Non si può rimandare oltre, adesso. Ora che il campionato ci saluta preparandoci a Supercoppa e agli appuntamenti agostani e si certificano promozioni e retrocessioni, nell’ombra del sospetto che si possano ancora riscontrare alterazioni come segnalato da bookmakers e riferito dalla carta stampata nei giorni scorsi. D’altronde le ultime giornate offrirebbero molteplici opportunità di negoziare, alterare, scommettere, come illustrato ai magistrati baresi da Andrea Masiello relativamente a Bari-Lecce, quel derby salvezza di cui gli imputati dovranno presto rispondere nelle sedi opportune.
Giancarlo Abete, numero uno della Federcalcio, ha palesato l’intenzione di sostenere l’attività della procura federale guidata dal confermato Stefano Palazzi affrontando quanto lasciato in sospeso dalle necessità del pallone o del calendario, se preferite. Il neo presidente del Coni Giovanni Malagò, dalla sua, ha inserito in cima alla sua agenda la riforma della giustizia sportiva, (che incide direttamente sul fronte calcioscommesse) e la questione soldi.
Arriviamo da una stagione segnata dalla squalifica di Antonio Conte e non solo. Quello del tecnico della Juventus è il nome che fa notizia, da titolo, come ha urlato egli stesso in quella conferenza stampa agostana che ha mutato il senso del titolo acquisito dalla società bianconera che ha rinunciato, a causa della squalifica, a Conte, ad Alessio e patito indirettamente per il processo che vede coinvolto Massimo Carrera, subentrato fino al rientro del secondo del tecnico salentino.
‘Un pozzo senza fondo’, ha definito l’inchiesta il pubblico ministero di Cremona Roberto Di Martino. L’attività investigativa prosegue e con essa quella federale con conseguenze prevedibili: senza mezzi e uomini, la procura non può che muoversi con i tempi che abbiamo constatato nel corso della stagione, vedi Napoli, Lazio, Genoa o il caso Mauri su cui il procuratore ha recentemente spiegato a Coverciano i rallentamenti. Per non parlare del Tnas, definito dai più critici uno ‘scontificio‘, e che dovrebbe essere riformato assumendo i contorni di una Cassazione dello Sport. Evoluzione che difficilmente vedrà la luce entro il prossimo anno.
La Gazzetta dello Sport riferisce dell’intenzione del procuratore di deferire i giocatori di quel Bari di Masiello&co su cui la procura avrebbe accertato nel corso delle indagini ulteriori elementi di interesse dal punto di vista federale. Nuovi risvolti che indurrebbero Palazzi a procedere per accertare l’omessa denuncia di quei calciatori che vestivano la maglia della società dei Matarrese.
Dopo l’udienza del 15 maggio scorso, servita a rimandare al 19 giugno prossimo il processo, il Bari rappresentato dal proprio legale si è costituito così come associazione di tifosi parte civile nel procedimento per frode sportiva a carico dell’ex presidente del Lecce Pierandrea Semeraro (difeso da Franco Coppi e Andrea Sambati), l’imprenditore salentino Carlo Quarta (difeso da Francesca Conte) e Marcello Di Lorenzo, amico dell’ex difensore, Andrea Masiello.