Poesia su Alessandria today con recensione di Pier Carlo Lava

“La Ricerca di Felice Serino”: Un’Odissea Introspettiva. Recensione di Alessandria today
.
La Ricerca, poesia di Felice Serino, è un’esplorazione profonda dell’animo umano e della sua incessante ricerca di significato. La poesia ci porta in un viaggio introspettivo, attraverso i dubbi, le paure e le speranze che caratterizzano la nostra esistenza.

Serino utilizza un linguaggio ricco e suggestivo per creare immagini vivide nella mente del lettore. Le sue parole ci trasportano in un mondo interiore di riflessioni e domande esistenziali.

La poesia è ricca di metafore, come la vita paragonata ad un “mare in tempesta” e la ricerca di significato ad una “stella polare”. Queste immagini rafforzano l’idea della vita come un viaggio incerto e pieno di sfide.

Il tono generale della poesia è riflessivo e malinconico. Serino riconosce la difficoltà di trovare risposte alle domande più profonde della vita, ma non si arrende. La poesia ci ricorda che la ricerca di significato è un viaggio che vale la pena intraprendere, anche se non sappiamo dove ci porterà.

In sintesi, “La Ricerca” è una poesia profonda e toccante che esplora il tema universale della ricerca di significato nella vita. La poesia ci invita a riflettere su noi stessi e sul nostro posto nel mondo.

Pier Carlo Lava

.
La ricerca

uscire
dal porto -il cuore in mano-
issare la vela della
passione
dietro lo stridulo
urlo dei gabbiani
tra le vene bluastre del cielo
foriero di tempesta
squarciare
nel giorno stretto
il grande ventre del mare
che geloso nasconde
negli abissi
i suoi figli

https://alessandria.today/2024/04/25/la-ricerca-di-felice-serino-unodissea-introspettiva-recensione-di-alessandria-today/

Archetipi

(come quando a sera non t’accorgi
cadere nelle braccia di morfeo
così vorresti il tuo distacco ultimo)

il momento imprecisato è punto vagante
nell’aria da cui si diramano linee
imprevedibili del sogno che
luce ridonano agli archetipi e
vita autonoma hanno nel sangue

(prima stesura 2004, riveduta 22.4.24.)

Poesia

ti avviti con lucido delirio
nella ridda di parole –
tra sprazzi di coscienza e sogno
insegui gibigiane echi

ecco sfrondarti
forbici-di-luce:
la pagina è tuo lenzuolo
quando in amplessi cerebrali muori-rinasci

la tua anima-di-carta ricrea armonie
in cuore a spirali più alte

(prima stesura 1995, riveduta 17.4.24)

Cavalli di nuvole

“scusi mi può aiutare?

che c’è scritto qui non vedo bene”

riconoscente a chi si prodiga più del dovuto
-si vede che ispiro tenerezza
apparendo proprio ‘vecchio‘ ai suoi occhi

volano mesi anni:
attraversano il cielo come cavalli di nuvole
che si scompongono a un soffio di brezza

10.4.24