Un incontro … con Bea!!

“Si puo’ fare, si puo’ fare…puoi volere, puoi lottare, si puo’ crescere e cambiare e continuare a navigare … Si puo’ fare, si puo’ fare!!!” ~Angelo Branduardi~

E’ strana la situazione in cui ci troviamo a vivere, una situazione fatta  di controsensi. Piu’ ci “consigliano per la nostra salute” di stare lontani dagli altri e piu’ ci troviamo quasi “costretti”, ma con mio grande piacere, a vivere ancora piu’ da vicino l’uno con l’altra a causa delle chiusure delle scuole,  degli asili nidi e anche per aiutare quelle donne  che  con i bambini a casa  non riescono a lavorare “home office”. Ed ecco che il vicinato diventa la salvezza e il controsenso al distanziamento che ci vogliono imporre.

Grazie al vicinato ci aiutiamo gli uni con gli altri.  Mi capita spesso di fare la baby sitter gratis del vicinato, ma per me e’ una grande gioia poter aiutare qualcuno. Anche oggi per esempio sono  andata a tenere compagnia alla  mia cara Beatrice.

Bea e’ una bimbetta di 8 anni molto intelligente ma che appartiene alla generazione di coloro che hanno imparato a giocare solo con il telefonino. I primi tempi che la frequentavo avevo grandi difficolta’ a stare insieme con lei perche’ tendeva ad “isolarsi”. Interagire con me le era faticoso. Abbiamo cosi cominciato con un foglio di carta e tante matite colorate. Abbiamo disegnato tanti animali insieme e poi li abbiamo ritagliati e inventato una storia. Piano piano lei si e’ dimostrata partecipe interessata e volenterosa.

Mi diceva “posso colorare il maialino di celeste cosi e’ un maschietto??” “Ma certo” le rispondevo “nel mondo della fantasia tutto prende il colore che noi desideriamo”. E cosi sorridevamo insieme e dipingevamo il maialino a strisce celesti.

Lentamente abbiamo ritagliato tanti personaggi e abbiamo creato un piccolo teatrino. Qualche volta abbiamo persino invitato le sue compagne di scuola ad assistere al nostro teatrino. Il divertimento si e’ diffuso cosi rapidamente  al punto che la partecipazione a scrivere favole e storie da rappresentare ha cominciato a coinvolgere anche le sue amichette.

La fantasia, che sembrava essersi offuscata nella mente di Bea, a causa di quegli stupidi giochini sul telefono,  ora era tornata piu’ viva che mai e, con grande mia soddisfazione, l’aiutavo a creare  storie sempre piu’  fantastiche  ma che psicologicamente le permettavano di risolvere  problematiche reali. Storie in cui lei stessa imparava a crescere dando un finale tutto suo come soluzione al problema.

Ogni volta che esco dalla casa di Beatrice mi sento felice perche’ mi accorgo che con un po di buona volonta’ SI PUO’ FARE! Si possono contrastare i pericolosi ingranacci della “digitalizzazione” con tutti i suoi effetti dannosi sulla mente e sul corpo umano, attraverso piccoli atti d’amore.  SI PUO’ FARE! Si possono ancora aiutare i  bimbi “moderni” con giochi semplici e ricchi di fantasia e amore.

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“Il bambino non e’ un vaso da riempire, ma un fuoco da accendere” ~Francois Rabelais