L’Italia degli sconti e dei ribaltoni

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Se Matteo Gianello non è credibile, come ritiene la Corte di Giustiza Federale. Se il Tnas, tacciato di aver assunto la funzione di scontificio, ribadisce la condanna di Vitiello e Terzi riducendone la durata. Se Cristian Bertani assolto da ogni accusa, dopo tre gradi di giudizio, viene indicato come entratura nell’interrogatorio di sei ore a Cremona da Carlo Gervasoni.

Se la giustizia sportiva continua a maneggiare una materia così delicata, non può prescindere dalla constatazione di doversi misurare con una rete internazionale che muove le fila di un sistema di alterazione sistematico e radicale di incontri, nel numero di almeno 380 partite ufficiali secondo i dati dell’Europol compresa la Champions League.

Per la mole di atti, informative e dichiarazioni l’ufficio della procura federale dovrebbe avanzare – a ragione – delle pretese per accellerare lo studio di quanto pervenuto dalle procure e procedere a livello disciplinare nei riguardi di quanti sono stati o già deferiti o lo saranno. L’infiltrazione ad ogni livello di organizzazioni criminali finalizzato a proventi illegali nella fase pre elettorale, prima che gli attuali vertici fossero riconfermati, veniva schernita, condannata e osteggiata in una sorta di manifesto facendo del calcioscommesse di drammatica attualità. Le dichiarazioni del presidente della Figc, Giancarlo Abete, volte a sostenere la lotta al fenomeno in ogni circostanza ufficiale, a Roma durante il simposio con l’Interpol sul tema come in altre più recenti occasioni ufficiali, vorrebbe che la procura guidata da Stefano Palazzi avanzasse. Che quanto riguardi casi come Lazio-Genoa e Lecce-Lazio trovasse finalmente e concretamente albergo nelle occupazioni della procura federale per sottrarre quello che rimane del gioco più bello del mondo un marasma incontrollato.

Oggi Stefano Mauri, capitano della Lazio e indagato dalla procura di Cremona e dalla magistratura svizzera, ha dichiarato a Sky Sport di sentirsi sereno. Di non nutrire particolare ansia rispetto alle sue vicende giudiziarie e di auspicare nel suo futuro professionale la convocazione da parte del c.t. Cesare Prandelli. Mauri fu arrestato, ricordiamo, lo scorso maggio.  Da allora in avanti si attende che in un senso o in un altro venga assunta una decisione da parte della procura federale che, invece, ha provveduto a procedere nei riguardi di Matteo Gianello, Paolo Cannavaro e Gianluca Grava e del Napoli, deferito per responsabilità oggettiva, procedendo durante il campionato. La severità della Commissione Disciplinare, ci insegnano i casi Cannavaro-Grava o la vicenda Conte relativamente a Novara-Siena, ci impongono di valutare se questi meccanismi vadano oleati, sostenuti innanzi alla constatazione di un fenomeno capillare come quello delle combine illegali.

Prendiamo il caso Cannavaro-Grava:  “manca la prova persuasiva che ai due difensori si fosse esplicitamente e chiaramente proposto di giocare a perdere, e per di più in vista di un lucro illecito”, si legge nelle motivazioni. Mancando l’illecito, dunque, per la Corte “manca anche l’oggetto della denuncia”: per questo Cannavaro e Grava sono stati scagionati, mentre il Napoli ha riavuto i due punti sottratti dalla Commissione Disciplinare. In appello sappiamo com’è andata: i due giocatori si sono visti riconoscere la totale estraneità, la squalifica a carico di Gianello è stata ridotta e la società per questo verserà una ammenda senza vedersi penalizzata in classifica.

Da un rapido resoconto effettuato da Repubblica (che può essere controllato incrociando i dati qui e qui) soltanto nell’ultimo anno il Tnas ha alleggerito le pene per 271 mesi complessivi rispetto alle sentenze della Corte di Giustizia. Revisionando, senza cambiare i regolamenti, anche la responsabilità oggettiva: esempio più rumoroso l’Albinoleffe, passato da una richiesta di 27 punti di penalizzazione alla pena finale di 5. Su 61 condanne in appello, solo 5 le pene confermate in arbitrato. Per le ultime, decisiva la definizione di “inattendibilità” del pentito Gervasoni su cui si è espresso il Tnas. Pensiamoci.

Riflettiamo sul tempo impiegato per procedere a deferimenti che hanno condotto a condanna così riviste in appello al Tnas. Riflettiamo sulla celebrazione dei processi estivi, della lunga attesa per Samp-Napoli e poi quella penalizzazione cancellata nel corso del campionato. Riflettiamo sulla quantità di carte sulle scrivanie (poche) della procura federale in questo frangente in cui  l’accertamento della gravità della situazione è stata evidenziata nelle sedi internazionali. Sempre che vogliamo ancora continuare a sostenere che questo è e rimarrà il gioco più bello del mondo.

L’Italia degli sconti e dei ribaltoniultima modifica: 2013-02-07T22:52:41+01:00da elisdono

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