Un incontro… con Hans!

La solitudine delle feste di Natale, uomini e giovani i più sofferenti - Società & Diritti - ANSA.it

Eravamo seduti sotto una grande quercia dopo una lunga camminata nel bosco fatta a pieni polmoni: tratti percorsi  in salita ed altri in discesa. Non sentivamo piu’ quel freddo umido nelle ossa, ma una piacevole sensazione di calore e benessere.

Anche Hans riusciva persino a mostrarmi un debole sorriso con le labbra.  Ancora non riuscivo a capire se era un semplice segno formale di educazione  o un sentimento di gratitudine  che stava rinascendo in lui.

Hans era un ragazzo di 18 anni, magrolino nella struttura corporea, con un viso pallido ed una espressione apatica che metteva in luce i segni di una leggera forma depressiva.

Non era malato fisicamente ma si sentiva malato interiormente.

In quel periodo dedicavo il mio tempo libero, come volontaria, in un centro sociale  che aiutava i giovani a reagire agli effetti deleteri causati dalla pandemia. È li che lo conobbi.

Tra me e Hans si instauro’ sin dall’inizio, per empatia, un debole dialogo e  cosi decisi di prendermi cura di lui sotto la direzione del centro sociale.

Quel giorno eravamo sotto quella quercia accaldati e dal mio zainetto tirai fuori due belle pagnottelle con salame e formaggio. Gliene offrii una e ancora una volta lui sorrise. Cominciava a gustare le belle sensazioni della vita all’aria aperta e quei piccoli gesti che danno sollievo all’anima.

Parlavamo molto poco, troppo poco per poterlo aiutare.

Ma quel giorno una idea affiorò nel mio cuore.

Gli dissi raccontami come ti senti con un bel disegno. Sul quaderno degli appunti che gli allungai lui temporeggiò un po’ poi con mano ferma disegno’ un palloncino con un lungo filo che volava nel vuoto.

Gli chiesi se quel palloncino poteva pure scoppiare come scoppiano tutti i palloncini. Annui’ e cominciammo allora a dialogare con il palloncino.

Gli feci notare che il palloncino aveva tuttavia un lungo filo e che quel filo indicava il desiderio di avere ancora un  legame con il mondo terreno fatto di emozioni e sentimenti.

Da quel giorno iniziammo un percorso insieme.

 

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