Diario

Contratto d’affetto


Dal web Per un errore di battitura, il contratto d’affitto era diventato d’affetto. Allora ho immaginato che tutti, in fondo, dovremmo avere un contratto d’affetto con qualcuno: la postina il vicino il custode il salumiere la badante. Sì, insomma mettere per iscritto, di comune accordo, che quando si è soli, ci si può chiamare a vicenda, fare due parole e poi incontrarsi, sorvolare su tutto il tempo sprecato e alla fine indossare la circonferenza di un abbraccio. - Piergiorgio Viti