Febbraio 2023: Renato Zero – AMORE DOPO AMORE (1998)

Renato Zero - Amore dopo amore

 

Data di pubblicazione: 2 aprile 1998
Registrato a: Fonopoli Studio, Forum Studio (Roma)
Produttore: Phil Palmer & Renato Zero
Formazione: Renato Zero (voce), Lele Melotti (batteria), Paolo Costa (basso), Marco Forni (tastiere, piano), Stefano Senesi (pianoforte, tastiere), Phil Palmer (chitarre), Luciano Ciccaglini (chitarre), Rosario Jermano (percussioni), Alberto Borsari (armonica), Daniele Camoglio (sassofono)
 

Tracklist

 

                        L’italiana
                        Cercami
                        Emergenza noia
                        Mi ameresti
                        Vive chi vive
                        L’impossibile vivere
                        Erotica appartenenza
                        Dimmi chi dorme accanto a me
                        La grande assente
                        I commedianti
                        Pericolosamente amici
                        La pace sia con te
                        Figaro
 

Era più facile essere David Bowie a Londra
che Renato Zero a Roma
(Massimo Del Papa)

 

D’accordo, probabilmente abbiamo optato per uno che di certo non è uno dei capitoli migliori della lunga discografia di Renato Zero, ma di certo è uno dei più celebrati, tanto da essere diventato uno dei dischi italiani più venduti di sempre, assieme a La voce del padrone di Franco Battiato, che fu il primo album italiano a superare il migliore di copie vendute, e ad altri titoli altisonanti come La vità è adesso di Claudio Baglioni, Oro, incenso e birra di Zucchero… E sarà pure retorico dirlo, ma un milione e mezzo di persone che hanno comprato l’album possono avere torto? Può darsi… Ma può darsi anche di no!
Ad ogni modo questo ci da l’opportunità di riflettere sullo stesso personaggio di Renato Zero, che è stato senza dubbio uno degli artisti più originali ed eclettici della storia della canzone italiana: uno capace di portare il trasformismo e il glamour pop sulle sponde italiche, quando ancora il Paese non era del tutto preparato ad uno stravolgimento così potente. Dischi come Trapezio, Zerofobia, Zerolandia o EroZero sono senza dubbio album importanti non solo per il personale percorso del cantante romano, ma punti di svolta per tutto il pop italiano, perché aprirono tematiche difficili da trattare, oltre ad una presenza scenica dettata dall’ambiguità sessuale e dal gioco delle parti.
Col passare del tempo Renato Zero ha preferito esplorare anche altre tematiche, soprattutto quelle dal taglio marcatamente metafisico, senza timore di esprimere dichiaratamente la propria fede religiosa. C’è chi, di fronte a questo sconfinamento nelle tematiche metafisiche, ha storto il naso, pensando che fosse artefatto, o terribilmente annacquato. Probabilmente non ha tutti i torti chi manifesta determinate perplessità, ma è anche altrettanto vero che Renato Zero non è certo emblema di banalità, e che comunque i dischi poi vanno ascoltati, senza pregiudizi. Amore dopo amore segue di tre anni il celebrato Sulle tracce dell’imperfetto, che ottenne un successo strepitoso anche per via della presenza della ballata I migliori anni della nostra vita, retorica, ma anche densa di emozione. Per la realizzazione del disco viene chiamato un grande produttore e musicista, Phil Palmer, che vanta al suo attivo collaborazioni con gente come Bob Dylan, Frank Zappa, Eric Clapton, Elton John, Dire Straits, Pete Townshend, ma anche, tra gli italiani, Loredana Bertè, Lucio Battisti, Francesco De Gregori, Ivano Fossati, ecc…
Musicalmente parlando il disco si staglia su un art pop dal taglio decisamente mainstream, spaziando tra generi differenti, dalla world music al pop sofisticato, eseguito da turnisti eccellenti. Tra tutti emerge il singolo di successo Cercami, di certo tra le punte di diamante dell’intera discografia del Nostro, ma anche l’esotica Dimmi chi dorme accanto a me, che nella sua stralunata samba ricorda Caetano Veloso, o al limite alcuni cosette world di Pino Daniele. L’ecumenico trip hop de La pace sia con te è probabilmente la mano allungata al mondo cattolico in vista del Grande Giubileo del 2000. Emergenza noia è una frizzante pop song che ricorda molto il Venditti anni ’80 o il Fossati meno impegnato, mentre Erotica apparenza, nella sua invettiva contro la chirurgia estetica, ha qualcosa in comune con certe cose di Vasco Rossi. Il resto in scaletta mantiene le stesse tensioni. Menzione particolare per il curioso scatto di copertina, che coglie il Nostro con tre contenitori di vetro nei quali ci sono dei fulmini raccolti dal cielo plumbeo. Uno modo per indicare come la sua musica fosse in contatto con l’attività del cielo? Una metafora sulla fisica e la metafisica? Di certo ha ispirato la band inglese Landmarq, che l’anno successivo ha utilizzato lo stesso concetto per la copertina del loro album Thunderstruck.
Come già detto in apertura, Amore dopo amore non sarà di certo l’album migliore di Renato Zero, ma coglie quelle che sono le sue doti peculiari di artista a tutto tondo, capace di indagare su qualsiasi tematiche che riguardi la vita umana. Il pubblico ha ricambiato con grande favore e affetto, non solo affollando i suoi concerti, ma premiando con le vendite anche i dischi successivi. E se non sempre il suo nome viene citato negli ambienti cosiddetti “alternativi”, di certo non si può misconoscere il grande contributo da lui offerto per la storia musicale italiana

Febbraio 2023: Renato Zero – AMORE DOPO AMORE (1998)ultima modifica: 2023-02-16T09:51:30+01:00da pierrovox

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