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Respira

Ieri mi è giunta la triste notizie che un mio cugino è morto per un infarto fulminante.

La morte in sé non mi suscita pensieri particolari. Periodicamente mi giungono notizie simili, zii e zie che purtroppo lasciano questa terra, ad una certa età è inevitabile.

Questa volta il trapassato non era così avanti con l’età, qualche anno in più di me.

Non so – mio cugino – che vita ha vissuto in questi ultimi decenni, non lo vedevo da lustri, ma certo è stata, forse, breve – la sua esistenza.

Quando si riflette sulla morte, è altrettanto inevitabile, scivolare in una certa retorica e morale.

Una cosa è certa!? Al morto, nulla più interessa e forse è in pace.

Noi che restiamo ci avvolgiamo d’un sudario malinconico, fatto di pensieri acuminati e afflizioni che solo il tempo, piano piano, sopisce.

Adesso, si possono prendere, solo, due strade.

Riflettere sul dolore lasciato dalla morte. Inevitabile. I vivi soffrano, i vivi ricordano, i vivi rimuginano.

O

Riflettere sulla morte che deve arrivare, anche questo è inevitabile, un trapasso ci porta a pensare alla nostra mortalità.

Chissà se esiste una terza opzione?

Magari è, semplicemente, cambiare discorso.

 

“La vita è un sogno dal quale ci si sveglia morendo.”

Virginia Woolf

 

I sogni sono, di solito, belli.

La vita non è, mai sempre e solo, un sogno, ogni tanto spunta qualche incubo.

Invidio gli ottimisti.

Alcuni brani per passare il tempo è perdersi nel silenzio dei pensieri.

 

 

 

Respiraultima modifica: 2024-06-28T16:40:05+02:00da natodallatempesta0

8 commenti

  • surfinia60

    Chi muore giace chi vive si dà pace. Hai ragione. Inutile angosciarsi con pensieri di morte, tanto arriverà quando deve, a dispetto che ci ossessioniamo al pensiero. Io ci penso spesso, specie nei momenti di solitudine che non mancano. Ma non solo alla mia, ma a quella di chi mi sta vicino. E la cosa mi preoccupa. La vita di chi rimane viene sconvolta, soprattutto se non si hanno altri familiari vicini, al di fuori della coppia. E poi è inevitabile intristirsi e interrogarsi quando i defunti sono giovanissimi. Adesso ci sono i media e i social che danno l’impressione che succeda di frequente, ma credo sia sempre stato così, quando le notizie non arrivavano così tempestivamente e da luoghi lontani. Come si dice? Andiamo avanti e cerchiamo di non pensarci. Buon fine settimana!

    • natodallatempesta0

      Non angosciarsi sì, riguardo alla morte credo valga. Ci sono altre pene che meritano le lacrime.
      Comprendo però il dolore, quello non è mutabile, c’è e ci si deve fare l’abitudine.
      Magari capirlo, non facile. A volte ho la sensazione che si esageri, nelle parole come nelle reazioni.
      Manca leggerezza.
      La morte volendo non appesantisce, libera.
      La filosofia, la nostra filosofia è così tediosa a volte, cosi pesante.
      Buon inizio di settimana a te.

  • OgniGiornoRingrazio

    Vorrei farti capire il mio rapporto con la morte , da sempre e trattandosi di te forse un dipinto è il modo migliore. Sono rimasta folgorata dall’isola dei morti di Bocklin nella versione più chiara.Nel periodo del Covid sono entrata in dissonanza ..troppo di tutto ..i sacchi bianchi son diventati il mio incubo..il rispetto che provo per l’essere umano non trascende la morte ,e il rituale dell’accompagnamento della salma ne è l’ultimo atto. Ti abbraccio

    • natodallatempesta0

      Un’opera che è passata nella mia vita rapidamente, non mi ci sono soffermato. Tanti artisti passano così senza perderci tempo, e la selezione che fa crescere artisticamente per lo meno. Opera della calma quasi inquietante, la morte lo è. La morte inquieta e ci porta la fame.
      Non è un male, però, se si sa di cosa ci si deve nutrire. Comprendo però che il troppo può atterrire.
      Un abbraccio a te

  • ely

    Eh sì quando succedono queste cose ci si “ricorda” che la vita ha una fine. I miei parenti, me ne sono rimasti così pochi … i miei cantanti preferiti, tanti se ne sono andati. Sono più per l’Isola che non c’è 🙂 serena giornata

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