Giugno 2022: Tricky – MAXINQUAYE (1995)
Data di pubblicazione: 20 febbraio 1995
Registrato a: Tricky’s Home Studio, Loveshack Studios, Eastcote Studios (Londra)
Produttore: Howie B & Mark Saunders
Formazione: Tricky (voce), Alison Goldfrapp (voce), FTV (chitarra, batteria), James Stevenson (chitarra), Mark Stewart (voce), Mark Saunders (tastiere, chitarra), Martina Topley-Bird (voce), Pete Briquette (basso), Ragga (voce), Tony Wrafter (flauto)
Tracklist
Overcome
Ponderosa
Black steel
Hell is round the corner
Pumpkin
Aftermath
Abbaon fat tracks
Brand new you’re retro
Suffocated love
You don’t
Strugglin
Feed me
“Un tempo esisteva una differenza tra rock, hip hop e reggae,
mentre oggi puoi raggruppare questi generi nella categoria pop”
(Tricky)
Tricky si è imposto per la prima volta all’attenzione del mondo della musica come membro dei Massive Attack, apparendo su Blue lines e Protection. Tuttavia cercò una carriera da solista e presto firmò un contratto con Island Records, dopo aver inviato una registrazione demo di Aftermath, che in un primo tempo era stata presentata ai Massive Attack come proposta di canzone ma poi respinta. Nel 1995 ha pubblicato il suo disco d’esordio Maxinquaye, dedicato sin dal titolo a sua madre.
Per ovvie ragioni questo disco non può non ricordare sia nell’umore chee nel suono i Massive Attack, tuttavia Tricky ha un’atmosfera molto più oscura e presagente. Questa è musica per la colonna sonora per chi cammina in una città fumosa e minacciosa nel cuore della notte e non si arrende.
Questo album è uno di quelli che possono essere classificati come “coltivatori”. Tutte le tracce hanno un aspetto identificativo e tutte le tracce sono distinte, individuali e possono essere ascoltate separatamente.
Ci sono due cantanti principali presenti su Maxinquaye: Tricky stesso e Martina Topley-Bird. Tricky è, per la maggior parte, chiaramente il cantante secondario, e la maggior parte dei doveri di canto sono assunti da Martina, per una buona ragione. Ha una voce assolutamente straordinaria per il supporto musicale, con la sua seducente fumosità scivola sulla minaccia oscura senza diminuire il senso di paranoia e paura. La levigatezza della sua voce e la fitta oscurità della musica non dovrebbero andare così bene insieme, eppure lo fanno. Nel complesso, questo è un album molto forte ed è uguale al meglio dell’output di Massive Attack. Anche se ci vuole tempo perché cresca sull’ascoltatore, la sua pazienza è molto ben ricompensata. Insieme a artisti del calibro di Mezzanine e Dummy, uno dei principali album di Trip-Hop e uno dei migliori album usciti a metà degli anni Novanta