Novembre 2022: Supertramp – FAMOUS LAST WORDS (1982)

Supertramp - Famous last words

 

Data di pubblicazione: 7 ottobre 1982

Registrato a: Unicord (Nevada City), The Backyard, Rumbo Recorders (Los Angeles)

Produttore: Peter Henderson & Russel Pope

Formazione: Rick Davies (voce, piano, piano elettrico, organo, sintetizzatore), Roger Hodgons (voce, chitarre, piano, organo), John Helliwell (sassofono, clarinetto, sintetizzatore), Dougie Thompson (basso), Bob Siebenberg (batteria, percussioni), Clairie Diament, Ann Wilson, Nancy Wilson (cori)

Lato A

Crazy

Put on your old brown shoes

It’s raining again

Bonnie

Know who you are

Lato B

My kind of lady

C’est le bon

Waiting so long

Don’t leave me now

Senti quello che puoi, lascia che il tuo cuore ti guidi.

Non aver paura dell’amore dentro di te

(Rick Davies)

Tutti li conoscono per il celeberrimo Breakfast in America e per la Logical song che li portò sulle vette delle classifiche di tutto il mondo, a tal punto da renderli uno dei nomi più in vista del pop progressivo di fine anni ’70. La gavetta fu bella lunga, e comunque in più di un’occasione la critica si rivelò abbastanza cinica e prevenuta, soprattutto per quelle ascendenze disco che li avevano portati ad imboccare le stesse strade sonore dei Bee Gees e della Febbre del Sabato Sera. Ma loro non si scoraggiarono affatto e il passo successivo fu un album che portò il progressive negli anni ’80, divincolandolo dalle suite gigantesche dei primi anni ’80, ma optando per una formula accessibile e più radiofonica, esattamente sulla stessa stregua dei Genesis collinsiani.

E si apre così con la vibrante Crazy, contornata da cori e pianoforte, e puntelli di chitarra elettrica. Put on your old brown shoes dal canto suo si collega con quel genere di cose da Broadway, mettendo assieme la musica soul con gli elementi country, dipanandosi su un ritmo battuto dai claphands. It’s raining today invece ci porta dalle parti di Randy Newman, con vaghe ascendenze a certe sponde Eagles di Hotel California o i già citati Bee Gees. Bonnie è un piacevole esempio di scrittura e interpretazione, un po’ alla Barry Manilow o Commodores. Il primo lato si chiude con la socratica Know who you are e le sue atmosfere vagamente psichedeliche.

Il secondo lato si apre con la morbidezza pop di My kind of lady, anch’essa molto in stile Lionel Richie. C’est le bon è un esempio di folk madrigale, con il canto corale e dettare le linee melodiche. Waiting so long è un altro pezzo di notevole fattura, per poi lasciare lo spazio allo spleen di Don’t leave me now, indiscutibilmente uno dei momenti maggiori del disco, nonché dell’intera carriera dei Supertramp. Così delicata e suadente nel dipanarsi delle note, sorretta da un magistrale sassofono che ne detta le atmosfere suggestive. Ritmica inventiva, armonie vocali struggenti, accordi reiterati e l’assolo finale, per uno dei momenti più alti di tutta la loro carriera. Dopo questo disco non vi è molto da menzionare che sia degno di nota

Novembre 2022: Supertramp – FAMOUS LAST WORDS (1982)ultima modifica: 2022-11-24T12:07:01+01:00da pierrovox

Potrebbero interessarti anche...