“Posso girarvi una mail dematerializzata in mail per prenotare un farmaco salvavita” ? No, la risposta. “Si deve presentare qui con la ricetta non possiamo fare tutto noi mentre i medici stanno a casa”. A dirlo è una operatrice sanitaria della farmacia di un comune italiano .
La Ricetta Dematerializzata riguarda la possibilità di ricevere al proprio indirizzo di posta elettronica una e più prescrizioni mediche per farmaci senza andare nello studio del medico di famiglia.
A prescindere che è un servizio informatico che dovrebbe affiancare l’attività di un medico di famiglia per ogni ordinaria prescrizione o per i farmaci salvavita, con la ricetta stampata in casa si può andare direttamente in Farmacia. Premesso che si abbia in casa stampante e inchiostri, che si possegga una mail eccetera, si può saltare un passaggio che obbliga alla frequentazione di uno spazio chiuso.
Nel caso dei farmaci salvavita, questi devono essere ordinati e ritirati il giorno successivo. Poter inoltrare la ricetta dal medico alla farmacia, o direttamente da questi all’esercizio, virtualizzerebbe almeno uno dei due spostamenti a favore del distanziamento. A cautela di eventuali esposizioni al contagio del coronavirus, un riserbo che tutelerebbe anche i farmacisti. Poi, che i medici stanno a casa a scrivere non solo è improbabile, e seppure fosse, almeno per le ricette dematerializzate, cara signorina farmacista, assieme alla vostra del comparto, sarebbe proprio quella alfabetizzazione digitale, in Italia, sempre rimandata a settembre.
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