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Trovare il modo

Qualche giorno fa, passeggiando con Frida, mi sono ritrovato a scorgere alcuni rondoni che svolazzavano lungo un costone roccioso, uno de tanti che sovrasta la costa mediterranea.
Era mattina, l’alba, era da poco sorta.
Se non ricordo male era domenica, non c’era nessuno per le strade, nessuna auto, nessun rumore. Solo qualche runner, ogni tanto mi superava.
Sono rimano un paio di minuti ad osservare le acrobazia di quei piccoli volatili.

“- Bene, gatto. Ci siamo riusciti – disse sospirando – Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante – miagolò Zorba – Ah sì? E cosa ha capito? – chiese l’umano – Che vola solo chi osa farlo – miagolò Zorba.”
Luis Sepulveda

Chi non ha mai sognare di volare?

Freud lo incluse nei cosiddetti sogni ‘tipici’.

Molteplici le interpretazioni: Fuga, ambizione, libertà, desiderio.

“… non temere nulla: abbi soltanto cura di restare presso di me come un uccellino appena uscito dal nido.”
Dedalo

La cosa più difficile è spiccare il volo, abbandonare la protezione della stanza natale e cercare il sentiero giusto nella vastità dell’orizzonte.

Osservando gli uccellini che saettano l’uno accanto a l’altro, si giunge alla conclusione che saper volare non vuol dire solo saper eseguire magistrali manovre aeree, significa saper prendere le decisioni giuste al momento giusto. Vale anche per noi.

L’anno sta finendo, un giorno ancora e un nuovo calendario svetterà dalle nostre pareti.
Quante decisione sbagliate si porterà dietro questo anno?
Per alcuni un intera vita.

“Una volta deciso che la cosa può e deve essere fatta, bisogna solo trovare il modo.”
Abraham Lincoln

Trovate il modo

Buon 2024

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Sogni perduti

Questo post prende spunto da un episodio accaduto giusto ieri.

Decido di accompagnare la mia compagna nella passeggiata pomeridiana di Frida. In questi mesi ci siamo divisi i turni, io esco la mattina, lei quando può, quando i turni lavorativi lo permettono, esce il pomeriggio. Ieri più o meno alle 18:00, come anticipato, decidiamo di uscire tutti insieme.
La passeggiata sarà tranquilla e proseguirà tranquilla fino ad un certo punto.

Un gruppetto di ragazzini, tra i 10 e i 13 anni si mette in mezzo alla strada e inizia a gesticolare mentre le auto (alcune ad elevata velocità) si avvicinano, causando, come potete immaginare, una pericolosa tensione negli automobilisti che redarguiscono il gruppetto ad ogni passaggio.

Imperterriti e indifferente ai rimproveri, il gruppetto continua con il pericoloso gioco.
Ad un certo punto intervengono i passanti, compresa la mia compagna, che rimproverano i ragazzini e impongono di smettere quel gioco stupido e pericoloso, come risposta gli adulti ricevano insulti e scherno, alcuni ragazzini si rinvolgono alla mia compagna e ad un’altra donna definendole “puttane”.

Sono stato a poco da prendere a calci in culo quei ragazzini, ci siamo trattenuti (io e altri passanti) per evitare problemi.

Questo episodio mi ha fatto riflettere su un evidenza, molti genitori, a mio parere, non hanno idea di come siano e come si comportano i loro figli fuori e peggio, probabilmente, non gli importa.
Penso ai professori i tanti che in questi anni hanno subito atti violenti senza poter reagire, mi sono sentito come loro, non perché non potessi reagire, ma perché le conseguenze nell’affrontare poi i genitori, potrebbero essere, anche, peggiori rispetto a mollare una sberla ad un ragazzino.

Un altro episodio nella lunga lista che vede giovani comportarsi in maniera non educata, si archivia anche questo, altro non si può fare.

Mi sento come un ripetitore che continua e continua senza mai fermarsi a inviare lo stesso segnale.
I contenuti si stanno ripetendo sempre più spesso, ad un certo punto ci si stanca e si vuole cambiare, voltare pagina.
Sinceramente non saprei di che altro parlare.

Rimuginando mi è venuto in mente un libro della mia infanzia.

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Il libro Cuore.
Ricordo abbastanza bene, ancora oggi, le storie raccontate e i protagonisti: la maestrina dalla Penna Rossa, Franti, Lorenzo Garrone, Carlo Nobis, ecc. ecc.

Non posso non fare un confronto tra questo romanzo e quello scritto da Roberto Saviano, La paranza dei bambini.
Qualcosa si è perso, non so cosa, ma qualcosa si è perso. Come si è passati dall’impugnare un tamburino all’imbracciare un mitra?

Voglio esser sincero fino in fondo, mostrare i miei reali pensieri. Sinceramente, non m’importa della sorte di questi ragazzini, non riesco a provare empatia, se una delle auto avesse per un malaugurato errore messo sotto il gruppetto, non sentirei, forse, nulla.
Sto diventando cinico e mi sto semplicemente assuefacente al male che circola attorno a noi?

Per fortuna sono solo pensieri, la mente che esplora il lato oscuro (cit.).
Forse quel che si è perso, è la capacità d’immaginare la realtà e nell’immaginarla comprenderla.
Capacità che si è persa nel passaggio da un’arte a l’altra. Il quesito da chiedersi è qual è differenza esiste tra leggere un libro e guardare un film?

“Trovo la televisione molto educativa: appena qualcuno l’accende vado in un altra stanza a leggere un libro.”
Groucho Marx

E di poco ore fa (per lo meno quando scrivo) la scomparsa di Milan Kundera.

Un buon scrittore è una ricchezza per tutti, la sua scomparsa un’occasione persa per tutti.

Genitori che ti trasmettono l’amore per la lettura, un dono unico.

In questo non sono stato fortunato. Né mia madre, né mio padre sono stati lettori, da piccolo sono stato messo davanti alla tv, la soluzione moderna ed economica della babysitter, niente è meglio della tv per tenere buoni i bambini e purtroppo desensibilizzarli.
Conseguenza ho letto meno di quel che dovrebbe leggere un buon lettore, e dire che nella mia odissea artistica ho sperimentato anche la scrittura, partorendo tre libri, la cui sorte è stata purtroppo quella d’essere rifiutati da tutte le cose editrici che l’hanno letti, non è un bel periodo, neanche, per l’editoria.
Uno però me lo sono auto pubblicato, nessun idea dovrebbe rimanere nel cassetto.
Nessun sogno rimanere in fondo al cuore.

Sogni la conclusione perfette a questo post, iniziato con un gruppo di ragazzini privo di sogni.

Buona giornata a tutti.