Un incontro…. con un brano musicale!

In una serata ventosa mentre ascoltavo una serie di brani musicali “incontrai” questo pezzo musicale che mi fece battere il cuore a mille. “Perche’?” mi chiesi sorpresa.

Lo riascoltai varie volte chiedendomi quali corde avesse fatto vibrare in me.

“Sfide, tentativi, doveri, la vita in se’ stessa. Se stai fermo ti stancherai e sara’ faticoso muoverti di nuovo. Tu hai intenzione di muoverti o di rinunciarci? Tua e’ la scelta. Il successo e’ gia’ dentro di te, dentro le tue capacita’, devi solo metterlo in pratica. Segui la tua strada. Follow the road!”

Il brano musicale in apertura “lancia” queste poche frasi.

E la mia mente insieme alla musica incomincio’ a viaggiare lungo il percorso della mia vita. Mi domandavo se avevo seguito il mio “sentiero” e se avevo realizzato qualcosa davvero.

Avevo timore di dover  ammettere a me stessa gli errori, le insicurezze, le paure, i pianti e preferii pensare alle cose belle che mi erano accadute, ai ricordi allegri che conservavo segretamente e alle esperienze positive. Ma ancora questa musica incalzante nel suo ritmo mi spinse a guardare oltre, a guardarmi dentro.

Ed ecco  allora che vidi una  bimbetta che si arrampicava su per una salita ripida. “Diooo che fatica e’ stato salire quel sentiero” dicevo a me stessa rivivendo quelle sensazioni di impotenza. Era un sentiero che si presentava sempre tortuoso e pieno di buche. Quante volte ero caduta, sbucciata le ginocchia e rialzata.

Il volume della musica si innalza raggiungendo il  culmine.

Ed ecco allora che rivedi, me la ragazza  adolescente, ingenua e fiduciosa, aperta alla vita ma il sentiero davanti ai miei occhi si allungava pieno di tranelli ed incognite. L’attivita’ sportiva non era mai un momento di relax ma una competizione. E nei pochi momenti di liberta’ non c’era  il sole ma pioveva, pioveva ed io mi impantavo nelle pozzanghere, gli stivali ricoperti di fango e i capelli grondanti di pioggia.

Ma poi, si, si, qualche piccolo successo, il vedere la vetta vicina ma sapere che il viaggio era ancora lungo che altre onde di vento e tormenta avrebbero investito la mia strada. Fin quando mi hanno fatto sentire per la prima volta donna e allora il sentiero fu condiviso e la risalita meno faticosa.

Tuttavia alla fine era ancora piu’ faticoso seguire le impronte di qualcuno in cambio di  protezione sicurezza. Sopraggiunse finalmente la consapevolezza che  il viaggio era solo mio  e che solo io potevo “follow my road”!

E cosi’ oggi ho imparato a non camminare piu’ ma  a “passeggiare” sul mio sentiero: raggirando le curve strette, facendo attenzione a non calpestare formiche e insetti e respirando a pieni polmoni la natura.

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Un incontro….con la Pasqua!

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Vorrei condividere con tutti Voi questo periodo festivo che ci sorprende con una natura in bocciolo, con i profumi della peonia e delle azalee colorate, con il cinguettio vivace degli uccelli. Auguro a tutti i membri della comunitá ed in particolar modo a tutti coloro che mi seguono una Pasqua serena. Ai miei amici dedico un caloroso abbraccio per la pazienza, e il tempo che mi hanno mostrato e  che continuano  a regalarmi una vita sempre in “festa” con la loro presenza e partecipazione! Un sorriso d’auguri a tutti!

Un incontro… con mio figlio!

Dedicato a mio figlio che mi ha insegnato tante cose che non avrei mai immaginato potessi fare, dire o dimostrare. Lui ha tirato fuori il meglio di me!

E’ anche dedicato a tutti quei padri che di fronte all’addio, avranno la forza di incoraggiare il  proprio figlio,  con la valigia in mano;  a quei padri che saranno capaci di dire con un sorriso pieno a propri figli in partenza “diventerai un uomo migliore di me!”

E’ dedicato soprattutto a tutti quei figli giovani che hanno ancora il coraggio di affrontare con audacia e fiducia  la vita con solo le loro forze senza arrendersi. A tutti coloro che iniziano da domani un nuovo viaggio, una nuova esperienza lontano da casa. Va’ a loro tutta la mia stima, affetto, incoraggiamento morale e apprezzamento per affrontare un tale “salto” apparentemente nel “vuoto” ma che si rivelera’ una crescita in maturita’ e consapevolezza.

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Un incontro… con un amico di vecchia data!

 

campo-tulipani-arese-milanoAprile! Il mese della primavera, quando la si sente nel profumo dei fiori, la si vede nei colori dei petali che sbocciano, la si percepisce sulla pelle: quei primi di raggi di sole che scaldano ed anticipano l’estate che verra’. La si sente nel cinguettio irrequieto degli uccelli che preparano il nido, la si sente nei tuoni fragorosi e nello scroscio della pioggia che dopo qualche minuto fa uscire l’arcobaleno. La primavera si sente come risveglio e come nuove emozioni. Avevo dedicato quest’anno alla natura e qualche giorno fa ho ricevuto a sorpresa delle belle foto di “tulipani” che un amico di vecchia data, che si diletta a fotografare la natura, conoscendo il mio interesse, mi ha mandato per posta.

Un campo di tulipani colorati!

Chissa’ se sapeva o si ricordava che era il mio fiore preferito? E’ vero tra tutti i fiori, quello che prediligo, per forma, dimensioni e semplicita’ e’ proprio il tulipano.  Le sue foto sono state un bel regalo di primavera e anche un modo di ritrovare un amico che conosco da tanti anni ma che non ci sentiamo regolarmente. A volte impegni di lavoro, ufficio, casa, famiglia e figli ci allontanano un po’.

La natura con tutte le sue forme e in tutte le sue forme apre il cuore e fa avvicinare le persone: basta infatti un fiore per sentirci di nuovo amate, comprese, accettate. Ringrazio il mio amico per il gesto carino e delicato che ha saputo regalarmi inviandomi le sue foto sui tulipani.

Il significato dei fiori dice:

“Tulipani rosa – simbolo di attenzione ma anche di buono auspicio, particolarmente indicati da regalare ad una persona a cui si vuole dimostrare affetto come un amico o un parente.”

Un grazie dal profondo del mio cuore!

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