Un incontro…. con Saverio!!

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Non so se dipende dall’eta’ che avanza o dai pensieri che spesso affollano la mia mente, ma qualche volta mi trovo ad essere distratta senza accorgermene, proprio come e’ successo oggi alla fermata del semaforo. Attendevo con pazienza il verde per attraversare quando, non so come,  spinta da una forza piu’ forte di me passo con il segnale rosso. Una macchina frena inchiodando a pochi passi da me e un autista urlando esce investendomi con parole poco gentili. Io non realizzo di essere passata con il rosso e, tanto meno, mi rendo conto del rischio che stavo correndo.

Reagisco con un tale mutismo che meraviglia persino me stessa. L’autista mi accompagna sul marciapiede accosta la macchina e mi chiede se sto bene. Sorrido e lo ringrazio e guardandolo ancora una volta, in uno stato di catalessi. All’improvviso un lampo di memoria:  lo riconosco!

Un viso “antico”, un viso, oggi, leggermente piu’ gonfio con qualche ruga intorno agli occhi e alla bocca e contornato da una barba marmoreggiata di bianco. Gli chiedo all’improvviso, ma tu sei Saverio? Lui mi guarda a sua volta sorpreso e intento a comparare il mio volto con quelli archiviati nella sua memoria. “Si sono Saverio e tu sei?”

Sorrido per confermargli la risposta, e allora lui mi abbraccia con un fare fin troppo confidenziale e  mi dice “che bello che ti ho ritrovata!!” Anche io sono molto sorpresa e soprattutto di averlo incontrato di nuovo in un paese differente da quello in cui ci eravamo conosciuti tanto tempo fa.  I nostri incontri tuttavia erano sempre un po strani e buffi.

Lui faceva allora  e continua a fare il tassista. La prima volta lo incontrai ai fori imperiali a Roma quando al volo riuscii a fermare il primo taxi che vidi. Lui mi accompagno’ a casa e poiche’ avevo vari pacchetti ne dimenticai uno sul suo taxi. Al momento non mi accorsi di averne lasciato uno, ma piu’ tardi me ne resi conto e, pur tentando di mettermi in contatto con il centro taxi spiegando la faccenda, non risolsi il problema.

Ma Saverio fu cosi gentile di ritornare una sera e di consegnarmi il pacchetto. Fu cosi che la nostra breve storia incomincio’. Saverio era un tipo molto passionale, emotivo, e si infuocava facilmente nel bene e nel male. Aveva un carattere istintivo, impulsivo, tuttavia si faceva  adorare con i suoi modi affettuosi e al tempo stesso focosi. La nostra storia sessualmente fu “colorata” dai suoi forti stati d’animo e io non sapevo mai di “colore” sarebbe stato la sera in cui ci saremmo incontrati.

Era un uomo che si innamorava facilmente ed ogni volta, prima di stare insieme, mi raccontava le sue avventure da tassista e di quante belle donne dalle gambe lunghe o dai capelli biondi aveva accompagnato. Era un tipo estroverso e parlava con tutte.

Io ero tendenzialmente gelosa e tutte quelle storie non mi mettevano certo di buon umore vedendo poi lui cosi preso nel raccontarmele. La storia non duro’ molto a causa dei nostri caratteri direi incompatibili.

E oggi ecco che a distanza di anni, davvero tanti, lo rincontro. Andiamo a prenderci un caffe’ da portar via e ce lo beviamo sulla panchina della piazza della stazione. Mi racconta di aver avuto tre mogli e che la terza e’ attualmente una tedesca innamorata degli uomini italiani. Un uomo come Saverio fa innamorare tutte le donne del mondo il problema e’ viverci insieme.  Chiacchieriamo a lungo quando a un tratto mi dice che deve tornare a lavorare e che in questo periodo i tempi sono piu’ difficili.

Lo vedo salire sul taxi gli faccio un cenno con la mano e lui mi grida quando hai bisogno di un taxi chiedi di me del 542!

La vita mi aveva offerto contemporaneamente il rischio di finire sotto una macchina e la sorpresa di ritrovare un vecchio amico.. Non e’ buffa la vita??

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