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Il valore di una foto

C’è chi afferma che tra passato, presente e futuro, solo il presente ha veramente importanza, l’unico che deve essere sempre presente (scusate il gioco di parole) nei nostri gesti e pensieri.

Spulciando tra le citazioni, si trova sempre quella giusta per dare un sostegno a quel che si vuole esprimere. Direi che non c’è nulla di più efficace di una citazione per giungere al punto di una riflessione.
“Io non vivo né nel mio passato, né nel mio futuro. Possiedo soltanto il presente, ed è il presente che mi interessa. Se riuscirai a mantenerti sempre nel presente, sarai un uomo felice. La vita sarà una festa, un grande banchetto, perché è sempre e soltanto il momento che stiamo vivendo.” Paulo Coelho.

In questa frase, ha senso ogni parola, ha valore ogni significato, ma se devo dare un senso personale, tale che posso far mio il significato, allora, la sento limitata.

Il presente è sì, la realtà viva della nostra quotidianità, ma a mio parere, il suo valore è dato dal passato e dal sentimento che avvolge il futuro, che è l’unico tesoro reale dell’esistenza, espresso attraverso quel che conta veramente di più: Il tempo. Quel che resta del nostro tempo, per esser precisi, che da sempre è: l’unico valore che non ha prezzo.

Quel che sono è frutto del passato.
A dire il vero, tutto quello che è parte di me, nel bene o nel male, è frutto dell’esperienze che ho vissuto.

È parte, è frutto, è. Niente è più presente del verbo essere nella terza persona singolare dell’indicativo presente.

Un pò contorto? Probabilmente. Tutto questo ragionamento è in realtà frutto di una foto che stamattina mi sono ritrovato fra le mani:

Anni 80′

Carino eh? 😀
Questo sono io, tanto, tanto tempo fa.
Osservandola non posso non provare un certo disagio e al tempo stesso una certa indefinita emozione.
I motivi? Che ora che sono un uomo maturo, con qualche ombra di bianca esperienza, so e comprendo cosa nascondeva quell’aria che per tutti era timidezza.

Il valore di una foto.

Fin da quando studiavo, tra le mie materie preferiti c’era la filosofia.
Una frase mi è sempre stata particolarmente amica, frase che ho capito, veramente, nel tempo:
“I tempi sono tre: presente del passato, presente del presente, presente del futuro. Questi tre tempi sono nella mia anima e non li vedo altrove. Il presente del passato, che è la storia; il presente del presente, che è la visione; il presente del futuro, che è l’attesa.”  Sant’Agostino.
È significativo l’uso del presente, in tutte le diramazioni del tempo, che sia passato, presento o futuro, si è sempre nell’attimo, nel respiro. Che sia il primo giorno di vita o l’ultimo, si avrà tra le mani sempre e comunque, la storia, la visione e l’attesa.

E questi valori li trovo in quella vecchia foto, come in tante altre foto. Vi trovo storia, la mia storia, che prende vita e forma dalla visione che percorre il tempo fin ad oggi e vi trovo l’attesa, che ieri come oggi è: la speranza, la Dea che a volte è fiducia, a volte desiderio, a volte semplice e pura emozione.

Un pensiero articolato, forse, troppo retorico e artificioso per esprimere un sentire. Ma è questo che sto facendo, indipendentemente da tutto e tutti, dare valore a quello che sento e a quello che sentivo, condividendo un modo di percepire le cose, senza pretendere, poi, nulla, perché neanche io leggendo tanta ostentazione avrai, forse, qualcosa da dire. Chi accende il pc e si siede davanti a questo schermo, nella maggior parte dei casi cerca: leggerezza a volte comprensione.
Troppe volte, purtroppo, cupidigia e volgarità. Ad alcuni “Ciao, come va?” può andare bene e di lì iniziare un dialogo, ad altri può sembrare, invece, il sintomo grave di una perdita, la perdita dell’intelligenza.
La libertà d’essere come si vuole, alla fine è l’unico valore che si cerca in questo anonimato. Ed io sto navigando nel mio mare con la compagnia delle onde (a volte calme a volte tempestose) e di un diario di bordo che scivola tra passato e futuro.

Il valore di una fotoultima modifica: 2022-10-30T08:05:44+01:00da natodallatempesta0

13 commenti

  • rugiada_nel_mattino

    Mamma mia.. sto paul choelo, che stronzata ha scritto!
    Quella che sono, quello che sei. altro non è che frutto delle esperienze del passato, e quel nostro volerci.. migliorare, altro non è che proiettato nel futuro.
    E’ molto bello quel bimbo.. ha in se già la dolcezza e la voglia di crescere mantendosi tale. Già aveva voglia di combattere, come zorro, o forse un moschettiere,
    e quello è diventato. Una persona che lotta il tempo ed i suo igiorno… con tutta la sua purezza

  • prefazione09

    Un argomento che ha spunti di confronto.
    Il passato il presente, e perchè no il futuro.
    Ma mi chiedo spassionatamente l’importanza agli occhi di chi ne sa più di me: l’importanza radicata di questi 3paralleli.

    So soltanto che il presente esiste perchè c’è un passato alle nostre spalle; con ricordi e fotografie “come la tua!…un bel bambino.
    Il futuro si realizza nell’attimo in cui il presente lascia la sua forma di origine, per fare spazio a nuovi elementi “questa è in natura”. Come le stagioni del tempo.
    Invece a nostre spese, subentra l’egoismo dell’uomo in genere, che dimentica troppo spesso la capacità di analisi, per migliorare il nostro sistema terrestre.
    L’egoismo è alla base della distruzione…

    • natodallatempesta0

      Dovresti chiederti, chi sa di più?
      Credi di poter saper di meno di altri? Forse proprio per questo argomento, ognuno, ha o meglio può aver il diritto di dire la sua. Perché tutti, nessuno escluso, possiedono: un passato, un presente e un futuro.
      Perché no il futuro? Mai escluso, l’ho camuffato nelle mi riflessione, una volta da speranza, una volta da tempo, ma è sempre lui. E aggiungo che il passato è futuro, lo è stato e lo torna ad essere ogni volta che lo rendiamo presente nella nostra mente. Perché quando rendiamo il futuro presente, quando lo realizziamo, lo facciamo attraverso ciò che abbiamo imparato.
      E tra queste cose c’è anche la distruzione, purtroppo.

  • Tanya

    Carpe diem cur panta rei
    Pensando troppo al passato facendo progetti per mille e più giorni futuri si rischia di non coglier la bellezza del presente … e in un attimo tutto passa
    Buona giornata
    Tanya

    • natodallatempesta0

      Grazie per il commento.
      Ho sempre dato una mia interpretazione, sempre nel rispetto del concetto espresso, a quello che ho sempre letto.
      Il carpe diem che è efficace nel concetto effimero del presente è, sopravalutato a mio parere.
      Perché se fosse preso alla lettera non si coglierebbe nulla, il presente è presente. Come espressione del momento, non vivresti la bellezze delle cose, che si coglie da un processo mentale che è, storico.
      In altre parole il presente é, superficiale, istantaneo, non ha il tempo di cogliere nulla. Solo il passato, ossia la memoria, permette alla nostra mente, di apprezzare l’istante, appena, vissuto.
      Ovviamente un mio parere.
      Grazie ancora e buona giornata a te.

  • ely

    Bella foto 🙂
    Io sono ciò che ho costruito negli anni ma vivo il presente. Non posso preoccuparmi per il futuro altrimenti non riesco a vivere serenamente adesso. Quindi mi sforzo di fare tutto ciò che credo per vivere al massimo tutto. Nel senso i miei genitori (ora che ci sono), i miei pelosi … perchè loro vivono meno, in teoria. Il tempo cambia le cose davvero in fretta. Serena giornata

    • natodallatempesta0

      Grazie 🙂
      Oscurare il futuro è impossibile, magari, non si pensa a lungo termine, ma si vive sempre un futuro breve, che poi si voglia chiamare presente ci sta e va bene. La prevenzione è un termine che bene anche per cose che non riguardano la salute.

  • ely

    Sì io adesso sto pensando a quando sarò fuori da questo postaccio 😀 ehehehe quindi sto pensando al futuro. Ma ci penso in positivo … sarò coi miei cani, poi andrò a tagliarmi i capelli e spero a bere qualcosa con mio marito 🙂 Ciaooooo 😀

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