Un incontro con… il primo sogno del 2022!

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Di notte non sempre sogno e, se desidero sognare allora, la sera prima di socchiudere gli occhi, ascolto una canzone e me la porto nel sogno. Il nuovo anno e’ appena iniziato e volevo fare il primo sogno del 2022.

Intorno alle 23.00 scelsi uno dei miei cantanti preferiti con il quale entro in contatto spiritualmente: Battisti. Scelsi la canzone “Vorrei non vorrei, ma se vuoi”. E poi mi addormentai.

Sono li’ su quella scogliera con il vento leggero sul viso, attorno a me solo terra arida con poca vegetazione mediterranea, in lontananza il resto di un edificio storico in pietra indefinito, segno di una civilta’ scomparsa. Tra me e me solo cielo e mare, solo il  rumore del rinfrangersi violento delle onde contro le rocce. Cammino lungo la scogliera proprio sul bordo a precipizio quasi attratta dal vuoto, un vuoto che di solito mette paura, ma in quel momento mi da’ un senso di liberta’ mai conosciuta prima.  Il sentiero e’ ruvido con sassi di varia grandezza e il sole splende nel cielo.  Nonostante il vento fa caldo, molto caldo!

All’improvviso sento una formica camminare lungo la mia gamba unico essere “umano” in quella atmosfera quasi eterea e  metafisica. Mi siedo allora con le gambe che pendono dalla scogliera e faccio scivolare la formica giu’ a terra mentre mi distendo con la schiena sul terreno caldo.

Il sole e’ forte e io chiudo gli occhi (sogno dentro il sogno) quando improvvisamente una ombra sale sul mio corpo mi abbraccia e sfiora le mie labbra. Vorrei aprire gli occhi ma sono troppo pesanti: vorrei guardare il volto del mio amante ma sono impossibilitata.  Sento  il mio corpo libero che si agita che reagisce  e che asseconda l’ombra di questo uomo le cui carezze dolci accendono i miei sensi. Sento il mio corpo fremere,  aprirsi, incurvarsi per godere  nuove sensazioni, nuovi baci, nuove sfumature.  La sua voce, come se venisse da lontano,  mi sussurra “sono tornato mi vuoi?”.

“Amami ora!” e’ la sola mia risposta detta con bacio profondo. Sento il suo corpo premere su di me, il suo membro irrigidersi, il mio desiderio ampliarsi, le sensazioni reciproche sulle quali ci sintonizziamo sono infinite, l’incastro sembra perfetto e in quell’abbraccio avvolgente io perdo me stessa mentre nelle mie orecchie suona la musica :

“……
Come può uno scoglio
Arginare il mare
Anche se non voglio
Torno già a volare
Le distese azzurre
E le verdi terre
Le discese ardite
E le risalite
Su nel cielo aperto
E poi giù il deserto
E poi ancora in alto
Con un grande salto……….”
I nostri corpi sono ormai avvinghiati, intrecciati come un cestino di vimini e legati per sempre l’uno all’altra.  Il ritmo ci porta al raggiungimento di quel piacere sublime dove il tempo scompare e solo due anime gemelle si ritrovano dopo vite intere. Ci voleva il  “grande salto” per volare verso il mare un tuffo d’amore un tuffo nel vuoto ma nel quale  si e’ in due legati per sempre.
Mi svegliai di soprassalto come se avessi toccato gli abissi piu’ profondi del mare o del piacere. Non mi rendevo ancora conto di nulla. Mi chiesi  cosa voleva dire quel sogno poi per non  guastarne la bellezza l’ho raccontato. Cosa sono in fondo i sogni?
“Quanto piu’ domina la ragione critica, tanto piu’ la vita si impoverisce; ma quanto piu’ dell’inconscio  e del mito siamo capaci di portare alla coscienza, tanto piu’ rendiamo completa la nostra vita” C.G. Jung
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Un incontro con… il primo sogno del 2022!ultima modifica: 2022-01-10T16:35:29+01:00da acquasalata111

39 pensieri riguardo “Un incontro con… il primo sogno del 2022!”

  1. Innanzitutto Felice Anno Nuovo!
    E che dire, a leggere il tuo primo Post del 2022, ci si trova immersi, trasportati, dentro al tuo racconto, anche senza chiudere gli occhi.
    I Sogni….ci sono diverse scuole di Pensiero a riguardo.
    Il mio è, che sono il risultato di Emozioni, Sentimenti che proviamo e/o vorremmo provare, riferito a determinate situazioni.
    Spesso, purtroppo, sono impossibilitati dall’avverarsi per svariati motivi.
    Forse proprio per questo rimangono sogni.
    Ma perché privarsi di Sognare…e poi come si dice….volere è potere.
    Sognare e come l’Aria per respirare..non priviamocene….sarebbe come non Vivere

    1. Grazie carissimo Amico e felice anno anche a te! E’ bello sapere che il 2022 e’ stato inagurato con un post che ti trasporta “anche senza chiudere gli occhi”. Bella anche la tua opinione riguardo ai sogni “il risultato di emozioni e sentimenti”. Sono d’accordo con te nei sogni diamo libero sfogo alle nostre sensazioni o emozioni che durante il giorno o durante la nostra vita non siamo stati capaci di trasmettere o comunicare. Credo sia molto difficile esprimere emozioni tu che ne pensi??? Esattamente non possiamo privarci dei sogni perche’ in fondo loro danno liberta’ a quelle emozioni che hanno diritto di venir espresse in un modo o in un altro. Inoltre io credo che non siano solo emozioni mie personali ma che siano nei sogni emozioni macroscopiche cioe’ emozioni che appartengono al mondo femminile da secoli e secoli e che vivono nel nostro dna ogni volta che nasciamo. Sono emozioni antiche e per questo sempre belle da conservare. Grazie per il tuo tempestivo intervento ti lascio un abbraccio ricco di emozioni.

  2. Buon anno !! Sarebbe semplicistico trarre immediatamente la conclusione immaginando un desiderio che viene appagato nell’accoglimento di un gesto che si consuma come potrebbe avvenire nella realtà. Piuttosto vi sono degli elementi che in un sogno strutturato possono essere individuate ed analizzate:
    a) il preambolo consiste essenzialmente nella descrizione dello scenario iniziale, il mare, le rocce, ovvero la terra e la formica che rappresenta un regno animale vivo.
    b) Sviluppo: è lo svolgimento, ossia la sequenza delle azioni, importante quel senso di paura iniziale, la presenza del baratro che rappresentano nell’inconscio più profondo le paure che lo spirito si porta dietro, passate e presenti che poi sfumano per lasciare il passo a qualcosa di più intenso. Vi è un progressivo aumento della tensione, il sole caldo, l’apparizione di qualcosa che quasi si attende, per essere posseduti in un rapporto consensuale che non trova alcuna opposizione.
    c) Culmine: la tensione dello svolgimento aumenta progressivamente, mostra proprio gli aspetti più inconsci della sognatrice.
    d) Epilogo: è l’evento finale, conclusivo del sogno che può avvenire sotto forma di un risultato dall’esito favorevole o sfavorevole.
    La narrazione ci descrive l’inconscio che vive un senso di paura, tipica è l’immagine del baratro, del vuoto che affiora ma si smarrisce e si scolora per lasciare lo spazio alla vera indole della donna. Nell’amore, nel rapporto partecipato e vissuto con passione c’è tutta la positività che si esprime in un gesto molto antico ma molto intenso e genuino. Emerge e si realizza l’attaccamento alla vita, l’energia positiva del corpo e la lucidità della mente. Il sole è caldo, la passione è intensa, la voglia di esistere sopprime qualsiasi ombra. Nessun dubbio, nessuna incertezza, respirare e amare la vera ed autentica vittoria della vita.

    1. Grazie carissimo Diego per il tuo tenero tentativo di interpretare il mio sogno. Una volta anche io mi divertivo ad interpretare i miei sogni e quelli delle mie amiche come se volessi leggerci una profezia, una previsione, come se i sogni fossero stati la palla magica di vetro. Poi crescendo ho smesso e mi sono limitata a raccontare i miei sogni al mio diario fedele e a conservarli cosi belli nella loro magia. Tuttavia la tua interpretazione mi e’ piaciuta sa di vita di passione di calore e persino il vuoto nel mio sogno e’ diventato liberta’. Forse un auspicio a me stessa che le cose vadano meglio?? Non credo ho troppo i piedi per terra per sperare. Io non spero e non credo alla speranza la speranza e’ solo uno strumento di illusione per non farci agire. Basta dire io spero in meglio! ecco fatto risolto il problema. In realta’ se non si agisce nel presente non c’e’ nessun futuro. Come si puo’ sperare che un seme diventi un albero solo con la speranza??? Affinche’ il seme diventi un albero ci vuole cure dedizione costanza acqua nutrimento e l’albero sara’ semplicemente il risultato del nostro agire quotidiano giorno dopo giorno. La speranza non c’entra niente. E cosi io continuo a sognare sulla musica che mi ispira per liberare emozioni e sensazioni che durante il giorno non si sono espresse. La musica e i sogni sono ancora energia femminile una energia di cui ne abbiamo tanto bisogno. La nostra realta’ e’ troppo carica di energia maschile. La nostra realta’ e’ sbilanciata ha bisogno di musica di bellezza di grazia di amore di maternita’ di armonia di energia femminile, sei d’accordo Diego?
      Grazie per la tua tempestiva presenza e ricambio di tutto cuore un buon anno. Ti mando un abbraccio ricco di emozioni.

  3. Scusa, ma ho sbagliato a postare il commento, inserito nel post precendente, quindi, l’ho rimando nel posto giusto…
    Mia cara, premetto che mi sono formato con le canzoni di Battisti e ritengo Mogol, il paroliere, un autentico poeta-letterario, dico che questa canzone la conosco benissimo e l’ho anche immeritatamente suonata alla chitarra in tempi addietro, per cui dentro questa cornice idilliaca può succedere di tutto, in una miscellanea di sogni e realtà. Credo che sia una prospettiva che rasenta una realtà immaginata e non proprio un sogno…è una idealizzazione di se stessi proiettata in un contesto di musica e nuvole. I sensi hanno in quella cornice un ruolo chiave, in quanto si sovrappongono alla ragione e s’involano in quell’erotico amplesso che sfocia nella vita, che genera la catarsi e l’estasi, in combinazione con il raggiungimento della propria felicità agognata. Direi che il racconto potrebbe tramutarsi in realtà, seppur, per il momento, vissuto nella sfera dell’immaginario, baci.

    1. Grazie carissimo Amico leggo che tu senti Battisti cosi come lo sento io. Mi piace cio’ che hai descritto perche’ quella canzone da’ sempre mille emozioni diverse se ascoltata in contesti diversi. Cosi condivido con te la frase “per cui dentro questa cornice idilliaca può succedere di tutto, in una miscellanea di sogni e realtà”. Esattamente puo’ succedere di tutto e sopratutto questa musica “tira” fuori tutto o cio’ che non avrei mai immaginato. Quel ritornello e’ davvero afrosidiaco per le mie orecchie e mi porta in dimensioni ultraterrene. Non so se il sogno possa trasformarsi in realta’ ma indubbiamente l’idea di far l’amore con uno sconosciuto sulle note musicali di Battisti e’ qualcosa che trovo davvero eccitante. Grazie per essere sempre presente. Grazie anche per aver condiviso con me la passione per un grande cantautore come Battisti. Ti lascio un abbraccio ricco di emozioni.

  4. Un post diverso dal solito a cui mi piace rispondere con poche semplici considerazioni: lo sento come se fosse una reazione forte, fisica, ad una sensazione di chiusura che ci segue da molto tempo. È come una bomba che, compressa per troppo tempo, esplode nell’aria.
    La situazione difficile che tutti viviamo da tempo ci ha portato a vivere meno, in qualche modo, l’aspetto “naturale”, il rapporto con l’ambiente, che ci sembra magari ostile. C’è un’aria di “chiusura” su di noi stessi, nei nostri ambienti confortevoli e sicuri. Ma a tutto questo, dopo un po’, si contrappone una voglia, conscia o inconscia, di uscire, di tornare a respirare il rapporto con la natura, con il senso di libertà. E naturalmente riemerge il senso di desiderio di contatto umano che si è nascosto in questi tempi di paura.
    Il sogno esprime questo senso, del tutto condiviso, di voglia di libertà e contatto umano. In questo inverno, freddo come clima e non solo, si riaccendono i desideri di apertura, di natura, di paesaggi aperti e assolati, di calore sulla pelle e nel cuore.

    1. Grazie carissimo Amico per aver percepito il mio sogno come una “rinascita” un risveglio da notti buie. Non so se sia proprio cosi. La realta’ che ci circonda e’ ancora troppo impermeata di energia maschile di atteggiamenti “dittatoriali” di “prepotenze” di “obblighi” di restrizioni. Non vedo ancora nessun risveglio tuttavia credo nella forza e nell’energia femminile. Abbiamo bisogno di energia femminile mio carissimo Amico abbiamo bisogno di dolcezza, troppe donne sono diventate “maschili” dobbiamo ritrovare la nostra essenza femminile di donna. La donna e’ acqua e’ silenzio, e’ lanterna e’ guida dietro le quinte e’ immagine di una Beatrice dantesca. E’ colei che accarezza l’animo maschile e’ colei che abbraccia. Dimmi da quanto tempo non abbracciamo piu’??? anche quello ci e’ stato negato dall’energia maschile usurpatrice. Ti ricordi cosa si sente in un abbraccio?? Si sente il corpo di un altro essere umano simile a noi si sente il battito del suo cuore e si sentono le sue emozioni che vibrano nel nostro cuore. Voglio aprire il 2022 con energia femminile ! Grazie per il tuo bel intervento! Ti mando un abbraccio ricco di emozioni.

  5. Mi sono invaghito di un sogno. Specchio davanti allo specchio un sogno di ieri col sogno di adesso, saranno veri? Di certo non so, ma adesso qui lo canterò.

    I ricordi del passato si lasciano sfiorare fuggendo indispettiti nelle sensazioni frettolose del giorno morente. Parlottano in sordina, facendo comunella, con un brusio simile al fruscio delle chiome mosse dalla brezza, aiutano a sognare invitando il sonno mentre la notte avanza. Inizio a fluttuare entro il piano astrale in cui il materiale s’annulla e la luce, negazione di sè stessa, rinforza la nera pece in cui prendo a scivolare come sprofondassi entro melassa ribollente.

    Inesorabilmente precipito verso l’unico bagliore emesso dall’opalina forma tremolante in espansione. Si ferma di botto la caduta, non la luce che s’avvicina risoluta acquistando forza nell’assorbire l’energia della melassa. Si ferma ogni trasformazione nell’istante in cui il bagliore mi rischiara il volto ed io resto sospeso sul confine tra il buio pesto e l‘opalescenza distribuita in ogni direzione. Il brodo latteo inizia a ribollire: bagliori abbacinanti, lampi, vapori luminosi, forme indistinte sotto la superficie scossa, fuochi improvvisi e scoppi silenziosi; in lontananza. L’ammasso si contorce, vibra, si solleva incerto, torna a collassare nel brodo primordiale dove s’addensa e prende forma il volto femminile di una fata con dentro gli occhi il riflesso del ciel che mi sovrasta; nota stonata sulle pupille nero pece di un volto sì perfetto e casto da sembrar statua d’alabastro.

    I lunghi capelli corvini scendono in volute fluenti, dalle spalle, sulle nudità ostentate con astuzia, fin sopra i fianchi snelli e sopra il pube. Leggiadria di movenze sì accecanti che con difficoltà noto la carcassa umana; brulicante di rettili e serpenti protesi verso le sue ossute gambe; su cui era distesa: ossa sbiancate e rostrati piedi, artigli sanguinanti in frenetica contrazione, pronti ad afferrar le novelle forme partorite dalla bolgia attorno; uomini irretiti dalla fata, dal mostro strangolati e dilaniati.
    Serro le palpebre per fuggir l‘orrore. le riapro e vedo il brodo primordiale partorire un universo: stelle e pianeti in moltiplicazione, creazione e morte di galassie intere. Osservo l’estinzione e la nascita di soli; si espande l’ammasso, la materia si fonde nel tempo e regredisce. La morte e la vita, in perfetta commistione, tornano nell’unica culla in cui tutto nasce ed in cui tutto s’annulla, prendono nuova forma, diventano sole, fonte di luce e di calore da cui si stacca un unico pianeta sopra il quale nasce la vita bevendo di se stessa.

    Inizio con fatica la salita, scavalco massi e dirupi circondati da un paesaggio brullo, senza vita. Il silenzio profondo disturbato dallo scricchiolio dei passi. I monti sembrano innaturali giganti a guardia del sentiero, unica strada verso l’ultimo mistero.
    Arranco fin sulla cima ove mi siedo stanco, avanti a me un sentiero stretto e pendente delimitato da massi sparsi; in lontananza una luce intensa. Il paesaggio che mi si presenta assomiglia ad una enorme mano con il palmo rivolto verso l’alto. Cinque vette di granito rosa sono le affusolate dita di un gigante la cui essenza sembra rispecchiare l’anima del mondo che lo imprigiona e risplendono della luce sprigionata dalla valle, unico sole nel grigiore attorno. Luminosità sì abbagliante da oscurare i piedi che con fatica strascico in discesa, con l’anima impaurita dalla sensazione d’essere osservato di nascosto.

    Avanzo lentamente, con l’oppressione sempre più incombente, senza più riuscire a distinguere tra la realtà dei suoni e la fantasia che scambia i tonfi del mio passo sopra i sassi per richiami indistinti, sospiri, lamenti d‘esseri nascosti alla mia vista. Giunto sul bordo della valle mi accorgo che è quella il sole, fredda luce attorno a tutte le cose, emessa dalla superficie d’un diamante da cui crescono guglie, torrioni e cinte per formare un castello: perla ovale di innaturale opalescenza incastonata nel brillante. Un passo sulla superficie liscia e quello che era dubbio represso diventa certezza, mentre di sottecchi scorgo molteplici ombre tracimar dall’alto. Ogni passo partorisce oscurità pulsanti, lenzuoli neri volteggiano nel cielo, come se il diamante fosse un pianoforte alieno ed ogni volta che vi poggio il piede sopra non uscisse nota, ma l’anima perversa di una sinfonia di guerra, levatrice di fantasmi fuori dalla terra.

    Il panico m’assale, risveglia le fobie represse mentre in alto ondeggia la nera messe in crescita esponenziale; il cielo non raccoglie più l’universo d’immondezze che si accalcano al disotto, sempre più vicine. Corro disperato con attorno lo spazio dell’inferno che ha eclissato il giorno, solo un alone e lo spiraglio del portone di cui mi faccio forte, entro sprangandone le ante. Mi ritrovo in uno spazio aperto circondato dalle mura di alabastro latteo; la volta opalescente fa intravedere le creature esternamente premere, cercare pertugio sufficiente per poter entrare; il pavimento, una enorme lastra di cristallo rosa in cui non si nota giunzione alcuna per la posa così perfetta da sembrare un unico blocco di sostanza immateriale. Sopra quella superficie i primi passi rimbombano con suono cupo di tamburi nell’eco della stanza, tonfi sordi dal pavimento che risuona vuoto. Passo dietro passo, circospetto, conquisto il centro dell’ovale, gli occhi attratti da un oggetto innaturale su quella superficie così perfetta si appalesa per un tombino rotondo con incastonato un maniglione. Sollevo la botola nella speranza di trovare l’uscita della stanza; in realtà apro l’entrata all’obbrobrio che si trova sotto ed inizia a salire dal profondo con lamenti e strida accompagnato dall’orda ammassata esternamente. Mi giro di scatto in cerca di speranza, per fuggire da chi mi perseguita con tale accanita costanza e mi trovo di fronte ad una figura femminile circondata dal vivido alone di luce risplendente da rapir la vista e non far capir più niente. Dimentico d’ogni tribolazione resto rapito dai suoi capelli cenerino ed oro fin sulla terra lunghi e dal perfetto ovale del viso opalescente in cui due occhi cangianti come il profondo mare, lasciano presagire la pace di ben altro sogno. Le nudità coperte da due ali ripiegate a scrigno e le punte strascicate sopra il pavimento, bellezza così bianca e casta da apparire ricoperta da un celestiale abito da sposa. Vengo richiamato alla realtà dai rumori alle mie spalle e da lei che sussurra: “vieni”. La seguo senza alcun timore, la seguo senza far rumore, oltre la sala verso l’unico balcone ove si arresta per invitarmi ancora. Mi fermo impietrito sopra il vuoto dell’infinito e la guardo stupito. Mi si avvicina, prende le mie mani, guancia sulla guancia sussurra: afferra i miei fianchi, imparerai a volare”. Mentre ubbidisco dispiega le ali ed inizia a salire verso il cielo, tutta la materia svanisce nel mistero. Il suo profumo diventa la mia forza; i suoi occhi, non le ali danno la speranza e all’improvviso capisco di saper volare…

    Le stringo i fianchi, petto contro petto,
    l’accarezzo, bacio il delicato volto,
    diventa cometa pellegrina…
    io l’alone, circondo la sua chioma.
    Sorgente, impulso primordiale,
    inizia a seminare l’universo astrale;
    davanti il buio e lo spazio vuoto,
    dietro la luce cancella anche l’ignoto,
    forse illusione, forse inconsistenza,
    l’amore diventa messaggero di speranza.
    A quello mi attacco; alla cometa,
    con lei sfreccio nel vuoto, senza meta,
    amo il mio sogno, forse amo il nulla,
    torno bambino dentro la mia culla,
    apro le mani di nuovo pargoletto,
    piangente e sveglio, mi ritrovo a letto.

    1. Wow incredibilmente un sogno fantastico! Un sogno nel quale yin e yang si ricongiungono in una armonia totale di abbandono, di fiducia, di speranza, di amore. Bellissimo, carissimo Amico non ci sono parole adatte per commentarlo ma ancora una volta mi insegni che il maschile ha bisogno dell’energia femminile per trovare la sua completezza e quando l’energia maschile e’ squilibrata si muove come nel tuo sogno tra pece brodo latteo creazioni e morti di galassie fin quando trova lo yin quell’elemento che ristabilisce l’armonia. Ritrovare la dolcezza di una donna i suoi modi amorevoli la sua comprensione a livello empatico i suoi silenzi che parlano piu’ di mille parole. La donna e la sua energia: oggi abbiamo bisogno di questo per continuare ad abbracciarci e tenerci per mano e persino tutti i virus invocati dall’energia maschile si placheranno perche’ e’ troppo potente l’energia femminile quando ama. Grazie per regalarmi sempre questi commenti che apprezzo in modo particolare e che mi fanno riflettere a lungo. Ti lascio un abbraccio ricco di emozioni.

  6. Jung ha perfettamente ragione. Il problema è se alla coscienza portiamo il bene o il male che sono nascosti dentro di noi, e se il portarli al livello razionale ci migliora oppure no. Se da un sogno emerge il bene, la nostra sarà una giornata fantastica; se emerge il male, beh, meglio conoscerlo che ignorarlo. E siccome io sono un inguaribile romantico ottimista, sono convinto che in ogni caso svelare i contenuti reconditi di un sogno sia sempre positivo. Il tuo sogno lo definirei un “sogno inverso”. Non è stato generato da sommovimenti inconsci e nascosti che improvvisamente premono per venire alla luce, ma viceversa, con il fine di poter godere appieno del tuo desiderio d’amore, dal bisogno di ricorrere al sogno per raggiungere la piena libertà di godere. Ci sei riuscita a meraviglia, direi. Ed io comprendo e condivido appieno, perché anch’io esercito questa pratica spesso e volentieri. Una pratica lecita? O piuttosto dovremmo evitare di ricorrere al sogno ed adottare la insostituibile bellezza delle azioni concrete del mondo reale? Io penso che occorre innanzi tutto essere capaci di sognare (e tu lo sei, eccome!) anche ad occhi aperti, e poi combattere contro i limiti ed i vincoli della vita per realizzarli. Se ci si riesce bene, altrimenti nessuno potrà dire: non ci hai nemmeno provato. Per quel che concerne i contenuti del sogno, il momento più dolce e sublime è in quella frase sussurrata mentre il tuo corpo è pronto e proteso ad accogliere: “sono tornato mi vuoi?”

    1. Grazie carissimo Amico sono felice di sapere che condividi la citazione di Jung che preferisco a Freud in quanto ha una visione più universale. Jung attribuisce una notevole importanza ai miti e io nel mio piccolo credo che le mie emozioni siano anche le emozioni ereditate da generazioni di donne nel passato. A volte le mie paure sono le stesse delle donne primitive che incontravano i dinosauri o le stesse emozioni belle di quando anche loro si innamoravano. Il sogno inverso! Carina l’idea mi è piaciuta. Sì in qualche modo mi piace sognare così guidare il mio sogno e permettere al mio inconscio di esprimere emozioni e sensazioni che non verrebbero a galla. Viverlo nella realtà non lo so è tutta una altra cosa… chissà. Vedi nel sogno sono da sola nella realtà siamo in due. Sono tornato vuoi? Ha anche un altro significato saper accettare chi torna e accettarlo così totalmente. Non è facile ma è un atto d’amore. Grazie della tua presenza costante ti mando un abbraccio ricco di emozioni.

  7. Un sogno autoindotto con l’aiuto di una canzone di Battisti che stimola le sinapsi e anche altro…
    mi sembra un buon inizio di anno. Lo definirei un sogno lucido cioè un sogno consapevole… quindi un sogno in cui il sognatore si accorge di stare sognando e pilota il sogno a suo piacimento. Significa che ci si proietta in un mondo fantastico generato dalla nostra mente in cui si può essere e fare tutto quello che si vuole come in una virtualità aumentata generata dal più potente computer che esista: la nostra mente… E lo si fa senza ovviamente temere le eventuali conseguenze che deriverebbero dal farlo nel mondo reale…

    Mia adorata posa il tuo cuore sul mio
    senza aver paura.
    Insieme voleremo sulle ali del sogno
    per continuare a vivere.
    Un abbraccio.
    Antony

  8. Grazie carissimo Amico per il bel commento. Hai ragione in qualche modo era un sogno “pilotato” ma credimi non mi rendevo consciamente conto del fatto che stavo sognando. Sognavo in una dimensione di sogno forse inconscia o subconscia non saprei dire ma di sicuro non ero vigile. Piuttosto mi piace farmi trasportare dalla musica e su di essa mi sintonizzo. Trovo che la musica abbia una straordinaria energia femminile che entra e penetra nella pelle, nelle viscere, nel cuore e ci fa letteralmente volare cosi come tu ben descrivi nella tua bella poesia a chiusura del commento. Mi piace annullare la mente e con la musica attraverso il sogno creare. Il sogno diventa cosi arte un atto creativo senza nessun risvolto psicologico ma solo per il piacere di innalzare se stessi ad un livello piu’ alto una sorta di trascendenza. Dunque il sogno e’ fondamentale e vitale per l’essere umano non e’ una fuga dalla realta’ ma un completamento della realta’. Ti ringrazio per la viva partecipazione e ti lascio un abbraccio ricco di emozioni.

  9. Salve Chiara….come promesso eccomi qui….augurandoti un buon inizio e proseguimento di anno nuovo.
    Complimenti per la scelta del brano , azzeccato a doc al contesto , e per non prolungarmi troppo ….ti posso solo dire che i sogni non sono desideri….il sogno è qualcosa di inconscio, è un intuizione che ti coglie oltre il pensiero cosciente. Non è “qualcosa che vorremmo”, questo pensiero è proprio del desiderio. Il sogno, invece, non è qualcosa che “vogliamo” coscientemente prima che accada, ma che quando accade diciamo “Ecco, questo è quello che voglio.”I sogni sono lo specchio della realtà che non riusciamo a vedere, ciò che ci permette di guardare la nostra anima e quello che gli necessità per essere felice.I sogni non sempre si realizzano….ma non perché siano troppo grandi o impossibili….perché noi smettiamo di crederci.
    Una dolce serata Chiara…..un abbraccio !

    1. Grazie carissimo Andrea e ricambio di tutto cuore gli auguri di Buon Anno! Molto interessante il tuo commento e mi soffermo su una frase che mi ha colpito. “I sogni sono lo specchio della realta’ che non riusciamo a vedere”. Mi fa riflettere e ci devo pensare su! A me piace sognare perche’ credo che il sogno sia una mia piccola creazione e’ un po come scrivere come poetare come suonare la chitarra. Insomma i sogni sono uno strumento per completare il mio essere che di giorno magari e’ troppo razionale. Oddio non che sia razionale, intendiamoci piuttosto di giorno sono costretta a ragionare a cercare di capire cosi mi riservo la notte per dare liberta’ alla mia creativita’. Forse si sono lo specchio di una realta’ che vorrei piu’ bella piu’ armonica piu’ serena piu’ in pace, ma so che la realta’ non potra’ mai essere cosi. La realta’ e’ vita e la vita e’ caos e’ contraddizione mentre cio’ che creiamo puo’ essere cio’ che desideriamo. Grazie per “promettermi” di venire sempre a trovarmi qui. Ti mando un abbraccio ricco di emozioni.

  10. Ciao Chiara , eccoci nel nuovo Anno , che auguro a te ed a tutti sia buono in tutti i sensi .
    I tuoi post sono molto interessanti e scritti benissimo , aprono molte possibilità di commento e portano il lettore a non leggere soltanto superficialmente , ma ad aprirsi ad un dialogo tra anime .
    Il sogno del tuo inizio anno è interessante , anche se non so interpretare il suo significato , mi soffermo sulle parole che hai scritto di Jung , grande filosofo , psicologo dell’animo umano , la frase che hai scelto , ha molto a che vedere con la tua domanda : cosa sono in fondo i sogni? Leggendolo ci apre un mondo che ha a che fare con il nostro subconscio , con i nostri bisogni che spesso neghiamo e li lasciamo nel cassetto dell’anima , o le nostre paure più recondite , o desideri che nei sogni si fanno presenza , ed a volte , sembrano persino reali al risveglio , talmente erano profondi ed intensi . Sicuramente la bellissima canzone di Battisti ha aiutato lo svilupparsi del tuo sogno .

    Grazie per il confronto che dai ai tuoi lettori , ti lascio un caro saluto ed una buona serata con stima .

    Rosy

    1. Grazie carissima Rosy per il tempo che mi hai dedicato nel leggere il post. Auguro anche a te e alla tua famiglia un Buon Anno. Grazie anche per i complimenti sul mio blog. Come sai mi piace scrivere e trovo molto interessante ricevere i commenti sui quali traccio il mio sentiero. Vivere non e’ facile sopratutto quando non si ha una guida. Inoltre crescendo, anche se avessimo mai avuto una guida, arriva un punto in cui dobbiamo abbandonarla e camminare con le nostre gambe. Tuttavia il confronto con i commenti di tutti Voi diventa importante perche’ apre nuovi orizzonti nuove alternative e tante possibilita’ di vivere e sognare. Sognare non e’ qualcosa di notturno per me che finita la notte finisce il sogno. Il sogno e’ arte per me e per questo che cerco di “indurlo” di “stimolarlo” e la musica ne diventa il motore di accensione. Grazie per essere intervenuta e per la tua bella carica di energia femminile. Ti lascio un abbraccio ricco di emozioni.

  11. Buon anno innanzi tutto
    I sogni son desideri,qualcuno cantava in un famoso cartone animato…
    Poi sta a noi leggerli come vorremmo che fossero…
    A volte restano appesi ai fili della realtà,altre volte invece, diventano parte di noi…
    Viverli come li sogniamo è una parte di noi che rimane oscura al nostro quotidiano vivere,e seppur poi al risveglio ci sentiamo meglio,tutto ritorna nel torpore di quell’attimo vissuto attraverso quel sogno…
    Non resta altro quindi che continuare a fantasticare cercando in quel sogno quell’appiglio a cui attaccarsi,per non cadere nel profondo sconforto che poi la delusione ti porta a vivere,quando aprendo gli occhi,t’accorgi che non era altro che un desiderio nel profondo subconscio , e che non è andato a buon fine come avresti voluto…
    Un abbraccio sognante
    Silente_anima

    1. Grazie carissimo Amico del bel commento e dell’abbraccio sognante! Dunque tu metti in luce un punto interessante: quando ci svegliamo e ci accorgiamo che abbiamo sognato potremmo cadere nello sconforto o nella delusione che la realta’ sia diversa. Bene mi soffermo e ci rifletto. Sto pensando a quei sogni da incubo che, prima di imparare a pilotare i miei sogni, finivo di caderci dentro. Sogni neri bui oscuri a volte terrificanti e poi svegliarmi con il batticuore l’ansia la paura e subito realizzare che erano incubi e felice che la realta’ che mi circondava era diversa. Ma da quando ho imparato a “voler sognare” le cose sono cambiate. Non faccio sogni che desidero si realizzino faccio sogni creativi e’ come se la notte a occhi chiusi prendessi tavolozza e pennelli e dipingessi un mio quadro. Un quadro che completa il mio spirito che appaga la mia anima e al cui risveglio non mi rimane altro che trascriverlo per goderne i dettagli. Insomma la notte quando voglio sognare la passo a pitturare il mosaico della mia vita e non sono triste al risveglio perche’ sono gia’ sicura che l’arte non ha niente a che fare con la realta’. Potremmo mai trovare un dipinto di un Caravaggio nella realta’? Certo Caravaggio si e’ ispirato alla realta’ ne ha preso simboli colori figure anime ma ha creato qualcosa di unico che non esiste nella realta’. Cosi io non sono Caravaggio sono Chiara ma ho lo stesso piacere che provava Caravaggio nel dipingere solo con strumenti sono diversi. Grazie per la tua assidua presenza che rallegra il mio cuore. Ti mando un abbraccio ricco di emozioni.

  12. Un sogno meraviglioso e per di più indotto dal tuo riproporti l’ascolto di una stupenda e significativa canzone. Non è, certo, da tutti evocare sogni con la chiarezza e la precisione che emerge dal tuo racconto. E’ stato come aver maneggiato una bacchetta magica ed ecco che il sogno, che se ne stava nebuloso e nascosto nell’inconscio, si è come materializzato, proiettandosi sullo schermo ricettivo della tua fervida mente. Non posso fare a meno di pensare che la canzone di Battisti, emozionandoti, abbia fatto emergere i tuoi desideri nascosti: magari, il nostalgico ricordo di vicinanze e di amplessi amati- perduti,sensibilmente sfocati, ormai, nella memoria. E , penso, inoltre, che nessuno meglio di te stessa potrà sciogliere l’enigma dei suoi significati più profondi, più veri.
    Ti ho trovata sul mio profilo e poiché , se non erro , ricordo di averti letta qualche volta, in passato, mi ha fatto piacere lasciarti un commento. Spero ti sia gradito. Buon anno 2022, con un saluto . Ciao

    1. Ricambio gli auguri di buon anno anche te e spero di ritrovarti di nuovo. Si hai ragione in qualche modo un sogno “pilotato” tirando fuori le emozioni positive che tenevo dentro. Sai in questo periodo e’ difficile manifestare emozioni siamo tutti chiusi uno dentro l’altra e facciamo persino difficolta’ a guardarci in viso un po coperto un po per occhi tristi. Per cui le emozioni belle rimangono dentro ma hanno bisogno del loro spazio e attualmente il loro spazio e’ il sogno! Grazie per la partecipazione. Ti mando un abbraccio ricco di emozioni.

    1. Grazie carissimo Paolo per il commento e per essere sempre presente. Ma che dire io di mio posso dire che credo che il nostro cervello si possa telecomandare e cosi e vuoi pensare una cosa lo puoi fare. La stessa cosa vale per i sogni se davvero desideri sognare in positivo ci sono mille modi per prepararsi: una doccia calda che rilassa, un bel film comico che allontana momentaneamente la tensione con belle risate, una musica meditativa che aiuta a pensare in positivo. Ecco fatto e allora il bel sogno arriva. Certo se si va a letto portandoci le problematiche della giornata e le tensioni addosso credo sia difficile fare un bel sogno. Tutto ha un senso Paolo ma molto dipende da noi come guidiamo la nostra vita. Grazie per la partecipazione ti lascio un abbraccio ricco di emozioni.

  13. Le canzoni sono in grado di evocare ciò che la nostra anima cela durante il vissuto della giornata. Pensieri che non vengono alla luce perchè incapaci di incarnare il noi stessi che appare al resto del mondo. Ci rifugiamo quindi in un universo parallelo dove tutto è possibile, dove questi pensieri possono venire alla luce dipingendo il quadro di ciò che siamo, compiutamente. Colori forti e tinte sgargianti che non avremmo mai il coraggio di esibire nel mondo reale ma che, comunque, fanno parte di noi. A quell’ombra lasciamo la facoltà di andare oltre i nostri limiti, di “avvolgerci” completamente, assorbendoci.Il tutto condito da una libertà d’essere e di espressione che si rispecchia in quel paesaggio e nella gestualità, semplice ma intensa, del “maneggiare” quella piccola forma di vita. Ai sogni affidiamo le nostre speranze, il nostro essere migliore, il desiderio inconfessabile e senza ipocrisia della natura di cui sia fatti. La sensualità e la sessualità vissuti nella immaterialità dell’amplesso raccontano la passione di cui si è fatti e di quanto a questa ci si abbandoni quando si è liberi dalle catene delle vita reale. Un bel sognare amica mia che aiuta a cominciare quest’anno con i migliori auspici che si spera “transiteranno” dalla versione onirica ad una più reale indicando che c’è ancora speranza di vivere ciò che siamo dentro anche alla luce del sole.

    1. Grazie carissimo Amico per il bel commento ma sopratutto per l’augurio di ” di vivere ciò che siamo dentro anche alla luce del sole”. E’ un bellissimo augurio di buon anno e con l’occasione rivolgo a te i miei piu’ sinceri auguri di buon anno. Il Buon Anno lo facciamo noi a prescindere dai fatti storici in cui saremo coinvolti. Sara’ la nostra energia a spronarci sara’ il nostro intuito a guidarci sara’ il nostro entusiasmo di vivere a spianare la strada verso un anno che per noi sara’ “buono” perche’ abbiamo scelto che lo sia. La musica e’ un mezzo che ci aiuta a trovare quell’energia femminile di cui il mondo in questo momento ha tanto bisogno. Cosa e’ l’energia femminile? e’ una componente che tutti noi uomini e donne donne un po di piu’ possediamo ma dobbiamo alimentarla e la musica ci aiuta tanto. Molti miei amici dicono che fanno brutti sogni ebbene io posso garantirvi che se si va a letto con un po di musica dimenticando i problemi ma lasciandosi cullare dalle note musicali si entra in una energia femminile totale di grazia di armonia dove tutto fluisce e allora i sogni qualunque cosa essi siano vengono a galla perche’ permettiamo al nostro subcoscio di parlare. Grazie per la partecipazione ti lascio un abbraccio ricco di emozioni.

  14. Perdonami ma, come sai, sono abituato a dire quello che penso. Intanto si tratta di racconto e non di un sogno. Al più potremmo definirlo un sogno ad occhi aperti. Sentire una canzone e sognare qualcosa di coerente con essa, sinceramente mi fa sorridere. Sarebbe davvero bello e troppo facile, per essere vero. Aggiungo anche che il racconto è troppo fluido, rigidamente sequenziale e dettagliatamente descritto per essere un autentico sogno. Parere mio, considerando che, di norma, i sogni sono normalmente sconclusionati o, almeno, pieni di particolari non immediatamente spiegabili (un classico è “sapevo che eri tu, ma avevi il volto di …). Altro punto: nella risposta ad un commento, affermi che, per te, sentire la musica, coricarti e sognare è come prendere pennelli e tavolozza e dipingere il tuo sogno (non sono le parole testuali). Beh, ecco il racconto, quindi! Il sogno è come il Natale, quando arriva arriva. E’ generato dalla nostra mente, dal subconscio, è il frutto di nostre forti emozioni (anche lo stress è un generatore di emozioni, magari solo negative). Normalmente sono piuttosto imperscrutabili, oppure contengono elementi inspiegabili (ad esempio sogni di essere ad una gioiosa festa, ma scorgi, in un angolo, tuo padre, morto anni prima, che ti osserva accigliato). I sogni sono messaggi che arrivano da dentro di noi, a volte stimolando un nostro desiderio represso, a volte mostrando il vero senso di fatti o emozioni incamerate nella vita reale. Se così non fosse, se potessimo “pilotare” i sogni a piacimento, i poveri Jung e Freud avrebbero sprecato il loro tempo in inutili studi e l’ipnosi regressiva è una speculazione per creduloni! Concludendo … se hai voluto destreggiarti in un esercizio creativo nulla contro, ci mancherebbe! Non apprezzo il genere, ma a ciascuno il suo. Se, invece, sostieni che è tutta verità, spiacente, ma non riesco a crederlo. Sempre con affetto.

    1. Carissimo Amico non c’e’ nulla da perdonare. Vedi lo scopo del mio blog e’ il confronto e’ l’in-contro, il condividere opinioni personali differenti e non compiacere chi scrive il sogno, piuttosto, attraverso lo scambio, crescere in due. Vedi tu ti stupisci che si possa sognare nel modo in cui io ho sognato. Ma non c’e’ nulla da meravigliarsi se si conosce cosa e’ la suggestione. Ora non sto qui a spiegarti cosa la suggestione e’. E’ un capitolo vasto ma sicuramente interessante da esplorare. Posso farti un esempio semplice e banale. Ti è mai capitato di doverti alzare molto presto per partire con il treno o l’aereo? Ebbene la sera metti la sveglia ma vai a letto con l’idea di svegliarti presto molto presto. Cosa accade? Che ti svegli qualche minuto prima della sveglia. Ecco eri andato a letto con un pensiero preciso. Lo stesso accade per i sogni cosi il mio sogno e’ avvenuto per suggestione grazie ad una canzone. Vedi tu pensi che tutti sognano come te ma la realta’, per fortuna, e’ varia ed ognuno di noi sogna a modo suo. Ma quando tu avrai imparato la suggestione allora capirai come è avvenuto il mio sogno e anche tu imparerai a fare tanti sogni belli e magari li leggero’ pure sul tuo blog. Stai sereno Guglielmo hai solo scritto cio’ che sentivi ma spero che avrai imparato anche una cosa nuova: che si puo’ sognare grazie alla “suggestione” e quindi in un modo diverso dal tuo. Un caro saluto.

  15. Dolce amica, i sogni sono desideri o paure del nostro io, secondo me. Il tuo io, ha voglia di risveglio, di innovazione, di amore, non credo un amore fisico, ma un amore che ti dia giuste emozioni. E queste poi non escludono una forte passionalità Il mio sogno? Era quello di risvegliarmi dal letargo in cui ero caduta. Stamani l’ho voluto realizzare.

    1. Carissima Amica sono felice di ritrovarti e leggere che ti sei metaforicamente risvegliata. Spesso abbiamo bisogno di momenti di pause, di riflessione, di mettere a posto i nostri pensieri ma poi si torna con uno spirito diverso rinnovato. Ed eccoti qui di nuovo tra noi. Sei sempre la benvenuta. Un caro saluto

  16. Buonasera amica mia, beati voi che sognate :-)) io mi addormento subito, non so come possa accadere ma è così purtroppo. Anche a me piacerebbe addormentarmi profondamente e fare un sogno da mille e una notte; così come è capitato a te mia cara. Infondo, si sà, che la mente cattura ogni particolare, ogni desiderio, paure, tensioni e ci spinge ad esternarli fuori,” interpretando “la formica, potrebbe essere quella di respingere le novità , il calore di madre natura quella di essere abbracciata con affetto, il bacio dello sconosciuto, la voglia di volersi aprire, ma di non avere il coraggio di farlo; insomma un bel sogno direi, magari al prossimo sogno ci sarò anche io 🙂 forse il fatto che abbiamo tutti attraversato e stiamo ancora vivendo questi momenti drammatici, ci rendono vulnerabili a tutto, e c’è questa voglia di tirar fuori tutto. Battisti/Mogol binomio perfetto….. io avrei sognato ” io e te” :-))

    1. Carissimo Amico grazie per il commento! Sai puo’ essere pure un vantaggio non sognare, non ci hai mai pensato? Forse la tua mente durante la notte si riposa mentre la mia o di coloro che sognano continua ad essere attiva insomma forse si stanca troppo. Credo che anche la mente avrebbe bisogno di un buon riposo: sospendere pensieri paure angosce illusioni sogni e rilassarsi un po’. Non so cosa il mio sogno rappresentasse mi e’ piaciuto cosi e cosi’ l’ho raccontato. Si “tirare fuori tutto”?? Probabilmente il sogno e’ anche una valvola di sfogo per ripristinare l’equilibrio, chissa’. Grazie infinite per la partecipazione e le belle parole che mi hai scritto. Grazie per essere presente e spero che continuerai a passeggiare con me lungo il fiume della vita.

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