Romanzo Erotico..
Quello che ho cercato e fatto carne, uno spazio abitabile, un luogo della memoria ma anche del presente vivente, del futuro desiderato, un linguaggio in cui dire mille cose e che il gioco le trasforma in altre.
SCHIAVA D’AMORE
IL SUO CARATTERE E LA SUA GENIALITÀ
ALIMENTANO INTORNO A LEI MOLTE LEGGENDE..
IRROMPE CON PALPITANTE VIVACITÀ,
INSISTENDO SU FASCINOSI DETTAGLI,
TANTO ANNOIATA, MA PASSIONALE E VITALE
LEI IN CERCA DI SITUAZIONI,DIALOGHI,
FRESCHI E PUNGENTI,
A FARSI RACCONTO E VEICOLI DI COLPI DI SCENA …
A.D.G. © TUTTI I DIRITTI RISERVATI
SCHIAVA D’AMORE
IL SUO CARATTERE E LA SUA GENIALITÀ
ALIMENTANO INTORNO A LEI MOLTE LEGGENDE..
IRROMPE CON PALPITANTE VIVACITÀ,
INSISTENDO SU FASCINOSI DETTAGLI,
TANTO ANNOIATA, MA PASSIONALE E VITALE
LEI IN CERCA DI SITUAZIONI,DIALOGHI,
FRESCHI E PUNGENTI,
A FARSI RACCONTO E VEICOLI DI COLPI DI SCENA …
A.D.G. © TUTTI I DIRITTI RISERVATI
Ad occhi chiusi l’Anima che tace..
In un concetto di amore,
in brandelli di un sogno,
un’amica che non capisce
le mie lacrime che squarciano il silenzio
con il loro grido sordo che sono il rumore di fondo,
Fisso lo specchio
anatomia di immagini
che si confondono in un unico grido d’amore e follia.
e affondo il mio Odio nell’anima ,
come la punta di un ferro incandescente,
e sento liberare animo e sensi
che si schiudono al desiderio dell’amore per te,
più grande di quello che è, come uno specchio deformante.
desidero solo che torni da me che sia di nuovo mia,
IO,
perscrutabile anima,
E
io sono certa che, un giorno,
vedrò il suo volto e riuscirò a toccarlo.
© Tutti i diritti riservati
Ti sento scivolare sulla mia pelle fresca
su un letto fatto di spine affilate al freddo e al gelo,
al buio e alla luce su suoli di musica..tutte le mie fantasie..
ti appartengono e come un padrone voglioso
ti addentri negli umori dell’anima lasciando scie profonde
di me e di te.. noi..corpi dentro corpi sospesi tra cervello e mente..
tatto e piacere pregustiamo quella scossa vitale e bruciamo in questa perdizione
che da sempre abbiamo cercato..quando le carezze lasceranno impronte
sulla carne vogliosa quando gli abbracci diventeranno momenti magnifici
in cui il desiderio di baciare sarà infinito quando i tuoi occhi penetreranno
nei miei quando mi dirai amo solo te e voglio solo te.. ti dirò..
Ecco i miei profumi ed i miei odori..ecco la mia pelle e le mie carni..
ecco le mie curve e le mie pieghe..ecco la mia bocca,la mia saliva e la mia gola..
ecco le mie mani vuote ,te le offro per riempirle di te…ecco il mio corpo…
tutto.. completamente…come lo hai desiderato nei tuoi sogni..
Ti offro le mie dita per accarezzare le tue voglie..questa è la mia carne,
queste sono le mie mani piene di amore,di tenerezza, illusione,
carezze, passione, follia,saggezza, sussurri,silenzi, ansia, serenità.. di.. me..
La paura non esisterà più quando ci ameremo intensamente,
quando le nostre anime si saranno unite e non esisterà più nessuno,
ma solo noi amanti,rendendo i sogni più vitali…e non ci sarà più assenza quando
le carni si cercheranno continuamente.. ©
Le ceneri della mia pelle
si perdono nelle terre senza padre
tra i Sentimenti e il Desiderio selvaggio
che soggiorna tra il buio più profondo,
tra i vaghi ricordi dispersi nell’Oblio.
La notte si ciba del volto della luna,
Ladra dei miei sogni,
Odo grida strazianti di Dolore.
la tristezza è terrorizzata da illusioni antagoniste.
Sento Morto in bocca l’ultimo tuo bacio,
sento graffiarmi l’Anima
dal furioso incendio
di una carezza lasciata da vecchi fantasmi.
La mia ombra alla luce all’alba cerca di dimenticare,
trascinando il sangue sacrificato per amore.
mentre miei timpani frantumati
non ricordano il battito del mio cuore.
Cerco cibo
il più gustoso,condito dalla mia Tristezza,
unica fonte
del mio Odio.
© Tutti i diritti riservati
Amore e sangue
Maledetta fame.Io la odio.Non quella nel mondo, no.Non ho la minima intenzione o voglia , di andare tanto oltre…No.No, odio proprio la mia.
Scoppiare in lacrime e singhiozzi infantili solo per una scena di un film.
Ridere senza occhi.Solo con quelle labbra non troppo rosse.
Quel viso di specchio, così graziosamente bravo ad uniformarsi alle circostanze… Ai volti riflessi. Ovvio che piacerà.
Se c’è vento o invece no, a te non cambia nulla. A te che hai bisogno di vedere segni. Di vedere speranze e sogni.
Che ci siano nuvole a coprire il cielo o che non ce ne sia nemmeno una, saprai sempre cosa vorrà dirti.
Una cantilena stonata, ma così stranamente piacevole…Quasi irritante.Ce l’hai sempre in testa. Qualunque cosa tu stia facendo.
Non ne posso più. Non ne posso più lo giuro. Sh…! Segreto… nascosto bene.Si,non lo troveranno mai. Troppo belli e uguali i sorrisi che lo celano.
Ed ho smesso di chiedermi a cosa serva aspettare. A cosa serva sperare. Le speranze sono per i coraggiosi. Quindi basta domande.
Basta simboli e significati nascosti, probabilmente inventati per darsi un senso.
Basta girarsi dalla parte sbagliata per non guardare chi ama.
Eppure…
Qualunque cosa tu faccia, avrai sempre sonno dopo un po’.
Fino a che deciderai di averne tanto da non volerti più svegliare.
Amarezza…quieta. Non ci si pensa troppo.
In fondo, non ha poi così importanza..
No.Sbagliato.L’importanza ce l’ha eccome. Solo che è preferibile ignorarla.
Sono già così tanti i pensieri nella nostra mente,
le domande che ogni mattina ed ogni notte si annidano e scavano dentro di noi.
Perché mai perdersi in tali banali constatazioni?
Non è forse ovvio, cosa ci circondi? Non è palese la ridicolaggine di costoro?
Si, confesso che fa rabbia. Confesso che ne fa ancora di più, perché di errori sulle spalle,
ce ne sono troppi e troppo infantili e stupidi, per poterli permettere…( Almeno, ora non più. )
Piccolezze di ogni giorno, tra cui si nascondono fastidiose spine…
Se solo tutto apparisse, non fosse, ma solo SEMBRASSE per quel che è…Più semplice…facile.
Se solo avessi fatto tutto al contrario…Se solo…fossi, al contrario…
Lei non si era mai sentita se stessa. Non sapeva cosa significasse. Era persa in uno stato di incoscienza che la rendeva schiava.
Non le parole, non i consigli, non i giudizi, riuscivano a risvegliarla.
C’era vita in lei. Tanta da scoppiare. Ma nessuno spiraglio per permetterle di esprimersi.
Lacrime, inutili e banali. Dovute al nulla, ma copiose e prepotenti.
Poi più nulla. Nulla. Nemmeno le parole bastarono più.. Divennero ripetitive e scontate. E lei le odiò come sentiva di odiare molto altro.
Bugie, erano il suo pane. Bugie per sopravvivere, per non uccidere. Rabbia, sopita ma presente, ad avvelenarle l’appetito.
(©A.D.G.)
Tossico,Veleno chiamato Lussuria…
Si posa su un terreno sterile asciutto,
bagnato da lacrime danno la vita sul fiore di un’illusione..
Sento le voci che porta il vento contro il mio orecchio,
mi guardo intorno, non vedo nessuno,
tranne la polvere eterna che mi circonda da tutti i lati.
Mi alzo, io non so nemmeno dove sono…
Cammino verso il lato dove il vento soffia in faccia.
I miei occhi sbarrati nello specchio nel vapore
che si forma vedo un suolo acido perso
in quei tanti miraggi creati dalla mia testa,
prendendo il fulcro da una vita che mi si adatta di più.
Il sole getta raggi sulla schiena che lacerano l’anima
facendomi sanguinare dentro,
mi taglio in due pezzi di grandi dimensioni..
mi trascino verso un labirinto di uscite multiple,
in cui mi perdo come cieca..
Perché è più facile sognare la realtà e cercare
di vivere il sogno dove il nulla scivola tra le mie mani?
Perché non buttare le mie illusioni da una parte qualsiasi,
come faccio con una palla di carta inutile? .
Semplice, perché la realtà è la palla di carta
che impasta pensieri scritti, è quello che riesco
a scarabocchiare con i sogni,
riempiti con le aspettative più desiderate,
e così che mi rendo conto che non c’è,
ma diversamente le linee scritte rimangono,
impastate e suonate in musica in qualche angolo della mente.
è triste sapere che mi trovo nel bel mezzo
di una falsa speranza nascosta tra le dune del deserto,
io insisto e parto da quel terreno senza fine sola a piedi nudi,
e con un orizzonte infinito agli occhi.
Nelle linee di infiniti punti,
desidero costruire lo sfogo di una vita non finita.
Nelle linee composte da ordinate lettere,
descrivere un tempo difficile da passare, tuttavia,
facile da cambiare.
Una volta che ho trovato la mia erba verde,
i miei piedi troveranno sollievo nell’andare avanti
saranno le mie suole,
ciò che solo un terreno sterile mi poteva offrire,
che solo i raggi del sole sulla mia delicata schiena mi ha insegnato..
La vera aspettativa di vita da completare..
anche se devo dissetarmi con il Veleno di una Lussuria antica
e mai completamente conosciuta in tutte le sue arti Tossiche..©
A.D.G.© –
.
Oggi nei miei sogni ti ho visto perduto, ti ho visto in quella deriva di illusioni e speranze, nell’irrequietezza dello sguardo, dove nulla ti spinge più a combattere e ti lasci superare dalle circostanze, rifiutandoti di vivere ancora.♕
|
© Tutti i diritti riservati
QUESTI SONO I MIEI BLOG.
SU LIBERO.
Io e Te non siamo stati più Noi, ma Uno.
E..cosa ne sai tu di quanto abbia peccato io quando hai detto “ora guardami… guardami e fammi vedere quanta voglia hai di me, ma devi solo guardarmi, non devi fare altro”… quando ti ho vista distesa sul pavimento… vestita solo della tua pelle… con le gambe piegate e le ginocchia unite… che dondolavano lentamente da un lato all’altro… e i seni perfetti che seguivano quel dondolio in senso opposto… le braccia tese all’indietro sopra la testa e i capelli sciolti ad accarezzarti il viso lasciando intravedere un sorriso bianchissimo e sornione…. Quanto abbia peccato io nel vedere che in quelle gambe… piegate in quel modo c’era tutto il pudore di una ragazzina, ma quel corpo era da femmina e le tue parole da strega. E quanto ancora di più ho peccato quando mi hai detto “ora voglio” e sali lentamente accarezzandomi
voglio sentire e continuerai a farlo e quando non ne potrò più prendimi così… tenendomi le mani sui fianchi e poi lasciale scivolare lungo la mia schiena… su..
fino alla nuca e poi ancora più su a cercare le mie mani per incrociare le tue dita alle mie…
tenendo la tua bocca incollata alla mia.. per essere… un solo corpo…un solo respiro… un solo amore…”. E in quel peccato sacrale Io e Te non siamo stati più Noi, ma Uno. /—————–(© G.)_____________
|
quanto mi dia piacere..stringermi.. con le tue mani i miei fianchi..
La mia mano
senti il calore delle mie dita,
.
piego le gambe
e lentamente porto
le caviglie verso il tuo torace..
le mie mani iniziano ad accarezzarti,
le sensazioni che sento sono fortissime,
più profondamente,
dal profumo fortissimo, inebriante.
senti la mia voce..che..
ti sussurra all’orecchio..
quanto mi dia piacere..stringermi..
con le tue mani i miei fianchi..
che spingono sempre più velocemente
in una danza d’Amore completa.
(© Da…..A.D.G.)
magis gauderes quod habueras, quam moereres quod amiseras
A volte ti senti come un aratro che spazza sempre lo stesso solco
e pensi che il lavoro sarebbe più morbido se camminassi in compagnia.
A volte rimani coinvolto nella nostalgia di ciò che ti sei lasciato alle spalle e,
proprio mentre l’acqua cerca il suo livello, il tuo sangue si trascina via e ti toglie la memoria.
Guardi le spalle e ricordi i tuoi amici, la
tua vecchia casa, il tuo ieri o quella persona speciale per te.
Puoi maledire la tua decisione di iniziare il viaggio
e ti perderai nel “come sarebbe stato se …”
Altre volte trovi ingiusto il prezzo della tua solitudine
e arrampicarti tra le pieghe del tuo passato
come chi cerca monete nelle tasche di una persona morta.
La tua mente minore inventa ricordi
e fa dialoghi che spiegano tutto:
rispondi alle domande che non hai mai fatto
e chiedi a chi non ha avuto il coraggio di chiedere.
Ma scopri che non c’è una risata che restituisca il perduto,
il pianto o il verde all’adderso.
Ma tu, ricercatore, sei sicuro di aver perso? Fai
attenzione:
non vivi sui ricordi,
ma i ricordi vivono su di te.
Ci sono migliaia di bocche che divorano la forza di cui
hai bisogno per andare avanti.
Ti dico che non c’è niente di sbagliato in
quei sentimenti finché non ti lasci soffocare.
Se questo accade è perché ti stai dimenticando di non ricordare.
Dimmi:
chi ti ricordi quando ti ricordi di te?
Il bambino che correva tra gli alberi?
Il giovane che sognava viaggi lontani?
Cosa eri ieri?
Tutte queste esperienze hanno il marchio del fugace:
sono scritte nella tua memoria come l’ombra
che un uccello in volo lascia sull’acqua.
Ma ricordarsi di sé non significa avere memoria.
La memoria e l’oblio sono funzioni della tua mente minore mentre
il ricordo del sì appartiene all’essere profondo.
Ascolta: non hai rinunciato ad amare per seguire il sentiero,
, tuttavia può sembrare
che seguendo il percorso tu abbia smesso di amare.
Ricorda bene, il cercatore non è qualcosa che ciò che pensi
di aver perso è solo un altro gioco della tua mente
così come i tuoi ricordi emotivi
possono essere solo i riflessi condizionati
e la storia che desideri ardentemente un’invenzione del tuo nulla.
Osserva quanto è curioso:
certe cose entrano nella tua vita quando non ne hai più bisogno.
Arrivano con un ritardo inspiegabile quando la coda della tua illusione si è
già svolta dietro l’angolo.
Un amore troppo grande
e quindi insostenibile per la tua paura dell’amore
non ti assale mai allo stesso tempo della sua luminosità.
Prima ti abbaglia e ti fa sognare in
seguito il desiderio di possederlo nasce in te.
Poi scomparire la tua vita va via.
In realtà sono cose che ti proteggono da se stessi
e ti rendono al sicuro dal rischio della loro presenza,
ecco perché a volte hai la sensazione
che qualcuno bussa troppo tardi alla tua porta.
Fondamentalmente è un atto nascosto di rispetto
e protezione perché l’oggetto
o l’affetto che volevi può tornare a te
ma non al momento del desiderio ma
quando capisci che puoi vivere senza di esso.
Il ricercatore non crede nell’amore eterno ma nell’amore eterno.
Quindi, se ricordi una grande amicizia o un grande amore,
fallo con la delicata gioia degli amici
che non ami con la possessività degli insoddisfatti.
Apri le mani della tua anima e lascia che la tua memoria cammini
come se stessi rilasciando una colomba prigioniera.
Questo ti aiuterà anche a imparare.
Musica..
Un desidero
brutale e violento,
che mi divora il sangue..
suonami la carne… e tutto ciò che desidero..
La luce sta svanendo intorno a me,
l’anima freme!
quando le dita toccano le dita
e placheranno la sete delle labbra infuocate,
morbide,avide,profumate di umori,
e l’anima uscirà dalle rive e tornerà di nuovo alla fonte della musica, dove
l’espirazione sigillerà la bocca … quali parole, se le note sono nude? amore e
passione..senza sciogliere i suoni, verso la cupola del paradiso e sopra … più in
alto! c’è l’ispirazione dei sentimenti… e io sono nata nella musica … hai sentito?
Potrei dirti come …
Potrei dirti come le mie mani saprebbero avvolgere il tuo collo esile
e il mio alito far ondeggiare i tuoi capelli come un mare d’erba..
poteri dirti come le mie mani correrebbero sulla tua pelle calda
come il vento del deserto sulle dune ancora roventi dai morsi del sole..
potrei dirti come le mie labbra scivolerebbero sulle tue carni facendole
rattrappire come la superficie del mare accarezzata dalla tramontana..
potrei dirti come farei piegare le tue reni quando il tuo corpo decide
di non resistermi come i rami e le fronde degli alberi alla brezza della sera..
ma ti dico soltanto ……….. ho voglia di te
ho voglia di tenerti rannicchiata a me dopo aver fatto l’amore e sentire
il tuo respiro e i battiti del tuo cuore che diventano normali.. ©G.
allegra gioia..E..LUI
Mi chiedo e ti chiedo, se il paradiso esiste
e se l’inferno esiste,
e se è possibile che siamo entrambi in entrambi,
quasi allo stesso tempo.
Mi chiedo e ti chiedo,
se è possibile vivere in un sogno mentre sei sveglio,
se più mi sento sveglia,
più i miei piedi si allontanano da terra.
La risposta che cerco nelle tue labbra la
scopro nei tuoi occhi, quando
mi guardano, mi dicono tutto.
E maledico mille volte questa distanza
che passa dalle tue mani alle mie mani,
è allora che penso a te di più, è allora
che ti sogno di più,
quando ti voglio di più.
Mi guardo intorno e non riesco a trovare nulla,
Non vedo nulla che non sia questa distanza,
niente che non sia te e questa distanza.
Mi chiedo e ti chiedo, se posso averti senza averti
e toccare senza toccarti, se è possibile non vederti e guardarti.
Mi chiedo e mi chiedo
se si può morire di dolore ricordando un momento,
o semplicemente abbracciando la tua immagine..
Mentre mi guardo le mie speranze
nella speranza mai di perdere te ,
la speranza che questo sogno
durerà per sempre senza cercare altro.
E maledico ogni secondo
che non è accaduto al tuo fianco,
in ogni momento voglio e non posso,
è quando più ci penso,
è quando più ti desidero.
Mi guardo attorno e non riesco a trovare nulla,
non vedo nulla che non sia questa distanza,
niente che non sia te e questa distanza.
Ti sto cercando in giro.
Mi guardo intorno e non riesco a trovare nulla.
E non trovo nulla, non vedo nulla che non sia questa distanza,
niente che non sia te e questa distanza…©già!
:@gmail.com
già…
Nessuno vede queste ferite invisibili,
righe di ogni esperienza.
Da ogni maledetto silenzio.
Ogni carezza rubata.
Sogni incompleti.
Delusioni e tradimenti che ti schiaffeggiano…
ancorata al suolo come marmo..
mentre i piedi nudi vogliono ballare,
inciampare e continuare ad andare per quella stanza
vuota che a volte è la mia anima.
Nessuno vede le cicatrici..
strappi all’interno mentre si guarda senza capire perché,
aprendo gli occhi, come quando un bambino aspetta risposte,
Nessuno vede la frustrazione nei tuoi occhi,
La tempesta nel tuo oceano mentre stai zitta ad scoltare il silenzio,
in cui è sospesa l’ultima parola.
Ultime accuse interminabili che risuonano nel nostro cervello,
da dove si può ricordare, e ripetono una litania monotona,
mentre si guarda con gli occhi stanchi,
pieni di bui della vita e di mille delusioni.
E si sa, che ci si sente più.. forse più in profondità,
come un solco dell’aratro in terra arida,
dove ci si pone il risultato atteso, sorridendo.. tristemente .
Ascoltate i silenzi, che rendono l’aria tangibile e pesante
premendo i polmoni, come se si annegasse..
una voce masticata dentro ..nell’Anima…
Acqua salata che bagna le ferite ,
così amorevole accuratamente..insistentemente..
Amare confusamente e sbagliare,tra lacrime di polvere all’interno,
e, infine, sempre sopravvive…tornando a bagnare le guance..
trovare i pezzi di un Amore..cercarlo tra i ricordi..
tra carezze e baci per metterli di nuovo insieme
e far volare di nuovo libero il cuore…
E infine, come le acque di pioggia primaverile..
annullare le tempeste e..sorridere,
Che altro si può fare…
Si sorride nascondendo quella sensazione che con forza ribelle
si domina a volte e che difficilmente si riesce a placare.
ti chiama fuori dentro e ti dice di correre,
mentre portano i piedi ad ancorarsi a un asfalto
sempre con la sensazione di esserne avvolta,
e quando si capisce, che la vita non può essere
una attesa senza fine e di rimanere con tante parole nelle bocca…
baci mai dati rimasti nei desideri in aria,
abbracciarsi nella solitudine della propria schiena…
illusioni lasciate abbandonate nei cassetti dei progetti dimenticati.
Da ogni risveglio i tanti sogni che si lasciano morire
in mattinata tra l’aroma del caffè e di raggi di un sole
che uccide le stelle e la luna fuori.
Ci si guarda allo specchio, ci si vede dentro e ti senti..
viva, come chi ha il respiro..
mentre si respira una boccata d’aria nei polmoni
che dona un ritmo più vitale nelle vene,giuro..
che nessuno può fermare.
Perché? non possono..no! nessuno può!.
© A.D.G
Foto © ✯ Gɨσɨα✯
tutte!!!!
e..se..io..
non servono altre parole…
il cielo in una stanza..
Il Cielo in una Stanza..
https://youtu.be/1SINMMNOaRQ
Forti dolori nascondono sotto le curve del corpo.. Attraverso un pezzo di vetro sottile.. Si lascia alle spalle sottili..un solitario AVVISO
Io Leggo e Tu?
:@GMAIL.COM |
Ad occhi chiusi l’Anima che tace..
In un concetto di amore,
in brandelli di un sogno,
un’amica che non capisce
le mie lacrime che squarciano il silenzio
con il loro grido sordo che sono il rumore di fondo,
Fisso lo specchio
anatomia di immagini
che si confondono in un unico grido d’amore e follia.
e affondo il mio Odio nell’anima ,
come la punta di un ferro incandescente,
e sento liberare animo e sensi
che si schiudono al desiderio dell’amore per te,
più grande di quello che è, come uno specchio deformante.
desidero solo che torni da me che sia di nuovo mia,
IO,
perscrutabile anima,
E
io sono certa che, un giorno,
vedrò il suo volto e riuscirò a toccarlo.
© Tutti i diritti riservati
Ti sento scivolare sulla mia pelle fresca
su un letto fatto di spine affilate al freddo e al gelo,
al buio e alla luce su suoli di musica..tutte le mie fantasie..
ti appartengono e come un padrone voglioso
ti addentri negli umori dell’anima lasciando scie profonde
di me e di te.. noi..corpi dentro corpi sospesi tra cervello e mente..
tatto e piacere pregustiamo quella scossa vitale e bruciamo in questa perdizione
che da sempre abbiamo cercato..quando le carezze lasceranno impronte
sulla carne vogliosa quando gli abbracci diventeranno momenti magnifici
in cui il desiderio di baciare sarà infinito quando i tuoi occhi penetreranno
nei miei quando mi dirai amo solo te e voglio solo te.. ti dirò..
Ecco i miei profumi ed i miei odori..ecco la mia pelle e le mie carni..
ecco le mie curve e le mie pieghe..ecco la mia bocca,la mia saliva e la mia gola..
ecco le mie mani vuote ,te le offro per riempirle di te…ecco il mio corpo…
tutto.. completamente…come lo hai desiderato nei tuoi sogni..
Ti offro le mie dita per accarezzare le tue voglie..questa è la mia carne,
queste sono le mie mani piene di amore,di tenerezza, illusione,
carezze, passione, follia,saggezza, sussurri,silenzi, ansia, serenità.. di.. me..
La paura non esisterà più quando ci ameremo intensamente,
quando le nostre anime si saranno unite e non esisterà più nessuno,
ma solo noi amanti,rendendo i sogni più vitali…e non ci sarà più assenza quando
le carni si cercheranno continuamente.. ©
Le ceneri della mia pelle
si perdono nelle terre senza padre
tra i Sentimenti e il Desiderio selvaggio
che soggiorna tra il buio più profondo,
tra i vaghi ricordi dispersi nell’Oblio.
La notte si ciba del volto della luna,
Ladra dei miei sogni,
Odo grida strazianti di Dolore.
la tristezza è terrorizzata da illusioni antagoniste.
Sento Morto in bocca l’ultimo tuo bacio,
sento graffiarmi l’Anima
dal furioso incendio
di una carezza lasciata da vecchi fantasmi.
La mia ombra alla luce all’alba cerca di dimenticare,
trascinando il sangue sacrificato per amore.
mentre miei timpani frantumati
non ricordano il battito del mio cuore.
Cerco cibo
il più gustoso,condito dalla mia Tristezza,
unica fonte
del mio Odio.
© Tutti i diritti riservati
Amore e sangue
Maledetta fame.Io la odio.Non quella nel mondo, no.Non ho la minima intenzione o voglia , di andare tanto oltre…No.No, odio proprio la mia.
Scoppiare in lacrime e singhiozzi infantili solo per una scena di un film.
Ridere senza occhi.Solo con quelle labbra non troppo rosse.
Quel viso di specchio, così graziosamente bravo ad uniformarsi alle circostanze… Ai volti riflessi. Ovvio che piacerà.
Se c’è vento o invece no, a te non cambia nulla. A te che hai bisogno di vedere segni. Di vedere speranze e sogni.
Che ci siano nuvole a coprire il cielo o che non ce ne sia nemmeno una, saprai sempre cosa vorrà dirti.
Una cantilena stonata, ma così stranamente piacevole…Quasi irritante.Ce l’hai sempre in testa. Qualunque cosa tu stia facendo.
Non ne posso più. Non ne posso più lo giuro. Sh…! Segreto… nascosto bene.Si,non lo troveranno mai. Troppo belli e uguali i sorrisi che lo celano.
Ed ho smesso di chiedermi a cosa serva aspettare. A cosa serva sperare. Le speranze sono per i coraggiosi. Quindi basta domande.
Basta simboli e significati nascosti, probabilmente inventati per darsi un senso.
Basta girarsi dalla parte sbagliata per non guardare chi ama.
Eppure…
Qualunque cosa tu faccia, avrai sempre sonno dopo un po’.
Fino a che deciderai di averne tanto da non volerti più svegliare.
Amarezza…quieta. Non ci si pensa troppo.
In fondo, non ha poi così importanza..
No.Sbagliato.L’importanza ce l’ha eccome. Solo che è preferibile ignorarla.
Sono già così tanti i pensieri nella nostra mente,
le domande che ogni mattina ed ogni notte si annidano e scavano dentro di noi.
Perchè mai perdersi in tali banali constatazioni?
Non è forse ovvio, cosa ci circondi? Non è palese la ridicolaggine di costoro?
Si, confesso che fa rabbia. Confesso che ne fa ancora di più, perchè di errori sulle spalle,
ce ne sono troppi e troppo infanitili e stupidi, per poterli permettere…( Almeno, ora non più. )
Piccolezze di ogni giorno, tra cui si nascondono fastidiose spine…
Se solo tutto apparisse, non fosse, ma solo SEMBRASSE per quel che è…Più semplice…facile.
Se solo avessi fatto tutto al contrario…Se solo…fossi, al contrario…
Lei non si era mai sentita se stessa. Non sapeva cosa significasse. Era persa in uno stato di incoscienza che la rendeva schiava.
Non le parole, non i consigli, non i giudizi, riuscivano a risvegliarla.
C’era vita in lei. Tanta da scoppiare. Ma nessuno spiraglio per permetterle di esprimersi.
Lacrime, inutili e banali. Dovute al nulla, ma copiose e prepotenti.
Poi più nulla. Nulla. Nemmeno le parole bastarono più.. Divennero ripetitive e scontate. E lei le odiò come sentiva di odiare molto altro.
Bugie, erano il suo pane. Bugie per sopravvivere, per non uccidere. Rabbia, sopita ma presente, ad avvelenarle l’appetito.
(©A.D.G.)
Tossico,Veleno chiamato Lussuria…
Si posa su un terreno sterile asciutto,
bagnato da lacrime danno la vita sul fiore di un’illusione..
Sento le voci che porta il vento contro il mio orecchio,
mi guardo intorno, non vedo nessuno,
tranne la polvere eterna che mi circonda da tutti i lati.
Mi alzo, io non so nemmeno dove sono…
Cammino verso il lato dove il vento soffia in faccia.
I miei occhi sbarrati nello specchio nel vapore
che si forma vedo un suolo acido perso
in quei tanti miraggi creati dalla mia testa,
prendendo il fulcro da una vita che mi si adatta di più.
Il sole getta raggi sulla schiena che lacerano l’anima
facendomi sanguinare dentro,
mi taglio in due pezzi di grandi dimensioni..
mi trascino verso un labirinto di uscite multiple,
in cui mi perdo come cieca..
Perché è più facile sognare la realtà e cercare
di vivere il sogno dove il nulla scivola tra le mie mani?
Perché non buttare le mie illusioni da una parte qualsiasi,
come faccio con una palla di carta inutile? .
Semplice, perché la realtà è la palla di carta
che impasta pensieri scritti, è quello che riesco
a scarabocchiare con i sogni,
riempiti con le aspettative più desiderate,
e così che mi rendo conto che non c’è,
ma diversamente le linee scritte rimangono,
impastate e suonate in musica in qualche angolo della mente.
è triste sapere che mi trovo nel bel mezzo
di una falsa speranza nascosta tra le dune del deserto,
io insisto e parto da quel terreno senza fine sola a piedi nudi,
e con un orizzonte infinito agli occhi.
Nelle linee di infiniti punti,
desidero costruire lo sfogo di una vita non finita.
Nelle linee composte da ordinate lettere,
descrivere un tempo difficile da passare, tuttavia,
facile da cambiare.
Una volta che ho trovato la mia erba verde,
i miei piedi troveranno sollievo nell’andare avanti
saranno le mie suole,
ciò che solo un terreno sterile mi poteva offrire,
che solo i raggi del sole sulla mia delicata schiena mi ha insegnato..
La vera aspettativa di vita da completare..
anche se devo dissetarmi con il Veleno di una Lussuria antica
e mai completamente conosciuta in tutte le sue arti Tossiche..©
A.D.G.© –
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