20enne “risorsa” senegalese aggredisce i poliziotti davanti a decine di bambini

Gli hanno chiesto i documenti e per tutta risposta sono stati aggrediti fisicamente e verbalmente con minacce anche di morte. E' successo il 2 aprile in viale Il Piacentino e in manette è finito una “risorsa” 20enne senegalese. Denunciato anche un amico
Gli hanno chiesto i documenti e per tutta risposta sono stati aggrediti fisicamente e verbalmente con minacce anche di morte. E' successo il 2 aprile in viale Il Piacentino e in manette è finito una “risorsa” 20enne senegalese. Denunciato anche un amico
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Gli hanno chiesto i documenti e per tutta risposta sono stati aggrediti fisicamente e polizia volante arresto borgofaxhall 03-2verbalmente con minacce anche di morte. E’ successo il 2 aprile in viale Il Piacentino e in manette è finito un 20enne senegalese. Processato per direttissima ha patteggiato quattro mesi e quattro giorni, con pena sospesa.  Nel pomeriggio di Pasquetta due volanti hanno effettuato alcuni controlli ai giardini di Padre Gherardo: alla centrale operativa era arrivata la segnalazione che all’interno del parco, in quel momento pieno di famiglie con i bambini, un gruppo di ragazzi stava bevendo alcolici. I poliziotti sono arrivati per un controllo, ne hanno identificati due mentre il terzo, un senegalese di 20 regolare in compagnia della fidanzata incinta, si è mostrato subito ostile, poi è diventato violento davanti a decine di persone attonite.

Si è scagliato contro gli agenti con calci e pugni, ne è nata una colluttazione al termine della quale è stato caricato sulla volante. Il giovane ha minacciato di morte i poliziotti: «Non toccarmi o ti ammazzo», «So dove abiti e ti uccido», poi ha preso a calci anche l’auto di servizio.  Una volta in questura ha di nuovo cercato di prendere a testate i poliziotti. E’ stato arrestato per resistenza e rifiuto di fornire le generalità e sanzionato per ubriachezza molesta. Nei guai è finito anche un 22enne di Castelsangiovanni: è stato denunciato per resistenza e oltraggio e sanzionato anch’egli per ubriachezza molesta. Il giovane si è frapposto tra il senegalese e i poliziotti: non voleva che portassero via l’amico e sua volta li ha minacciati, insultati e ha cercato di aggredirli: «Siete degli stronzi, coglioni».Il senegalese è comparso in tribunale per la direttissima, difeso dall’avvocato Angelo Rovegno e ha patteggiato quattro mesi e quattro giorni (pena sospesa).

Ma che sicurezza si vuole in questo Paese dei balocchi? Un poliziotto nell’esercizio delle sue funzioni viene minacciato di morte da parte di chi, patteggiando, non fa un neanche un mese di galera e, attraverso lo stesso patteggiamento, annulla la possibilità al poliziotto stesso di costituirsi parte civile. Un poliziotto mal pagato che non avvierà mai una causa civile e, grazie a questo sistema giudiziario, il “minacciatore”, casomai nulla tenente, starà sereno e il poliziotto, ancora una volta, cornuto e mazziato.

Il problema vero, in questa Itala assetata di sicurezza, sono le leggi colabrodo di un Paese che non sa difendere i suoi rappresentanti in divisa: è questo il vero problema securitario, ma pochi riescono a dirlo. Come difendere i cittadini se chi è preposto, Papa-Francesco-a-Rebibbia_imagefullwideinsieme alla propria famiglia, viene minacciato e lo Stato che rappresenta non mette in galera il reo? Del resto ancora oggi in questa Italia il Papa lava i piedi ai delinquenti e i parlamentari vanno a vedere come stanno. Per carità, giusto, ma pensare anche alle vittime e non consentire che una ex terrorista dica che l’essere vittima è anche un mestiere no? Ma nonostante ciò, c’è chi chiede che ai poliziotti venga messo il numero identificativo. Ma per cortesia, questo Stato che si definisce di diritto  tuteli i diritti delle donne e uomini in divisa.

Con fonte ilpiacenza.it

20enne “risorsa” senegalese aggredisce i poliziotti davanti a decine di bambiniultima modifica: 2018-04-06T23:59:31+02:00da IlChe_HastaLaVista

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