Diario

Non ci resta che piangere


La sanità sta facendo piangere in tutti i sensi. Sia che si prenota col sistema sanitario di cui ho esenzioni per più patologie, sia privatamente. Non mi riferisco solo alle tempistiche ma anche al personale telefonico e di sportello e medico. C è un ospedale di Milano addirittura dove è impossibile avere riscontro telefonico bisogna recarsi agli sportelli. Agli sportelli altra attesa dovuta alle chiacchiere e lentezza da bradipo degli addetti. Oggi finalmente avevo l'appuntamento per un esame. Dopo tre quarti d'ora di attesa, il medico continuava e chiamare persone arrivate dopo di me. Dopo almeno sei persone che mi sono passate avanti, mi sono decisa all'ennesima chiamata a domandare al medico come mai non mi chiamava. Mi ha risposto in malo modo e senza ascoltarmi, dicendo di aspettare il mio turno che chiamava lui. Mi è venuto un nervoso! Poi ho trovato in corridoio un'infermiera e le ho spiegato il problema ribadendo che il dottore mi ha risposto male senza darmi modo di spiegare e quindi se poteva entrare e chiarire lei. Dopo alcuni minuti esce l'infermiera scusandosi e spiegando che il dottore si è sbagliato e ha saltato una riga dall'elenco che aveva e quindi facendomi passare avanti altre persone. Quando finalmente è stato il mio turno il medico si è scusato spiegandomi ancora qual è stato il disguido, ma non si è scusato per la sua maleducazione per come mi aveva risposto. Ecco come siamo messi per curarci. Non ci resta che piangere.