Chissa’ quanti films abbiamo gia’ visto dove gli attori sbirciano dalla finestra??? Tuttavia il mio incontro dalla finestra non accade esattamente cosi’.
Una mattina di novembre mi affacciai alla finestra e vidi in quell’istante un uomo uscire dalla macchina appena parcheggiata. Non l’avevo mai notato prima di allora, anche se supponevo fosse un vicino di casa.
Era un bell’uomo, un bel tipo, quel tipo d’uomo che dici “wow” proprio come piace a me: sui 45-50 anni circa, con capelli brizzolati, lunghi e legati a coda. Quel classico tipo d’uomo che voleva attirare l’attenzione e che in qualche modo ci riusciva.
Presa quasi da una “malattia ossessiva”, tutte le mattine mi affacciavo per vederlo e l’idea di elaborare una strategia per conoscerlo, magari adottando una scusa banale come vicina di casa, divenne lentamente un chiodo fisso.
Il mistero che lui emanava guardandolo dalla finestra mi tormentava. Dovevo ad ogni costo conoscerlo. Scoprii che aveva un cane che portava a spasso regolarmente nel tardo pomeriggio. Ecco fu allora che mi si presento’ l’occasione. Una scusa banale e l’incontro accade.
Un ciao, due misere parole senza entusiasmo, un lamentarsi che la vita e’ insopportabile, la mancanza di un sorriso, un tono di voce privo di emozione, quel vuoto che i suoi occhi proiettavano sui miei, quelle labbra che a malapena si socchiudevano, le mani non curate, quella camminata senza grinta… dioooo mi domandavo ma dove avevo visto tutto quel suo fascino?
Purtroppo fu una grande delusione, i sogni che avevo costruito intorno a lui non corrispondevano alla realta’ si rivelo’ presto un tipo anonimo senza spirito, terribilmente malinconico e con un’animo cosi grigio piu’ grigio dei suoi capelli. Persino il cane era diventato “grigio” come il suo padrone.
Mi accorsi che l’apparenza fisica e la bellezza esteriore perdono il loro fascino se dietro non c’e’ sostanza!