Luglio 2023: This Mortal Coil – IT’LL END IN TEARS (1984)
Data di pubblicazione: 1 ottobre 1984
Registrato a: Blackwing Studios (Londra)
Produttore: Iwo Watts-Russell & John Fryer
Formazione: Elizabeth Fraser (voce), Robin Guthrie (chitarra), Simon Raymonde (chitarra, basso, sintetizzatore), Lisa Gerrard (voce), Brandan Perry (basso-drone, yangqin), John Fryer (chitarra, basso, percussioni, tastiere), Cindy Sharp (voce), Robbie Gray (voce), Martyn Young (sintetizzatore, basso, chitarra), Mark Cox (sintetizzatore), Steven Young (piano), Manuela Rickers (chitarra), Martin McCarrick (violoncello), Gini Ball (viola, violino), Iwo Watts-Russell (tastiere), Howard Dovato (voce)
Lato A
Kangaroo
Song to the siren
Holocaust
Fyt
Fond affections
The last ray
Lato B
Another day
Waves become wings
Barramundi
Dreams made flesh
Not me
A single wish
“Quali sogni possono venire,
quando ci siamo liberati di queste spoglie mortali,
devono darci una pausa”
(William Shakespeare, Amleto)
Nato come “supergruppo” nei primi anni ’80, i This Mortal Coil raccoglie membri di altri gruppi della scena dream pop, a cominciare da Elizabeth Fraser e Robin Guthrie dei Cocteau Twins, per proseguire con Lisa Gerrard e Brendan Perry dei Dead Ca Dance, Howard Devoto dei Buzzcocks, e altri. Il gruppo ha inciso alcuni album, il primo dei quali è senza dubbio un capolavoro del genere dream pop.
L’album si compone di pezzi scritti dai vari membri del gruppo, ma si ricorda in particolare per la bellissima versione di Songs of the siren di Tim Buckley, che farà grande figura nel film Lost highways di David Lynch in una delle scene più intense.
L’album è estremamente calmo, etereo e affascinante. Mescola un ambiente etereo e un po’ di romanticismo gotico. Si viene rapiti da tanta bellezza da essere proiettati in un’altra dimensione, ultraterrena, sognante, metafisica…