Incontro…. e ri-incontro!

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Recentemente e’ venuto a visitare il mio profilo un vecchio amico che non sentivo da tantissimo tempo. Lui fu davvero uno dei primi amici che incontrai qui quando mi iscrissi. Fu un’incontro simpatico e da li’ nacque una bella amicizia. Ricordo ancora quando si divertiva a prendermi in giro dicendomi “che passeggevo …. spesso nei suoi pensieri”. Non fu un’amicizia duratura, un bel giorno ci salutammo e fini’ tutto li’. A distanza di tanto tempo ci siamo rincontrati qui di nuovo, scambiati qualche messaggio e risalutati di nuovo, ognuno per il proprio sentiero. Eppure ogni incontro mi insegna qualcosa: niente finisce mai davvero, tutto torna e ritorna, come un eco risuona e ci richiama … cosi come quell’amico di tanto tempo fa e’ tornato per qualche istante da me!

Mi torna in mente una canzone di Elton John:

“Immagino sia il cerchio della vita, E’ il cerchio della vita amico, E’ il ciclo della vita malgrado le contraddizioni, E’ il ciclo della vita…..”

Un incontro …nel sogno!

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Stanotte ho sognato di fare un incontro. Il sogno raccontato potrebbe sembrare lungo anche se credo sia durato un’istante ma svegliandomi mi ha lasciato sensazioni meravigliose.

Correvo sul versante di una collina verde in fiore, avevo in mano il filo del mio aquilone e mi facevo trasportare dal vento che spingeva l’aquilone verso l’alto. Cosi inseguendo i colori del mio aquilone con gli occhi rivolti verso il cielo mi trovai sulla cima della collina. Non potrei dire se era molto alta ma da li’ potevo vedere il mare. Ecco ero sulla cima della collina e la vista che mi appariva era il mare, un’immensa distesa blu che si confondeva all’orizzonte con il cielo.

E si’ il mio sogno era a colori, a colori intensi, marcati e ben definiti. Il mio aquilone verde, giallo e rosa la collina verde e il mare blu.

In lontananza vidi la figura di una persona in mare che gridava “hei la’ vieni, ti aspetto!” Mi guardai intorno per vedere se c’erano altre persone accanto a me. Ero sola. Dapprima mi dissi che era un’immagine della mia mente, un riflesso di luce che proiettava quella figura, ma la voce si fece sempre piu’ insistente. “Vieni vieni a prendermi!”

Cominciai a dubitare che qualcuno in mare stesse male e avesse bisogno di soccorso. Oddio non che io fossi brava a soccorrere le persone ma bisognava almeno tentare di salvare una vita.

Cosi scesi di corsa lungo il pendio della collina anche andando controvento, mentre il mio aquilone voleva portarmi altrove. Raggiunsi la spiaggia ma non vidi piu’ quella figura in acqua. Udivo ancora l’eco delle sue parole “vieniiiiiiiiiii….. vieeeeeeeeeeniiiiiiiiii” ma nel mare non c’era nessuno.

Un po’ spaventata decisi di entrare in acqua pensando che quella “figura” stesse affogando. Mi tolsi i vestiti ed entrai in acqua come madre natura mi aveva fatto.

Appena il mio corpo entro’ in contatto con l’acqua sensazioni magiche attraversarono la mia pelle, una emozione di benessere e di eccitamento mi invase, le piccole onde accarezzavano il mio seno e qualche pesciolino mi girava intorno incuriosito. Tutto taceva: mi feci cullare dal mare in quel silenzio eterno, chiusi gli occhi,  mentre le mie mani affondarono nelle pieghe nascoste del mio corpo e fu solo piacere.

Il piacere di quando si incontra il mare!

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Incontri virtuali!

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Tra gli incontri di ieri, di oggi e di domani ci sono anche gli incontri reali e quelli virtuali. E gia’ i tempi moderni della tecnologia ed automazione ci hanno fatto scoprire un altro modo di incontrarci che prima non esisteva. Che sia un bene o un male non mi pongo il problema perche’ il bene come il male e’ sempre esistito in ogni cosa, in ogni azione, in ogni persona, e’ esso stesso intrinseco nel mondo. Non possiamo fuggire dal male come non possiamo fare a meno del bene. E cosi ho cercato di cogliere il bene del virtuale e di lasciar andare tutto cio’ che di “male” potrebbe includere un incontro virtuale. Non parlero’ dei vantaggi o degli svantaggi di incontri virtuali, ci sono mille siti che ne parlano, mille esperti che dicono la loro, parlero’ della mia esperienza personale e di cio’ che ho colto di bello da ogni incontro virtuale che ho fatto. Il bello non vuol dire che sia sempre positivo, ma significa anche che ho sofferto tante volte; tuttavia il bello consiste nel fatto che questa e’ la vita e cio’ che mi insegna e’ sempre una lezione che va imparata.

Personalmente ho notato che le persone in un incontro virtuale sono piu’ sincere e si sentono meno giudicate e piu’ comprese. L’incontro reale coinvolge tutti i sensi e fa trasparire, se non si e’ davvero bravi, anche le emozioni che si vorrebbero nascondere mentre in un incontro virtuale ci si sente piu’ rilassati e liberi di parlare di tutto.

Credo nella positivita’ di quegli incontri virtuali nei quali chi si relaziona rimane sempre una persona vera e fedele a se stessa. Gli incontri virtuali piu’ intensi ed emozionanti mi sono proprio accaduti con tali persone.

 

Ho imparato a sognare….

Ho imparato a sognare …….

Quando inizi a capire che sei solo e in mutande,

quando inizi a capire che tutto è più grande

c’ era chi era incapace a sognare, e chi sognava già

Ho imparato a sognare, quando inizi a scoprire

che ogni sogno ti porta più in là

cavalcando aquiloni, oltre muri e confini

ho imparato a sognare da là…..

Tra una botta che prendo e una botta che dò

tra un amico che perdo e un amico che avrò

C’è che ormai che ho imparato a sognare non smetterò!!!

Gli incontri del futuro

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Ho scritto che qui parlero’ degli incontri di ieri, di oggi e di domani. Poi mi sono chiesta ma come faccio a parlare di quegli incontri che accadranno nel futuro?? Sorrido a me stessa e mi dico quelli saranno incontri del mio presente!!!!

E cosi’ mi sono persa nella riflessione di quegli incontri che mi potrebbero accadere nel domani e li ho trovati nei miei sogni. Dio!! Dio quanti incontri “sognati” e da sognare che ho trovato nei miei sogni!

Potrei mai smettere di sognare? o possiamo mai smettere di sognare?

 

Si, proprio cosi’…. un altro incontro!

Ringrazio di cuore per un nuovo contributo che un mio vecchio amico mi ha voluto regalare attraverso la canzone di un cantautore straordinario Francesco Guccini. La canzone “l’incontro” descrive alla perfezione un altro tipo di incontro e ci lascia un’immagine molto bella del tempo …

“cara amica il tempo prende il tempo dà…
noi corriamo sempre in una direzione, ma qual sia e che senso abbia chi lo sa…
restano i sogni senza tempo, le impressioni di un momento,
le luci nel buio di case intraviste da un treno:
siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nella testa e il cuore di simboli pieno…”

Ti ringrazio vivamente per aver arricchito il mio blog con il tuo “intervento”, sappi che sarai sempre il benvenuto come lo sei sempre stato.

Grazie! 🙂

 

I “non” incontri!

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Ebbene si ci sono anche i “non” incontri. Che tristezza! Ieri camminavo in un vicolo della citta’ tra palazzi antichi e negozi che conservano ancora l’odore di umido e di muffa ma che pure vendono cose cosi rare che neanche nei mercati delle pulci si trovano piu’.

Mentre camminavo mi soffermavo a guardare le persone che mi passavano accanto e cercavo di leggere i loro volti; che tristezza! non c’era un viso sereno sembrava che tutti avessero una preoccupazione, una angoscia, una paura. Cercavo di incontrare il loro sguardo per dire semplicemente “buongiorno” ma loro  mi camminavano accanto come se quasi non ci fossi.  Sembravano fantasmi vestiti da persone.

Appena uscita dal vicolo mi trovai in una piazza alzai gli occhi e guardai al cielo e allora li’ tra qualche nuovola che lentamente si muoveva intravidi mille volti che mi sorridevano. Incontrai il cielo!

 

Cosa e’ un incontro!

Qualche giorno fa ho scritto qualcosa su cosa io intendo per “incontro”. Tuttavia, come dissi in precedenza, l’incontro puo’ assumere mille sfaccettature a seconda di ognuno di noi. Poiche’ e’ un insieme di sensazioni, emozioni, vibrazioni, ognuno di noi le vive a modo suo e se tutti noi dovessimo metterle per iscritto, credo, che nascerebbe un bellissimo libro di poesie.

Un amico di vecchia data ha voluto contribuire ad arricchire il mio blog con la sua “interpretazione” dell’ incontro e con grande piacere oggi desidero condividere la sua “idea”.

 L’incontro …                                                                                                                                   … un raggio di luce all’improvviso                                                                               dentro un bosco ombroso ….                                                                                       fermarsi per goderne, ahimè non serve …                                                                         sarà lui da solo a scomparire…                                                                                                 e lei con lui …

Grazie di cuore per il Tuo contributo e per continuare ad essermi amico anche ci sentiamo raramente: so che ci sei per me come io ci sono per te!

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“e allora si manifesta…”

E allora viviamoci l’Incontro il piu’ intensamente possibile!

   …..” e allora l’ignoto si manifesta                                                                                                e il nostro universo cambia rotta                                                                                           c’e’ sempre un filo conduttore                                                                                               dietro ogni nuovo incontro….”  ~Paulo Coehlo ~

 

Incontro … sulla panchina!

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Avevo un cane di media statura al quale ero molto affezionata. Me ne prendevo spesso cura anche se altri in casa se ne occupavano di piu’. Il mio compito era di portalo “a spasso” come si diceva. Cosi’ uscivamo insieme piu’ o meno alla stessa ora e facevamo lunghe passeggiate nel parco.

Nel primo pomeriggio ero solita portarlo lungo il fiume Tamigi e mentre lui si divertiva ad annusare foglie e tronchi io mi sedevo su una panchina. Un giorno si sedette accanto a me un giovane, anche lui con il suo cane. Il mio ed il suo cane fecero presto amicizia con l’unica differenza che il suo cane era molto anziano. Su quella panchina fu di nuovo “incontro”. L’incontro di due persone che non si conoscevano, che regolarmente si incontravano alla stessa ora e che chiacchieravano del “niente”. Eppure c’era un’atmosfera di incanto che mi avvolgeva quando seduta su quella panchina lo aspettavo. Ci incontrammo per mesi su quella panchina pur rimanendo estranei l’uno all’altra. Eppure ogni volta che si alzava per andarsene io rimanevo ancora li’ in quei pochi minuti  con il mio pensiero che vagava nei meandri nascosti del piacere fisico. Il pensiero di lui mi portava a fantasie di attrazione verso il suo corpo, mi solleticava desideri mentali ed accendeva sensazioni fisiche che non gli avrei mai potuto confidare.

Mi stupivo di me stessa e per me stessa: lui era un  “estraneo” per me, eppure mi faceva star bene, cosi bene da avvertire una sensazione di benessere quando stavo con lui, una sensazione che mi spingeva a sognare fantasie erotiche che lui neanche avrebbe mai immaginato.

Dopo una decina di mesi lui non venne piu’ su quella panchina forse il suo cane, essendo molto anziano, se ne era andato.

 

Incontro …fotografico!

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Erano giorni che non aprivo la cassetta postale. E’ raro che riceva lettere oggigiorno; comunicazioni, bollette, avvisi, informazioni mi giungono automaticamente tramite cellulare o computer. Cosi ricevere una lettera postale e’ davvero una grande sorpresa.

Apro la cassetta postale e vi trovo una busta bianca con un indirizzo scritto a mano dai caratteri femminili, arrotondati, marcati e leggermente inclinati verso destra. Sono eccitata e invasa da una curiosita’ che non avvertivo da tanto tempo. Chi mi scrive?? Apro con una certa delicatezza la busta e trovo due foto e un piccolo biglietto. La prima foto ritrae una giovane donna in abito da sposa con accanto un bel giovane in abito blu. Un ragazzo distinto e simpatico. Ancora non riesco a ricordare chi sia lei. Poi vedo la seconda foto: sono io con una bimbetta di quattro anni in braccio. Ohhh Dio!!! si si adesso ricordo!!! Ricordo quando all’eta’ di 20 anni ho fatto la baby sitter per circa due anni e lei quella bimbetta era Carlotta, la mia dolcissima Carlotta! Allora aveva 4 anni e sono stata con lei fino a quando ha iniziato la scuola elementare. Oggi mi scrive un breve ma dolcissimo biglietto:

“Il ricordo di te mi accompagna sempre e spero di essere una brava futura mamma e di assistere i miei figli nello stesso modo in cui tu hai trattato me.”

E’ stato un “incontro” speciale questa mattina… nel quale mi sono persa nella magia di quei momenti gioiosi che ho vissuto con la mia Carlotta, ora divenuta donna, sposa e futura madre!

Due domande!

Mi hanno chiesto: “tu parli tanto di incontri ma che cosa davvero intendi per “incontro”?”

Ebbene chiarisco subito questa parola che potrebbe avere mille interpretazioni. Per me significa “incrociare” qualcuno, o qualcuna o qualcosa. Ecco una sorta di “incidente fisico o virtuale” uno “scontro” una  “collisione” (non certo mortale he he… a volte fin troppo piacevole, 😉 ….). L’incontro per me e’ dunque l’atto di incrociarsi, di scontrarsi, di intrecciare menti diverse tra loro e  se poi l’incontro si fa speciale persino di “annodare” anime e cuori.

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Ma ancora mi si chiede “e se poi l’incontro finisce”?

Certo anche voi avete ragione io parlo della bellezza di un incontro che nasce,  ma l’incontro puo’ avere anche una fine e potrebbe lasciare  un vuoto incolmabile, un senso di tristezza profonda, e allora le parole di un autore che stimo molto, Antoine de Saint-Exupéry, ci vengono in aiuto.

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Bella domanda!

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Oggi mi hanno scritto un messaggio e mi hanno chiesto: perche’ certi incontri  durano nel tempo e certi incontri svaniscono nello stesso istante che accadano? Onestamente non saprei dare una risposta completa potrei solo dire, per mia esperienza, che da certi incontri si sentono vibrazioni ed emozioni che ci portano a viverle insieme sulla stessa lunghezza d’onda. E quando tutto questo accade diventa un incontro di magia.