potesse in un qualche modo far emergere l’invidioso dall’anonimato. Questo puo funzionare nel breve termine… Piccole soddisfazioni egoiche, ma i nodi vengono sempre al pettine, e l’ignoranza salta sempre fuori.
    Detto ciò, non demonizzo affatto chi vanta l’orgoglio di un titolo di studio, specie se per conseguirlo si sono fatti sacrifici. Augusto ha preso il secondo diploma quando era già un uomo adulto, perchè lo desiderava fortemente, lavorando e studiando contemporaneamente. Che male c’è se ne va orgoglioso? Chi ci vede il marcio è sempre solo perchè prova invidia. Diverso è per chi si mette in mostra esibendo oggetti costosi, queste si che sono bimbominkiate…. Specie se i fatti dimostrano che trattasi di balle colossali, non ti pare? E perchè mai secondo te una persona che stupida non è, non dovrebbe dubitare di simili balle… Non a tutti piace fare la figura dei tonti nella vita….
    Concludo dicendo che il classico secondo me non è vero che non ti insegna altro che scrivere… Studiare il latino apre la mente e prepara a studi ben più impegnativi. Certo di tipo umanistico…. Concordo sul fatto che se uno da grande vuol fare l’architetto dovrebbe prima fare geometra perchè conoscere Platone non gli serve ma saper progettare si. Invece credo che se uno vuol fare il filosofo, ma pure l’avvocato, necessita di proprietà del linguaggio di un certo tipo quindi credo sia fondamentale. Dipende Tiffany… Resto comunque dell’idea che chi ha fatto il classico seriamente e con passione ha un bagaglio culturale superiore… Che può essere utile o no, dipende da cosa uno desidera nella vita.
    Ma qui tutti abbiamo da imparare da tutti, pure dallo spedizioniere o dalla crocerossina che fanno “cose di poco conto”… Perchè tu sai cose che io non so, ma io so cose che tu non sai. Io quando conosco persone che sanno tante cose che io non so, le considero un dono prezioso e cerco sempre di imparare da loro. L’invidioso invece davanti alle stesse persone si corrode per la frustrazione, e cerca di allontanare e demolire l’altro, e facendo ciò si perde davvero tanto. Ciao.

    • Concordo con te, Eva. Sono d’accordo. A turno siamo stati messi sotto accusa e con la pila in faccia e a turno, mi spiace dirlo, l’ho fatto anche io, molti di noi sono cascati nella rete come polli e hanno anche fornito prove, prontamente smerdate davanti all’evidenza. Sono d’accordo quando dici che ognuno di noi ha una competenza e che la bellezza delle comunità dovrebbe essere quello di prendere da tutti, ammettendo le proprie lacune e sfruttando i migliori per colmarle. Sono d’accordo con te quando dici che non c’è nulla di male ad essere orgogliosi dei propri successi ( se questo non scade nella mera vanteria senza motivo ) e sono d’accordo con te quando dici che uno dovrebbe scegliere una scuola adatta a quello che vuole fare dopo. Che poi, si faccia lo stesso…se uno è portato lo fa lo stesso. ( vedi appunto la Hack cos’è diventata, pur avendo fatto una scuola poco funzionale all’astrofisica ) Hanno rotto un po’ tutti le balle, sinceramente. Sempre di essere costantemente in tribunale, costantemente accusati, costantemente sotto processo. Siamo su un blog, cazzo. Lo capirei su FB dove mettiamo nomi, cognomi, indirizzi e diamo amicizia a gente selezionata da noi…ma qui…ma qui no. Il processo costante e continuo su TUTTO quello che dici qui…su Libero…no. Decisamente no.

    • Infatti non c’è nulla di male nell’esibire un titolo, ma usarlo come arma per denigrare chiunque la pensi diversamente da te, è altrettanto “bimbominkiesco”. 😉

        • Esattamente quando avrei strumentalizzato il mio titolo di studio??? A me sembra solo di aver detto che parli senza sapere le cose. Ed è vero, infatti. Lo stai dimostrando. 😉

          • E io te lo sto dicendo da due ore: è vero, io non so nulla. Parlo a cazzo. Siccome tu non credi alla foto di Augusto allora non si crede neanche alla tua. Così, giusto perché tu non credi a quella di Augusto. Tutto qui. Poi io non so nulla.

  9. Ho letto tutto, come mi hai invitato a fare, ma non esprimo alcuna valutazione in merito. Per esperienza so che ci sono momenti di ciascuno di noi nei quali ci sentiamo di voler precisare, chiedere, confermare, contraddire a tutto spiano. Il perché non mi è chiaro, ma so che passa. Desidera fortemente che il clima, in te, cambi e vedrai che cambierà qualcosa anche intorno a te. Felice giornata, cara Concetta! 🙂

    • E dimostri di essere molto intelligente a non esprimere valutazioni, Sblog. Più di me, senza dubbio, che con ‘sto qua mi faccio tirare dentro da anni. Grazie. Concetta io lo trovo un bel nome, molto italiano. Un altro che adoro è Cecilia. Infatti è stato lungamente al ballottaggio quando stavo decidendo il nome della mia bimba: Cecilia lo trovo molto dolce.

  10. Tiffany, ma ci sei o ci fai? 😀 E tu avresti fatto il Classico. Scommettiamo che non sai tradurre neanche una semplice frasetta fatta nome, verbo e complemento oggetto? Te ripeto per l’ennesima volta: quella è la copertina tradizionale del Rocci. L’ho acquistato NUOVO nell’anno 2000/2001…È ridicolo che vi appigliate a qualunque cosa pur di spostare l’attenzione per non ammettere che i ca**ari siete voi!

    • Ma tu ci fai o ci sei? Te l’ho detto. Io non ho fatto il classico, io ho la quinta elementare. Non so niente io, sono una capra. Non ho studiato. Non lavoro. Sono una nullità, non so fare nulla e sono mantenuta da mamma a papà a 45 anni. Quante cazzo di volte te lo devo ripetere? Posso avere un blog lo stesso oppure adesso che avete scoperto questo devo andare via perché qui si accettano solo diplomati?

  11. E per concludere Kit: non ti affanare, fratè. A noi, dei tuoi dati, dei tuoi studi, della tua professione, di quanti denti hai in bocca e quanti peli hai altrove…non ce ne frega assolutamente una minchia. E’ a te che è sempre interessato, da che ti conosciamo, verificare, controllare, sapere, avere le prove di tutte le cose che venivano dette. A me, personalmente, se tu mi dici che sei diplomato al classico…ti credo, punto. Non mi interrogo nemmeno se sia vero o meno perché NON ME NE FREGA. Una beata MINCHIA. Però…visto che tu hai sempre detto, fino a ieri, che le foto “non provano nulla” allora non prova nulla neanche la tua. Fine. Poi si decide di credere o meno a quello che dici e io personalmente ci credo, non mi interessa verificare, non mi importa. Ma la fotina del vocabolario con librettino “ellenico” e un coso messo lì che non si capisce cosa sia…non è “prova”. Come non lo sono state le nostre per te. Fine del discorso. E quel Rocci è vecchio. E in un liceo sperimentale, usarlo, è veramente da scemi. Per quanto riguarda me: ti ho detto sopra. Io non so niente, non sono niente, ho la quinta elementare e sono invalida a letto, sono vecchia, racchia, scema, ignorante e non lavoro. Non scrivo neache io. I testi me li scrive Mogol che paga mio padre che è ricco e mi mantiene. Fine.

    • In un Liceo Classico sperimentale il Greco non cambia, viene insegnato e tradotto allo stesso modo, quindi cosa vai farneticando? Il Rocci è sempre stato una garanzia per gli studenti di tutte le epoche. Già il fatto che tu non lo sappia, la dice lunga sul tuo post. Ma ripeto: a me non importa se hai fatto il Classico o la Ragioneria, ma prima di parlare INFORMATI!

      • Io ti ho detto che non ho il diploma. Neanche la licenza media. Ho la quinta elementare, quand’ero giovane io non era obbligatorio fare altre scuole, io sono vecchia e rincoglionita, non so nulla. Dico solo che nel 2000, almeno qui al nord, nei licei si usava il “GI” o il Rocci quello bello bianco. Quelle edizioni vecchie non si usavano. Forse, in altri posti, sì e hai ragione tu. Io non posso saperlo perché ho la licenza elementare e basta e invidio molto chi ha potuto studiare. Posso continuare a vivere o devo sopprimermi?

    • E visto che siamo tutti cazzari mi domando cosa accidenti ci sta ancora a fare qui e, soprattutto, dall’alto di quale motivazione ti sbatti così tanto a fornire le prove della tua sincerissima sincerità a dei cazzari che non sono alla tua altezza, non ti meritano e non meritano, sicuramente le tue prove. E la stessa cosa la dico ad Augusto: è stato un pollo a cadere nel tranello ( come sono stata polla io più volte ) e doveva proprio ignorarti. Non doveva postarli i suoi diplomi. Doveva sbattersene le palle. In tutto questo, il più intelligente, è proprio Sagredo: che continua a parlare della sua moto e non vi caca pari. Ohhh là.

  12. Comuque Kit. Chiaramente e brevemente: io a te credevo prima e credo adesso su questa storia. Così come, onestamente, su questa cosa credevo ad Augusto prima e gli credo adesso. Il concetto è: se tutte le prove che hai preteso da tutti, per te, non sono mai state valide, anche la tua “prova” è passibile di opinione e di messa in discussione. Perché tu non sei meglio di Augusto né di me né di Eva né di nessuno QUA SOPRA data la conoscenza superficiale. Fuori, probabilmente, sei meglio di tutti, ma questo noi non lo sappiamo. Quindi: ripeto. Io ti credevo prima, ti credo ora. Ma no per la foto che hai postato che non vuol dire nulla e, semmai, mette dubbi ( proprio per il fatto che ti sei sbattuto così tanto, per la prima volta, a dare queste “certezze” a gente che non conosci, non stimi, non hai mai stimato e, tendenzialmente, odi e si vede da anni ) Ti credo perché decido di crederti e perché non ho nessun interessa a non farlo. Questo concetto lo capisci o devo aspettare prima che ti laurei? Fine della discussione.

  13. Sai che c’è? Anziché commentare con il rischio di essere censurato e trollato da un branco di ca**ari malati di protagonismo, dovrei fare come chi si trincera nel proprio blog evitando inutili quanto sterili diatribe. Visto che non avete avuto neanche i cogl**** di commentarmi, d’ora in poi farò così. 😀 Au revoir.

    • Non ce n’è stato il tempo di commentarti, Kit. Sei arrivato qui come una furia stanotte a rivendicare il tuo Liceo Classico che dà le competenze da Premio Nobel a chiunque ci metta dentro il regale piede…cosa dovevo commentarti, scusa? Se ti fossi approcciato in una maniera umana, calma, serena, ascoltando le persone, discutendo i punti di vista e confrontandoti, sarei venuta a commentare come ho sempre fatto. Dato che i tuoi blog, tutti chiusi perché a zero commenti, li ho sempre commentati solo io e come ringraziamento mi son beccata la pila in faccia pure per colpa del commento sul tuo blog. Ti sei troppo agitato su questa cosa. Calmati…rasserenati…e vedrai che, siccome sei una persona intelligente e non un coglione come molti altri…siccome sei una persona con cui si può ragionare e non un isterico come molti altri…vedrai che tra qualche giorno ti renderai conto di avere un pochino esagerato. Fermo restando che io non ti ho messo in dubbio neanche prima…hai pur letto cosa ho scritto ad Augusto prima ancora che tu partissi in tromba con le tue dimostrazioni, no? E questa furia di stanotte, questa entrata a gamba tesa con l’elenco dei premi nobel e la rivendicazione del prestigio assoluto dei tuoi studi è stata un filino esagerata. Pensaci su. Senza impegno. Ciao.

      • E tu qui non sarai mai censurato né bannato né segnalato. Lo sai, da anni. Quindi non fare l’uscita teatrale adesso. Però, giustamente, tu parli e io ti rispondo. A mio avviso, su questa cosa, mi sei arrivato qui a gamba tesa già con l’intenzione di mettere in dubbio tu me…quando sul tavolo stavate te e Augusto. Ma tu sei già arrivato qui con quell’aria da voler, ancora, mettere in dubbio me, perché ormai Augusto il diploma te l’aveva fatto vedere e il gioco era finito. E ti sei beccato la risposta, stavolta. Augusto ha modificato la foto? La mia laurea l’altra volta era falsa? La foto con la ricetta medica non valeva? E allora, TEORICAMENTE non vale neanche la tua. Amen. Se venivi qui a fare un discorso più civile, più sereno, più aperto anche a rispettare il punto di vista…stai tranquillo che, come ti ho sempre difeso da anni e anni e fino a ieri…avrei fatto anche oggi. E sarei venuta a commentare il tuo blog. Come ho sempre fatto.

        • Ci sarà il tempo di spiegare tutto. Adesso non posso perché devo andare a lavoro e sai com’è: non mi consentito usufruire della connessione aziendale. 🙂

            • Tu non devi spiegare assolutamente niente. Hai fatto un’entrata poco carina stanotte, ti sei beccato una risposta e un atteggiamento che, in altre occasioni, non ti avrei riservato. Ci sono questioni nostre che ovviamente non consentono un dialogo sereno, ci sono atteggiamenti che non abbiamo l’intelligenza di saper dosare. E’ andata così. Ripeto: sulla tua maturità classica io non avevo dubbi prima della foto non ho dubbi ora. Così non dubito di Augusto, su questa cosa. Però tu non puoi smerdare tutti, per anni, costringerli a cedere e metterti davanti cose che non avrebbero voluto farti vedere…e una volta vista sputarci sopra, pubblicamente, mettendo le persone in imbarazzo e difficoltà…e poi pretendere che appena tu fai una puzzetta tutti debbano applaudire. Non funziona così. Anche ora: che motivo avevi di venire qui, sotto questo post, a mettere in discussione me. Che non mi stavo vantando, anzi, stavo sottolineando come quanto altre scuole sono altrettanto valide. Qual era il motivo? Che ti annoiavi perché tanto ormai Augusto aveva ceduto? E non si fa, Kit. Non si pretende la fiducia totale quando tu non credi a niente nemmeno quando la gente ti apre il cuore, ti confessa cose, ti fa vedere cose private e tu, freddo e cinico come un killer, ci sputi sopra, ci ridi e deridi. Se avessi usato un atteggiamento più amichevole, stanotte, avresti avuto da me un comportamento diverso. Come l’hai avuto sempre.

              • Tu alla gente non concedi NEANCHE IL BENEFICIO DEL DUBBIO. Di fronte a confessioni personali, di fronte a foto, di fronte a documenti tu non dici neanche “Mah…non so…può essere…” no. Tu bolli. Bollino in fronte, sulla base di tue deduzioni e fine. E ancora una volta vieni qui stanotte, in piena notte…sotto un post così…e spari subito con l’aria di “ora ti smerdo di nuovo?” ok. E perché allora la tua foto dovrebbe essere Verità Incontrovertibile e le nostre spiegazioni, manifestazioni, condivisioni tutte cazzate che tu Genio Assoluto non puoi neanche considerare “se”?

  14. Ah ecco qual è il tuo problema: nessuno ti commenta.
    Cosa ti aspetti la medaglia d’oro perchè hai pubblicato un diploma semioscurato?
    Quì a nessuno interessano ste cose… Io ho sempre creduto a chi ha voluto dire cosa ha studiato, non ho mai avuto bisogno di prove. Chi ha questa esigenza sei te, e siccome sei solo te, te le canti, te le suoni, e pure te le commenti da solo.
    Personalmente, dopo aver avuto tre blog bannati, il minimo che posso fare è ignorare i blog di coloro che hanno sempre fatto di tutto per buttarmi fuori. Non c’è cosa più desolante di un blog deserto… E sempre meglio bruciare che arrugginire. Il tempo mette tutti al proprio posto.

    • Ma io invece ci sarei andata, eh. Son sincera, lo sai che io le cose le dico senza paura neanche di esser presa per scema. Ci sarei andata sicuramente, come sono sempre andata in tutti i suoi blog. Solo che mi è arrivato qui tutto sparato, già con l’aria polemica…non c’è stato proprio tempo, mi è partito l’embolo molto prima.

      • Cioè invece di venir qui a dire…quantomeno “ma Dio, Tiffany, ti è arrivata in pvt questa qui a pipponarti per ‘sta storia del liceo, che comunque hai messo in mezzo per dare man forte a me da Augusto…” mi arriva qui già con l’aria di “ora ti sputtano io e così cominciamo a dire che pure tu dici cazzate perché non sai niente e solo io e i premi Nobel sappiamo?” Mi arrivi qui “le inesattezze?” Eh non ci ho visto più…la pazienza a volte scappa eh.

  15. Urca Tiff!!!!!!!! Sembra di essere tornati al vecchio blog!!!!!!!! ahahahahah!!!!! Dai ogni tanto ci vuole che ci si venga a scornare da te, che tu lasci spazio al farneticare di tutti, così si sfogano qua ed evitano di far danni nel reale. Effettivamente a chi interessa del mio, del tuo, del suo, dei loro diplomi o lauree???? Qua sopra siamo tutti uguali, ed io interagisco con la casalinga che l’unico libro che legge è quello delle ricette di cucina, così come con la ragioniera in pensione, con la ragazza che lavora in magazzino, con la veterinaria che predica bene e razzola male trattando i suoi cagnolini come si raccomanda ai suoi clienti che non si fa!!!!!!! Dai va bene così. Però a me non chiedete la prova di quello che sono, delle scuole che ho fatto e del lavoro che faccio, che io è da mo’ che ho smesso con l’ansia di dover dimostrare qualche cosa a qualcuno. Io sono quella che sono, lo sono diventata nel percorso della mia vita, gli studi mi hanno sicuramente influenzata, che se avessi preso solo la licenza elementare, forse non sarei nemmeno in grado di scrivere su un PC, o magari sì, chi lo sa. e se Tiff è ignorante come una capra, ha 45 anni, pesa 320 chili, ed è mantenuta da mamma e papà, con corredo di zii generosi, saranno fatti suoi. Io la vedo come una bellissima ragazza, con una vita difficile alle spalle e che, nonostante questo, è una persona equilibrata, ragionevole e intelligente, forse più di tutti quelli che fino ad ora hanno scritto sotto a questo post. Bon, questo è quanto. Ciao Tiff, ti abbraccio forte forte, e resto in attesa del prossimo post che tu pubblicherai con cortese sollecitudine (e da qua credo si capisca che lavoro faccio… forse, o forse no)

    • Ma assolutamente, Gil, ma assolutamente è così. Chiunque io sia, chiunque sia tu…siamo qui a chiacchierare, che importanza ha. Magari si scopre che la casalinga con le ricette è una chef stellata e la veterinaria, invece, pulisce i cessi all’autogrill. E allora? Tu tranquilla che a me non serve chiederti nulla: io e te ci siamo capite anni fa, per motivi ben precisi, non c’è nessuna necessità 🙂 E il blog dei vecchi tempi è capitato oggi perché ho perso la pazienza ma mi auguro con tutto il cuore che sia circoscritto ad oggi e poi torni quello che era prima, cioè calmo e tranquillo, un angoletto così, senza pretese, senza glorie e senza infamie. Ecco.

  16. Guarda, quì bisogna stare attenti a tutto. Cioè non puoi manco più dire che sai fare la piadina romagnola perchè poi pretendono di vedere il certificato di nascita e si scopre che non sei romagnola doc sei certamente una cazzara 😀

    • No guarda qua c’è mandare tutti quanti a quel paese. Tenere i contatti con chi si vuole altrove e lasciarli da soli ognuno nel suo blog pubblico a parlare pubblicamente a se stessi perché hanno tutti quanti i metodi affabili e gentili di cinghiali incazzati. Altro che Salvini. Certuni qui gli fanno una gran ricca pippa a Salvini in quanto a modi.

      • Adesso mi venissero a spiegare il migliore dei krokkini… la balenosaura gialla e l’obeso obsoleto & Co. che cosa è una “VIOLENZA VERBALE”… visto che sono tutti “Studiati”…!!!

        • Non generalizzare, Augusto. Una sola persona ha fatto quel commento veramente esagerato e gratuito, non tutti e tre. Non facciamo “gruppo”. Ognuno è responsabile per sè, anche se si condivide un blog, sono tre persone distinte e separate. Sul singolo commento della singola persona…devo dire che sono d’accordo con te. Sul singolo, però, non su tutti e tre.

          • E…alla signora ( io credo signora…potrebbe anche essere signore…ma certe cose, secondo me, son più da donne…) dei famosi messaggi dai quale scaturisce il post: eccolo il motivo per cui io, nonostante tutto, parlo con Augusto. Perché Augusto è quello che è. Mi dice quello che mi dice. Non me ne risparmia mezza. Però…adesso ha visto una cosa…ed è venuto qui, a modo suo eh…a modo suo…ma è venuto qui a dire questa cosa. A darmi…a modo suo…un buffetto amichevole. Ecco perché io parlo con Augusto. Perché, per quanto una persona possa combinarne, dirne, essere scortese, litigare, scannarsi…chi sa, anche solo occasionalmente, dare un piccolo buffetto…merita il saluto, sempre. A prescindere. ( a meno che non ammazzi qualcuno ma è evidente che non è questo il caso ) Lei, Signora ( signore? ) le sa cogliere queste piccolezze? No? Male.

            • E in tanti anni di blog…io ho visto gente che diceva di volermi bene…ho visto gente A CUI STAVO INSIEME…gente che si professava amica…che mentre qua sopra mi azzannavano in 5 non hanno detto “pio”. Neanche “pio”. Adesso una persona…altrove…dice mezza parola…e Augusto viene qui e dice questa frase. Posso io non notarlo? Posso io notare solo quando Augusto mi tratta male o, se sono oggettiva, devo anche notare questo? Io noto tutto. Son fatta così. Quando tratto una persona…la tratto in toto. Con pregi e difetti, da cui non siamo immuni, nessuno di noi.

              • E te la spiego io la questione, DEL SINGOLO. No “dei tre”. Del singolo. Siccome la mentalità è quella…perché guardate che il razzismo non va bene ma certe sfumature di mentalità hanno regione ( regione, non ragione ) geografica. Quindi la cosa è questa “uuuh sì Kit, capisco la tua posizione di maschio colto e col pezzo di carta, la capisco eccome mio caro, ma comprendimi, devo essere corretto con quella cagna impestata con la vagina che non ho capito perché il Padreterno le abbia create ‘ste persone inutili che son pure bucate, ti rendi conto? Pure difettose…ma esistono…che dobbiamo fà”. Poi peccato, se il punto di vista della donna non lo capisce forse perché è un po’ troppo sofisticato per quel cervello ingrippato che si ritrova. E ribadisco: Salvini? Ma Salvini in confronto è un gattino che fa le fusa. ( e qui non c’entra Kit eh…qua mica è colpa sua, lui non c’entra niente in questa precisa questione ) Uomini vergognosi. Epiteti a tutto spiano, come se parlassero alla sorella. ‘Sti cornuti. ( visto che va di moda e non ci scandalizziamo…abusiamone tutti degli epiteti, sfoghiamoci, olè! )

  17. Scusa ma davvero ti hanno scritto in pvt insultandoti Perchè parli con dei comunisti? Ahahaha…..ma povera gente!!!! Io trovo che sia sintomo di grande intelligenza il confronto e comunque visto che i problemi sono uguali per tutti se non si parte prevenuti si riesce pure a parlare con persone che hanno idee politiche diverse….è vero che il liceo classico ti da una formazione migliore per quanto riguarda la grammatica e la scrittura….io ho fatto l istituto d arte e se uno legge i miei commenti e quelli di tif la differenza si nota inutile negarlo….detto ciò non credo che lo spessore di una persona si dimostri dal titolo di studio pertanto kit è Augusto con la storia dei diplomi secondo me stanno esagerando….ma anche queste sono cose già viste….io credo che tu debba scrivere x te è per quelle persone a cui piace leggerti….lo so tu ti esponi molto e sei molto più bombardata di altri….ma fregature su….siii Fiera quando gente di questa portata ti contesta….vuol dire che non sei come loro….E meno male !!!!!

    • Ma ovvio Simo…qui sopra cosa vuoi che conti il titolo. Quello conta solo se vai a fare un colloquio di lavoro. Sì hai ragione dovrei scrivere per me. Ma sai che a volte diventa pesante? Sono anni che elimino argomenti per evitare. Vorrei parlare di tante cose ma ho sempre paura di creare un nuovo pretesto per un nuovo pippone. Così diventa un problema: commenti e ti insultano, blogghi e ti insultano, dai ragione e ti insultano… diventa pesante.

      • Qua davvero il problema è diventato…”problema”…diciamo il fastidio, il fatto che ti passi la voglia, è diventato una questione di “pressione”. Qualunque cosa scrivi devi sempre porti mille domande: si offenderà qualcuno? Se dico questo finisce che quello poi pensa che dico a lui/lei e cominciamo. Se faccio questo commento vengo mandata nuovamente affanculo pubblicamente a parolacce ( e non fa sempre piacere essere trattata a parolacce su una piattaforma pubblica, eh…cioè ok, ci sta, ma a giorni alterni manco Vanna Marchi o Schettino! ) Se scrivo questo finisce che mi chiedono le prove? Se parlo di mia figlia qualcuno mi chiederà l’ecografia? Se parlo dei miei cani qualcuno vorrà vedere i certificati di proprietà? Se dico che ho un’amica qualcuno vorrà i suoi dati per andarle a chiedere se è vero? Se scrivo di medicina rompono? Se parlo di allevamento scassano? Una volta…tempo fa…fui attaccata sulla ( presunta ? sì…presunta. Sì. Ormai così ) professione e mi fu detto “parla dei gatti, su quelli ti credo”. Io…che sono scema…anziché dire “mavaffff” scrissi dei gatti, di come si fa a leggere le mappe genetiche per scegliere l’accoppiamento giusto. Commento? “E che mi significa questo post da saputella sulla mappa genetica? Cosa ne sai tu?” Capisci? Ormai è così. Se domani sera scrivo che ho conosciuto uno e abbiamo limonato finisce che devo postare il video e poi suicidarmi perché l’ho auto-diffuso in rete per essere credibile…no non ce la faccio più. Ovunque ti giri c’è qualcuno che ti piglia a parolacce o tenta di denigrarti su tutto, pubblicamente. Questi sono blog che resteranno nella rete in eterno…a me non fa piacere che un domani mia figlia, navigando in internet, incappi in un sito ( piuttosto conosciuto ) dove legge insulti a sua madre di tutte le forme e misure. Io ci sto al confronto, ci sto a tutto, ma un limite bisogna darselo. A prescindere da cosa uno crede di chi…le certezze matematiche sulla vita della gente ce le ha, forse, chi si conosce personalmente e chi conosco personalmente mi interessa cosa pensi. Qui è solo un continuare a farmi dire di tutto…di tutto…a tutto beneficio che, magari, tra un anno, due anni, trovo una persona…questa poi magari legge qui…mi mette in dubbio…cioè ma chi me lo fa fare di porre le basi per avere problemi in futuro con persone importanti? Già l’ho fatta una cazzata nella vita, basta…

  18. Oh e mo basta. Credo che chi ha due neuroni in testa lo sa che il titolo di studio non fa la persona. Difatti io… non è vero che ho studiato alla Croce Rossa. Sono andata alla croce nera, dove ci stavano tante bare piene di cadaveri da sezionare con le autopsie. Dopo tre anni di necrofilia mi han dato il diploma di fattucchiera vampira, e in premio una bara in stile gotico rinascimentale da usare per fare tirocinio. Poi, per ogni litro di sangue che riesco a prelevare, lo vendo ai vampirismi che me lo pagano molto bene… a patto che sia certificato esente da hiv, epatiti abc e treponema pallidium…. poi va be, qualcuno si é beccato un herpes… ma io che ci posso fare se la gente non fa sesso protetto?? :-)))
    Ridiamoci su…. in questo momento invidio chi ha la quinta elementare e non se ne vergogna, perché dovrebbe? :-))

    • Ma infatti lo stiamo dicendo. Nemmeno io ho titoli di studio. Mi sono sempre vantata di essere ciò che non sono. Sono una che raccoglie randagi per strada perché le piacciono i cani e i gatti e legge in giro informazioni. Almeno questo lo posso fare, spero, non credo che a qualcuno disturbi se dico che mi piacciono i cani. Nessun titolo di studio io e non mi interessano i titoli di studio altrui…anzi no. Ammiro tantissimo i titoli di studio altrui. Non li invidio, li ammiro molto. Si vede che chi ha un titolo di studio è più intelligente di me, ne sa di più di me, ammirazione totale e rispetto totale. Però non ho problemi a parlare pure con quelli con la terza asilo perché sono fatta così, mi piacciono anche gli ignoranti. E basta davvero, Eva, hai ragione, è diventato tutto troppo pesante, troppo complicato, troppo anche fonte di malessere, non ha senso, non vale la pena.

      • E di solito faccio per venia ciò che non farei per estro. Quindi l’ho data a due tizi diversi per farmi regalare i due nanetti di razza. Solo che non gli sono piaciuta abbastanza e così lo spitzino me l’ha regalato con l’alopecia così imparo a pubblicare foto di me false. Augusto mi regali un bouledougue francese? E sono stata bocciata alla patente un sacco di volte. A questo scommetto che ci crederanno subito tutti. Credo che nessuno mi chiederà di pubblicare un foglio dove si dichiara che mi hanno bocciato alla patente, una marea di volte agli scritti e una marea di volte alla guida. Vero che ci credete? Nessuno mi riterrà potenzialmente in grado di superare un esame alla prima botta. E infatti è vero…son stata bocciata. Ma tanto, eh. Sta cazzo di patente non la prendevo più.

        • Cioè Eva io non sono una che può davvero fare tutto ciò che vuole: potrebbe anche essere vero che ho una figlia e, in caso, mia figlia ormai è grande…già è capitato 3-4 volte che giocando col mio telefono ( a Sims…carino Sims…) è finita sui miei siti e si è messa a curiosare. I bambini di oggi son svegli, questa tra 3 anni girerà in internet 100 volte meglio di me. E già due o tre volte mi ha detto “mamma ma chi è…” “mamma ma dice a te…” “mamma ma perché hai risposto così arrabbiata”… cioè. Io non sono così libera di fare davvero tutto, un po’ di conto devo darlo, a lei eh, a nessun altro poi. Non posso fare che questa tra qualche anno, in piena crisi adolescenziale “odio la mamma” mi venga magari ad accusare di cose che qualcuno ha spiattellato qua sopra, vere, false, inventate…già le dovrò molte spiegazioni, ci manca solo doverle spiegare perché un nick o l’altro hanno scritto cose. No no. Non è sostenibile.

      • Tiffany, niente in contrario anche qualora tu non avessi titoli (e secondo me ne hai). Scrivi meglio tante persone che millantano diplomi a destra e a manca, ti piace informarti e sei sveglia, per cui tanto di cappello. Ripeto: non contesto la mancanza di istruzione, ma la spocchia, che è ben diverso.

        • Non ne ho, Kit, non ho nulla. Zero assoluto. Niente. Preferisco si pensi così, preferisco questo tipo di personaggio. Ti fa onore dire che non hai niente in contrario a chi non ha titoli, questa alla fine è la cosa importante da discutere, a mio avviso. La spocchia, purtroppo, è una caratteristica che appartiene a molte persone: titolate o meno, da quella, purtroppo, sono esenti in pochi. Combatterla è sicuramente giusto anche se credo sia una battaglia persa ma tu sai bene che io approvo chi sbatte il naso contro un muro, la trovo una grandissima qualità. A prescindere da tutto la cosa importante da sottolineare, e lo stiamo facendo e questo è molto bello, è una: le persone non acquistano valore in base a un titolo, a un pezzo di carta, ai soldi che hanno o agli oggetti che esibiscono. Il valore delle persone si vede nel lungo periodo: a mio personale avviso si vede nella loro capacità di reagire alle liti, nella loro capacità di fare un passo indietro quando capiscono che stanno un po’ troppo avanti, nella loro capacità di rapportarsi con gli altri e…anche nella loro capacità di essere umili rispetto al loro oggettivo valore. Questo, secondo me, è un concetto molto più importante di tanti altri discorsi che sono stati fatti in questi giorni. E devo dire che, alla fine, è passato…lo stiamo dicendo. Quindi, per questa volta, io direi tutto questo è stato positivo.

          • A prescindere da tutto, però, io mi arrendo. Non sono né offesa né arrabbiata ma peggio, sono stanca. Sono veramente stanca di dover pensare due ore prima di scrivere un post, di doverlo modificare dopo cinque minuti perché mi viene l’ansia “oddio ho scritto questo ora mi diranno…”, sono stanca di prendere insulti come se fossi la sorella si tutti, con aggettivi e modi che non riservo neanche ai miei cani. Sono stanca di dover giustificare tutto. Io nel blog buttavo i miei pensieri, come li avrei buttati sul tavolo con un’amica…a volte sono pensieri intelligenti, a volte sono cagate fotoniche, a volte sono ridicoli, infantili, a volte sono gran perle di saggezza. Sono umana: non sono sempre intelligente o brava. A volte sbaglio. Ho sbagliato tanto nella vita, sbaglierò ancora. Ed è giusto anche dirmelo, eh, quando succede, la trovo una forma di amicizia e affetto. Ma non così. Così è diventato troppo. Non si possono mettere le persone in condizione di aver paura di parlare, o di mettersi a raccontare cazzate solo perché la verità deve essere dimostrata a tutti i costi e quando la dimostri ancora non va bene. E questo non è per Kit in particolare eh…questo lo stiamo facendo tutti, io per primissima. E non è giusto. Ci si stanca, proprio, diventa un problema più che un piacere questo spazio. E’ sfinente.

            • Beh, io sono sempre stato fedele al motto “vivi e lascia vivere”. Non accetto che si facciano illazioni o peggio ancora che si calpesti la dignità personale, anche perché siamo tutti bravi davanti al pc. Si può discutere e litigare sui temi più disparati, ma la vita privata dovrebbe rimanere fuori!

              • Concordo. Ma non è vero che sei sempre stato fuori da questi meccanismi. Anche tu “ti sei azzuppato la frisella” più di una volta in queste dinamiche. Su. Diciamola tutta. Siamo stati un po’ tutti a farci scappare di mano certi comportamenti. E infatti siamo di nuovo in una situazione spiacevole, un po’ tutti. Perché io non ci credo che siate tutti col cuore di pietra, non ci posso credere. Io lo ammetto senza problemi oggi ci sono stata molto male per questa cosa: ora…non dico come me…che io ho evidentemente dei problemi di cuore di ricotta…ma secondo me pure gli altri, un pochino, il disagino nella pancia l’hanno sentito. Secondo me a nessuno di noi fa piacere sapere comunque di aver fatto star male qualcuno, neanche qualcuno di qua sopra. Io vi vedo così…tutti. Non riesco a vedervi come gente che ci gode. A maggior ragione tocca un pochino frenarsi, a volte.

                • O forse sì, lo siete. Non lo so. Apparentemente sembra di sì ma forse no. Di sicuro, in tutto questo, ho visto tante cose che non mi sono piaciute. Tante. Incoerenze. Tante teorie discusse e sbandierate per mesi sputtanate tutte le volte che c’è la possibilità di metterle in pratica. Poi si pubblicano “le prove” per la propria credibilità: le prove si danno. Quando ce n’è bisogno. Dico che sono “blabla”? Quando ho l’occasione di dimostrarlo lo faccio. Io vedo solo facce girate, gente che fischietta, gente che ne sbatte i coglioni. Questo è il mondo: un tot di gente che dice di avere a cuore tutti e appena si trova nella situazione se ne sbatte i coglioni. Boh. Vedremo che succederà.

  19. Il punto è che non ci ha fermato nulla. Nulla Su questo portale sono successe cose gravi: gente gabbata che ha sofferto, gente che è scappata, gente che ha fatto gesti importanti. E nulla di tutto questo ci ha fermati. Tra chi pensa di “urlare principi” e chi pensa di “favorire la giustizia informativa” e chi pensa di “la trasparenza”…ma nessuno pensa che, infine, non ci conosciamo. Non lo sai chi c’è di là…non c’è tua sorella che puoi SEMPRE permetterti certi modi, certe parole, certe accuse o illazioni, non lo sai come reagisce la gente. E se uno, putacaso, colto in fase di “non hai il titolo” per motivi familiari regressi ( che ne so, il padre l’ha menato a sangue per la bocciatura e l’ha spedito a raccogliere i pomodori ) si sente umiliato e si ammazza? Non siamo bambini ok ma ste cose succedono anche tra adulti. Non si devono oltrepassare certi limiti, può essere pericoloso e noi, proprio noi, l’abbiamo visto! Ci si deve dare una regola. Inoltre questi atteggiamenti, di tutti noi, non sono un buon esempio…io sono chiamata a darlo l’esempio. Devo, cioè, devo. E voglio. Non si può. Non si possono raggiungere, ciclicamente, questi limiti. Questa è roba pubblica, la leggono tutti, tutti. I principi fondamentali sono anche questi: avere un pochino di “pietà” anche per la gente con cui ti interfacci proprio di persona. Ci sta la lite…io l’ho sempre amata e glorificata la lite, lo sapete. Ci sta l’insulto: ma se dopo non c’è “il fare la pace”…se dopo non c’è “io ammetto il mio e tu il tuo e stringiamoci la mano e parliamo di altro”…la lite non ha nessun valore. Il valore della lite arriva così…se non c’è la seconda parte è solo odio, odio, odio, competizione, voglia di sputtanare, godimento per esserci riusciti…ma che esempio è? Io non posso, personalmente. Ormai ho una donnina intelligente in casa, sveglia e furba, che guarda, sbircia, indaga, che è gelosa della mamma e a volte le piglia il telefono e fa tutte le sue ricerchine, la vigliacchetta. 🙂 Non posso. Assolutamente. E queste parole son scritte anche in caso le possa leggere lei: non si fa così. E se capita di trovarsi in una situazione così…si molla. Non si fa.

  20. Non entro mai nel merito di queste discussioni, ma ultimamente vi state appassionando in tanti a queste interazioni. E lo trovo curioso, oltre che distruttivo. Ed inutile. Perché per essere un mondo virtuale, ci prendiamo troppo sul serio. La maggior parte di noi viene qui per scrivere sciocchezze, certe volte personali. Io faccio parte di questa banale maggioranza. Poi ci sono alcuni che mettono qualcosa in più nei loro scritti: più leggerezza, più argomenti interessanti, più poesia, più di qualcosa. E sono coloro che si lasciano leggere più volentieri. Ma l’enorme scelta di blog che possiamo leggere toglie ogni giustificazione alla necessità di leggere qualcosa o qualcuno che non ci piace. Non dico che non bisogna discutere: ma credo che discussione sia quando ci si confronta su un argomento. Altrimenti è solo un litigio. (E se si litiga senza la possibilità di ottenere qualcosa, allora è solo bullismo.)

    • Concordo totalmente con te, Lab, del resto non è una novità, io concordo quasi sempre con te. Infatti questo blog domani o dopodomani verrà chiuso: basta. Con la maggior parte di questa gente ci ho provato per anni ma è arrivato il momento che ho capito che nella mia vita non apportano assolutamente nulla. Se non : tempo da perdere, rotture di balle e nervoso.

      • Totalmente d’accordo con me? Oh, molto bene: il primo passo del mio piano per la conquista del mondo è compiuto! 😉

  21. premetto che mi sono rotto di leggere i commenti e non mi capita sovente perché reputo che chi scriva un commento (appunto) abbia a scrivere non un piuccheperfetto ottativo ma un parere su quanto descritto nello stesso.
    Quando invece il parere diventa scriversi addosso perdo sia la concentrazione che l’interesse a leggere e debbo dire Tiffany che alle volte ammiro la capacità che hai di tentare di riportare al concetto primario senza perderti nei meandri del duale.
    Dato che non ho i mezzi per contribuire alla per me stucchevole diatriba su quale sia il possessore di un “titulo” migliore (che di rado coincide con lla capacità di intelleggere) parlerò del reostato.
    non vi interessa?
    eppure lo facevamo alle medie… con dei risultati che incontravano il nostro magnifico stupore… su un pa tavola di compensato!
    Era un tempo dove l’immaginazione creava uno sforzo di ricerca e non ci si limitava al saputo
    Ma tant’é
    Poi certo che è corretto perché o qual è o d’accordo piuttosto che perchè qual’è o daccordo ma mentre i secondi non danno alcuna differenza tonica il primo caso dovrebbe (uso il condizionale d’obbligo) darlo!
    ed è risaputo che la scuola non offra più un linguaggo scritto (il noto fonetico tanto caro dei vocabolari) altrimenti avrebbero affrontati i più antichi perciocchè o vetusti imperocchè con altra furia interpretativa.
    Ma ripeto… non son nato nel classicismo e neppure me ne duolgo più di tanto visto che Faulkner non mi pare fosse incapace di scrivere.
    eppur se tanto mi da tanto l’epistassi dei nobel non promananti dal classico dovrebbe farmi giungere alla conclusione che “pochi ma buoni” visti anche i detentori citati… ma lascerei ad altri migliori di me tali supposizioni 😉

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