Un incontro… con un sogno/incubo!!

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Quando un sogno si trasforma in un incubo!

Mi trovavo in alto mare, in pieno mare aperto, su una piccola barchetta. Il mare era calmo e mi dondolava dolcemente. Non sapevo guidare una barca, ma in quel momento non mi importava, stavo bene dove mi trovavo, e non avevo pensieri di cosa o su cosa sarebbe potuto succedere. Ero distesa e cio’ che i miei occhi potevano vedere era solo l’azzurro del cielo e qualche nuvoletta che, di tanto in tanto, faceva capolino.  La mia mano era dentro il mare come se la tenessi li per sicurezza, per non perdere il contatto con il reale, come se il mare mi proteggesse mentre quel cielo infinito mi stava ipnotizzando. Un sogno dentro il sogno. Stavo sognando dentro il mio stesso sogno. Vedevo il mio corpo semi nudo, totalmente rilassato, il petto che ad ogni respiro saliva e scendeva. L’odore del sale marino mi inebriava e sentivo le mie membra dissolversi fin quando  mi apparve la figura di  un uomo che  mi disse “Vieni seguimi!”.

Sentii il mio corpo reagire di nuovo, il mio viso contrarsi in un sorriso che quasi sfiorava la risata e dissi: “Ma non siamo mica come Gesu’ che fu capace di camminare sulle acque”. L’attrazione era troppo forte mi sentii calamitata verso di lui e la mia mano incontro’ la sua. Il mare non c’era piu’ al suo posto  mi ritrovai in una grotta. La grotta era di tipo calcareo con una piccola laguna e una cavita’ dove ardeva un fuoco acceso.

Mi trovai tra le sue braccia, avvinghiati, con i nostri corpi intrecciati che si rotolavano appassionatamente su un cumulo di paglia. “Chi sei, chi sei” sussurravo a me stessa senza riuscire a vederne il volto. Il suo viso era sempre nascosto tra le pieghe della mia pelle. Sentivo il suo profumo di uomo, percepivo il suo desiderio carnale che alimentava la mia voglia. Le emozioni che percepivo non riuscivo piu’ gestirle. Mi giravo nel letto agitata,  con le mie mani che salivano e scendevano lungo i miei fianchi mentre il mio corpo ansimava. I suoi baci erano insistenti, voraci, senza sosta, l’uno richiamava l’altro.  Tuttavia un odore di bruciato ci stava soffocando; la paglia sulla quale giacevamo innamorati aveva preso fuoco e i nostri corpi stavano lentamente bruciando come su un rogo. Non avevamo scampo! Tutto prese fuoco in quella grotta e tutto spari’ nel nulla come mai fosse accaduto.

Mi sveglio di soprassalto sconvolta  e mi chiedo dov’e’ la mia barchetta, dove’e’  il mio mare calmo?

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