Un incontro…. nel giorno di S. Valentino!

“………si dice che l’AMORE e’ cieco, ma l’AMICIZIA no! grazie per essere una parte della mia vita, che sia una Ragione o una Stagione o tutta una Vita”

Perche’ il giorno di San Valentino sia un’altra occasione per celebrare e rinnovare l’importanza di una amicizia fondata su valori di affetto, comprensione, empatia e tolleranza! Un grazie a tutti Voi che, giorno dopo giorno, mi dimostrate simpatia, partecipazione e amicizia! Un sorriso!

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Un incontro… con la mia “collega”!

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Eravamo colleghe da qualche anno, ma sin dal primo giorno che ci avevano presentate,  diventammo amiche. Essere anche amiche, oltre che colleghe, era stata una fortuna davvero miracolosa per me.

Tra di noi non c’era invidia, ognuna di noi faceva il proprio lavoro e non entravamo in competizione l’un l’altra. Stavamo bene insieme, e regolarmente andavamo a pranzo insieme, e la sera spesso uscivamo per andarci a divertire. Anche i nostri gusti in fatto di uomini erano diversi per cui anche in quel “campo” non si creavano rivalita’.

Vedevo in lei la bellezza di una donna semplice e cercavo di “imparare” da lei, di apprendere la sua grazia, i suoi pensieri “puliti”, la sua maturita’ nell’accettare la vita, la sua pazza idea di liberta’ che riusciva tuttavia ad incanalare in una societa’ fatta di “schiavi”.

Una domenica mi citofono’ e si presento’ con un bel cestino che conteneva una piccola pianta di gardenia. Fui sorpresa per quella visita imprevista e per il dono che mi aveva portato. Mi disse che doveva comunicarmi una cosa molto importante gia’ pianificata a lungo in precedenza ma di cui non aveva il coraggio di parlarmene per non rattristarmi qualora poi non fosse giunta a termine. Ero sempre piu’ incuriosita da cosa mai poteva dirmi e cosi attesi che lei si accomodasse sul divano mentre le preparavo un the caldo.

All’improvviso mi disse che l’indomani sarebbe partita per Chicago. ” Mi hanno assunta presso un’agenzia alla quale avevo fatto domanda qualche mese prima.” Mi svelo’ tutta d’un fiato. Rimasi di stucco solo pensando all’idea che il giorno dopo non l’avrei ritrovata alla solita scrivania in ufficio. Non riuscii a rispondere subito e non volevo neanche farmi vedere dispiaciuta anche se il mio cuore stava gia’ piangendo. Lei mi guardo’,  mi venne vicino e mi abbraccio’. “Non dire niente” mi sussurro’ “so cosa provi anch’io lo sto provando ma sappi che avevo bisogno di un cambiamento. Non credo che trovero’ aria di liberta’ li’,  ma un cambiamento mi fara’ bene.”

Il the si stava raffreddando mentre noi ancora abbracciate stavamo piangendo. Piangemmo a lungo per poi scoppiare in una fragorosa risata. E gia’ la vita andava presa con le sue mille ed imprevedibili sorprese!

Oggi ho ancora la sua piantina che si e’ fatta grande! L’ho travasata in un grande vaso e due volte l’anno mi regala meravigliosi fiori bianchi. So che la mia cara amica mi parla attraverso i fiori, attraverso il loro profumo intenso e inebriante, attraverso le foglie lucide e brillanti attraverso i rami che si estendono verso la luce come se mi abbracciassero.

Un giorno per curiosita’ andai a leggere la simbologia del fiore gardenia e lessi che e’ anche il fiore dell’amicizia eterna e che in termini “energetici” dissipa pensieri e sentimenti negativi. Sento nella fragranza avvolgente dei suoi petali la mia anima manifestarsi.

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Un incontro….. un incontro con L.!!

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Caro, carissimo L, ti scrivo questa lettera per confrontarmi con te sul tema Tempo/Sesso, ma prima di farlo desidero ringraziarti di cuore per la bella canzone di Vasco Rossi “Albachiara” che mi hai dedicato. Tu sai quanto io ami la musica e questo omaggio mi ha riempito il cuore di gioia!

Bene torniamo a noi. Mi rieccheggiano ancora le tue parole: “subito, ricorda che il tempo scorre veloce…!” E i tuoi dubbi sul sesso dopo gli anni 50.

Certo caro L. non posso dirti come sara’ il sesso dopo i tuoi 50 anni perche’ e’ un passaggio estremamente soggettivo. Ognuno ci passa attraverso in modo diverso cosi come il tempo stesso lascia su ognuno di noi segni differenti.

Eppure L. sai una cosa?

Mi sta venendo in mente quando a tempi della scuola  imparavo che i Greci distinguevano due “tempi”: Cronos e Kairos. A quel tempo, in cui tendevo ad imparare tutto a pappagallo, non percepivo la differenza sottile ma importante tra i due.

Cronos e’ il tempo che scorre e’ il tempo che vediamo segnato sull’orologio e’ il tempo degli appuntamenti, delle scadenze, degli impegni da portare a termine. Tuttavia non e’ un tempo uguale per tutti. Pensa solo L. a coloro che vivono a New York 6 ore indietro a noi  e coloro che abitano in India 4 ore piu’ tardi rispetto a noi. Cosi, L.  il tempo e’ relativo, ma come dici giustamente tu “scorre”…. si L. scorre!!!

La stessa cosa vale per il sesso e sui tuoi dubbi di come affronterai il sesso tra pochi mesi compiendo 50 anni. Il sesso a 20 anni con gli ormoni al massimo risulta diverso da quello che potrebbe essere a 50 o a 60 anche se vissuto individualmente.

Eppure, come dicevano i Greci, esiste anche un altro “tempo” Kairos il tempo interiore. Kairos era per i Greci il tempo giusto al momento giusto.

Cosi’  mio carissimo L. evvero che fa paura il tempo quando scorre ma noi possiamo gestirlo sapendo che c’e’ anche un tempo “interiore” c’e’ Kairos!

E’ il tempo della meditazione, della solitudine, dell’intimita’ e’ il tempo del mondo interiore che riduce la banalita’, la superficialita’, la frettolosita’ figlie del tempo “crono-logico” (Cronos). E allora c’e’ tempo per tutto!

La stessa cosa vale per il sesso che se anche non sara’ piu’ il sesso passionale, lascivo, voluttuoso, conturbante dei nostri 20 anni sara’ sempre possibile vivere e sperimentare un sesso nuovo dopo i 50 anni,  e l’amplesso con l’amata si arricchira’ di un sentimento coinvolgente, di una confidenza sincera, di una nuova intimita’ erotica,  e di una  profonda consapevolezza interiore.

Ancora un grazie, dal profondo del mio cuore, per l’omaggio musicale!

 

 

 

Un incontro…. oltre le rive!

…….finche’ ho sentito la mia voce da bambina…uh uh uh uh uh uh uh uh !!!!!!

 

“Oltre le rive” e’ dedicata a Victoria_ignis  come segno di ringraziamento da parte mia per la Sua presenza e il Suo costante impegno che svolge nell’arricchire il Suo blog. Un blog ricco di informazioni e soprattutto di  incoraggiamento a “risvegliarci” dal metaforico sonno o sogno nel quale spesso ci troviamo o cadiamo intrappolati. Grazie per le parole e gli stimoli, che attraverso i tuoi posts, offri a tutti noi della community,  invitandoci a seguire un percorso di vita piu’ consono a chi noi siamo. Un sorriso!

 

Un incontro… la scatola dei ricordi!

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Non aprivo quel cassetto da tanto tempo. Era diffettoso.  Venne il falegname ed lo aggiusto’ . Era l’ultimo di cinque cassetti che non potevo aprire. Adesso potevo curiosare un po’ e vedere che cosa avessi mai messo in quel cassetto ormai da tempo in disuso.

Carte, documenti, pratiche vecchie mai completate, fogli persino ingialliti, lettere, alcune mai spedite, e poi una scatola. Perche’ c’era una scatola? “Conteneva forse cose segrete?” pensai tra me e me.

La tirai fuori con accuratezza e seduta per terra decisi di aprirla. Ohh! quanti bei ricordi erano conservati li’: biglietti del cinema, foglietti arrotolati con le formule matematiche che si usava passare da un banco all’altro nei compiti in classe, petali di rosa rinsecchiti, sagome di cartoncini a forma di cuore, campioncini di profumo invecchiati e poi con grande mia sorpresa: gli orecchini!

Ohhh quegli orecchini che avevo cercato per anni e che credevo di aver perso!

Non erano orecchini estremamente pregiati; erano laccati d’argento con tre catenelle  di differente lunghezza che pendevano. Molto semplici a dire il vero ma ai quali ero legata affettivamente.

Me li aveva regalati un uomo affascinante per il quale avevo perso la testa. Ebbi una storia con lui. Una bella storia intensa, passionale, ma fu una storia “mutilata”, incompleta. C’era solo attrazione fisica da parte di tutte e due ma niente di piu’ di quello.

A quel tempo il pronunciare il suo nome eccitava i miei sensi e risentivo, anche in sua assenza, i suoi baci in circolo sulla mia pelle, e poi quel contatto di corpo a corpo che precedeva il piacere profondo. Sensazioni allo stato puro!

Persi tutte e due nell’attrazione reciproca ci amavamo come due pazzi incoscenti ma quando poi si passava a ragionare sulla vita avevamo vedute totalmente opposte. Come questo era possibile? Credevo di essermi innamorata di quell’uomo per la grande intesa sessuale che condividevamo ma, quando si usciva da quella “dimensione” tornavamo ad essere due estranei con due caratteri incompatibili. Come era possibile tutto questo. Era davvero Amore??

La storia non duro’ a lungo anche se fisicamente non potevamo fare a meno l’uno dell’altra tuttavia persino una cena diventava oggetto di litigio.

Possibile mi domandavo allora, e forse ancora oggi,  me lo chiedo, possibile che la compatibilita’ sessuale non possa colmare quella caratteriale?

E adesso mi domando invece puo’ quella caratteriale colmare quella sessuale? O le due sfere debbono rimanere totalmente separate?

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