Ottobre 2017: David Sylvian – BRILLIANT TREES (1984)

Brillant trees

 

Data di pubblicazione: 25 giugno 1984

Registrato a: Londra, Berlino

Produttore: David Sylvian & Steve Nye

Formazione: David Sylvian (voce, chitarre, piano, sintetizzatore, percussioni), Steve Jansen (batteria, sintetizzatore, percussioni), Holger Czukay (tromba, chitarra, dictaphone, voce), Wayne Breaithwaite (basso), Richard Barbieri (sintetizzatore), Danny Thompson (basso), Kenny Wheeler (tromba), Phil Palmer (chitarra), Steve Nye (sintetizzatore), Ryuichi Sakamoto (sintetizzatore, piano), Mark Isham (tromba), Jon Hassell (tromba)

Lato A

                               Pulling punches

                              The ink in the well

                              Nostalgia

                              Red guitar

Lato B

                              Weathered wall

                              Backwaters

                              Brilliant trees

Secondo me la musica dovrebbe indurre gli ascoltatori

a riflettere su sé stessi

(David Sylvian)

Artista raffinato e intelligente, David Sylvian è una delle figure di spicco del pop d’avanguardia degli anni ’80. Ha iniziato la sua carriera nel gruppo glam rock Japan, perfettamente incastonato nella corrente new wave con ascendenze new romantic. Il gruppo è stato in attività dalla prima metà degli anni ’70 fino al 1982, quando si sciolse. Dopodiché David Sylvian ha avviato una carriera da solista prettamente incentrata sulla musica speriementale, cercando architetture sofisticate, in linea con lo spirito urbano dei Talking Heads e le fluttuazioni metafisiche di Brian Eno.

Brilliant trees fu il suo primo album da solista, e mentre in tutto il mondo del pop dilagavano le sonorità sintetiche, il look glamour dei Duran Duran e degli Spandau Ballet, David Sylvian optò per un lavoro che rendesse il pop qualcosa di colto, tornando sui territori di Before and after science di Brian Eno o al limite Fear of music dei Talking Heads. Brilliant trees è un bellissimo esempio di art pop colto e sofisticato, denso di belle canzoni. Cerca le sperimentazioni ma non trascura l’antica arte della canzone d’autore, e David Sylvian si distingue come performer elegante e sensibile.

Apre le danze la percussiva Pulling punches, legata ad un certo spirito tribale dei Talking Heads di Remain in lights, mettendo in rilievo l’attitudine per il groove sinuoso e ammiccante. Segue una The ink in the well, divisa tra atmosfere acustiche e sospensioni sintetiche, con una tromba elegante che ne infittisce lo spessore nel bel mezzo del brano. Nostalgia invece si manifesta più rarefatta ed estatica, con le sue atmosfere vagamente mediorientali e le sue sospensioni dilatate rese ancora più intense da una ritmica delicata e piccoli ricami chitarristici. Red guitar chiude il primo lato con una tensione funky che non rinuncia a delicatezze esotiche.

Il secondo lato si apre con una ballata rigurgitante di suoni ambientali, atmosferici, Weathered wall. Qualcosa che farà poi breccia nel cuore di Madonna quando metterà mano alla sua Live to tell, ma che qui è ancora più ammantato di mistero. Il groove invece è il cuore delle oscure trame di Backwaters, che invece gira nei territori sonori più congeniali a Brian Eno. Il disco viene chiuso da una bellissima e dilatata title-track, in cui confluiscono elementi kraut rock, distensioni atmosferiche, e tanta grazia!

Brilliant trees è un esempio di pop colto e non falsificabile, destinato a restare nei decennali di una musica che non voleva fermarsi solo alle attenzioni delle classifiche. David Sylvian saprà fare anche di meglio, col bellissimo ed intenso Secrets of the beehive, e mantenere un profilo artistico sempre molto alto, senza mai scadere nella banalità. Che Dio ce lo conservi!

Pur essendo un album di sole sette tracce, Brilliant trees è un disco eclettico che fonde funky, jazz e ambient

(Kelvin Hayes)

Ottobre 2017: David Sylvian – BRILLIANT TREES (1984)ultima modifica: 2017-10-23T07:14:33+02:00da pierrovox

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