Ottobre 2017: Tom Petty & The Heartbreakers – DAMN THE TORPEDOES (1979)

Tom Petty & The Heartbreakers - Damn the torpedoes

Data di pubblicazione: 19 ottobre 1979
Registrato a: Sound City (Los Angeles), Cherokee Studios (Hollywood)
Produttore: Jimmy Iovine
Formazione: Tom Petty (voce, chitarra ritmica, armonica), Mike Campbell (chitarra, tastiere, basso), Benmont Tench (tastiere, cori), Ron Blair (basso), Stan Lynch (batteria, cori), Donald Dunn (basso), Jim Keltner (percussioni)

 

Lato A

 

                                   Refugee
                                   Here comes my girl
                                   Even the losers
                                   Shadow of a doubt (A complex kid)
                                   Century city

 

Lato B

 

                                   Don’t do me like that
                                   You tell me
                                   What are you doin’ in my life
                                   Louisiana rain
 
 

Eravamo troppo hard per gli amanti del mainstream
 e troppo soft per i punk
(Tom Petty)

 

Quando si parla di rock e di storia del rock non si può non parlare anche di lui: Tom Petty. Musicista polistrumentale statunitense, virtuosista della chitarra e grande autore di canzoni, oltre che sublime interprete, inizia la sua carriera a metà degli anni ‘70 insieme ad alcuni amici musicisiti che sono la sua spalla, forza, essenza stessa: gli Heartbreakers. Il è stato percorso musicale longevo e sempre interessante, portando la canzone americana in territori congeniali al rock’n’roll di fine anni ’70, calcando le stesse orme di artisti come Bruce Springsteen o Warren Zevon.
Damn the torpedoes è il suo difficile terzo album in studio e anche un punto cruciale della sua carriera. Esce lo stesso anno di The wall dei Pink Floyd e di London calling dei Clash, e si rivela come contraltare sia alla magniloquenza concettuale del primo e sia agli assalti barridaceri del secondo. E in seconda analisi arriva dopo un secondo album caratterizzato dalle asprezze new wave, cercando affinità con un certo Elvis Costello. Memore dello stile del fulminante esordio eponimo del ‘76 e soprattutto dell’immortale American girl, Tom Petty mette insieme, come nei pezzi di un mosaico, quello che un vero purista del rock tradizionale farebbe per concepire un album che mischi ottimo mestiere all’arte “viva”. Accanto ad armonie tradizionali e richiami costanti a Bob Dylan, in questo lavoro compaiono sprazzi di southern rock, rock’n’roll tradizionale e nello stesso tempo una freschezza sempre viva.
Refugee e Even the losers, soprattutto, denotano una grandissima ampiezza di vedute nel songwriting, diventando infatti l’anello di congiunzione fra la prima e la seconda produzione del Nostro. Sono i primi accenni di una mutazione stilistica rispetto ai primi dischi, mantenendo però ancora lo stile simbolo che li ha contraddistinto. Di conseguenza ci troviamo davanti a canzoni dall’identità cardine e primaria di Tom Petty, In questo funzionano altri due classici contenuti in questo disco, ovvero Louisiana rain e Here comes my girl. Il resto in scaletta è pieno di iportanti emozioni, da Don’t do me like that, che nasconde tra volute d’hammond e un ritornello catchy l’ennesima ferita d’amore, alla ballata amorosa di You tell me, ai richiami caracollanti ai Creedence Clearwater Revival in Shadow of a doubt e Century city, e il classic di What are you doin’ in my life.
Importante anche il successo commerciale, che portò ad una vera e propria consacrazione di Tom Petty nella storia del rock. Segno di un’eredità che non può perdersi con la sua prematura ed improvvisa scomparsa, avvenuta il 2 ottobre 2017.

 

Era un grande performer pieno di luce, un amico
(Bob Dylan)

Ottobre 2017: Tom Petty & The Heartbreakers – DAMN THE TORPEDOES (1979)ultima modifica: 2017-10-05T10:57:08+02:00da pierrovox

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