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Libertà

Ecco, la Pasqua è finita
Gli amici se ne vanno
Che inutile serata
Amore mio
Ho aspettato tanto per vederti
Ma non è servito a niente
Niente, neanche una parola

Ecco, la poesia del Califfo è perfetta per declinare la fine di questa ennesima festività o ricorrenza.

Ieri abbiamo portato Frida fuori. Siamo stati in un Outlet, una sorta di città commerciale. I cicli vaccinali non sono completi (ne manca uno) ma stando attenti, evitando contatti con altri cani, siamo riusciti a dare un pò di libertà a Frida, che rinchiusa, sempre, in casa certo risente di questa forzatura, un cane ha necessità dell’aria aperta.

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La riflessione, ora, nasce spontanea. A volte tutto accade per un motivo, anche se all’apparenza il caso sembra, sempre, l’elemento formante di ogni evento.
Negli ultimi dieci anni, direi progressivamente, mi sono sempre più impigrito, le uscite piano piano sono diminuite e sono più le volte che non esco di casa che le volte che esco.
A volte solo una volta a settimana giusto quel sabato per andare a far spesa.
Muoversi è importante ed un cane da’ motivi per muoversi.

L’età e il non avere figli, ha portato la pigrizia nella mia vita.

“Un uomo non è pigro se è assorto nei propri pensieri; esiste un lavoro visibile ed uno invisibile.”
Victor Hugo

Chissà, forse Hugo aveva ragione? Quando sono seduto sul divano e penso, penso e ripenso, in realtà lavoro, un lavoro invisibile e per nulla sedentario.

La pigrizia diceva Seneca è l’ostacolo di sé stessi.
Perché può indurre l’indolenza e l’insofferenza alla vita.

Vi è mai capitato di non aver voglia di fare nulla?
A me è capitato e capita, di non voler e non aver voglia di fare nulla. A volte dietro c’è un fallimento del momento, qualcosa che riesce a spegnere l’umore e la volontà. A volte, anche, per lunghi periodi. Oggi gli specialisti hanno inventato tutta una serie di patologie, ansie e depressioni per definire questo comportamento.

Alla fine dietro c’è solo una deprecabile voglia di non far nulla a volta accompagnata da una deprecabile paura di non riuscire a far nulla.

Non credo che vi sia alcun vivente che si consideri un essere insignificante, un lusso o un male necessario. Anche coloro che proclamano l’inutilità della vita vedono, assai di rado, l’inutilità di sé stessi. Forse pensano che, denunciando il male di vivere, riescano in qualche modo a recuperare – dalle macerie – il proprio valore…
Francis Scott Fitzgerald

L’elemento che mi piace di questo pensiero, è il richiamo alle macerie. Tutti credo, ci portiamo dietro delle macerie e tutti prima o poi andiamo a scavare a mani nude in quel ammasso emotivo, probabilmente Francis ha ragione in cerca del proprio valore o di quella rinascita che aspettiamo e bramiamo.

Che vi volete fare, sono le feste, all’inizio portano gioia, alla fine lasciano un pò di malinconia.

Pensate esistono persone a cui le feste portano solo malinconia. Triste? No. Malinconico? forse, Attuale? Sì.