Un incontro… con il pesce mandarino!!

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Quando i “vorrei” diventano “voglio”, quando i “dovrei” diventano “devo”, quando i “prima o poi” diventano “adesso”, allora, e solo allora, i desideri iniziano a trasformarsi in realta’. ~ Anthony Robbins ~

Ho conosciuto il mare sin da quando ero neonata. Essendo nata in un mese estivo fui subito portata al mare e gia’ dall’ora incominciai a respirare lo iodio, la salsedine, il profumo delle onde. Sono dunque cresciuta non vicino al mare, ma l’ho frequentato regolarmente ogni estate per svariati mesi. Il pediatra diceva che faceva bene ai bambini l’aria di mare per la tiroide e la crescita.

Fu cosi che il mare divenne il mio primo amico e la gioia che provavo nel bagnarmi i piedi era qualcosa di davvero eccitante. Imparai presto a nuotare, tuttavia il mio desiderio di andare sotto l’acqua con il boccale si trasformo’ in una  traumatizzante esperienza. Da quel momento a causa dello schock persi la volonta’ di affrontare il mare sia in apnea che con le bombole. Cosi il mio eterno sogno di esplorare i fondali marini, di perdermi negli abissi piu’ profondi o, di raggiungere la barriera corallina fu messo definitivamente nel cassetto.

Tuttavia quel sogno nel cassetto mi rendeva incompleta come se mi fosse mancato qualcosa,  era come se avessi  soppresso e represso una parte di me solo per pura paura ed insicurezza. E’ facile dirlo a parole, ma non e’ facile in pratica superare i traumi infantili ed io  mi rendevo conto perfettamente dei miei limiti. Mi rassegnai fin quando  una bella mattina mi sono svegliata con una grande idea:

comparmi un acquario.

Ho cosi’ alla fine allestito  un acquario in casa. Desideravo ricreare un ambiente simile alla barriera corallina e cosi ho acquistato  varie rocce vive, un substrato di sabbia, qualche pianta acquatica da poter ospitare i miei pesciolini di provenienza australiana. Ho scelto per cominciare una sola qualita’ di pesce essendo alle prime armi. Ho scelto il pesce mandarino considerato uno dei pesci preferiti per chi e’ principante di acquari come me.  E’ un pesce resistente alle malattie, esteticamente molto variopinto, e soprattutto pacifico e tranquillo che non da’ grossi problemi.

Ed cco qui il mio sogno avverarsi in “casa”. Certo  pur sempre  il “surrogato” di un “sogno antico” ma almeno realizzato entro i limiti delle mie paure.

So che non sara’ facile gestire un acquario perche’ richiede impegno costante, dedizione quotidiana, cure giornaliere. E’  una sfida, e soprattutto una responsabilita’ verso esseri anche loro umani e bisognosi di attenzioni. Sara’ una bella impresa affrontarla: cercare di capire le esigenze dei pesciolini, seguirli nella loro riproduzione, ma devo dire la verita’, che ogni volta che mi soffermo a guardare il mio acquario sono come ipnotizzata ed affascinata. I pesciolini mi ricompensano di tutto il lavoro richiesto e, nel seguire i loro movimenti che sembrano danze amorose, mi incanto.  Sento di essere li’ tra loro, tra quelle acque marine, tra quei nascondigli di sabbia, accarezzata dalle loro code che si divertono a passare tra le pieghe della mia pelle per dirmi che siamo diventati amici!

A volte anche i sogni si realizzano al di la’ di come li avevamo sognati!

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